Raccontare, o provare a raccontare, i tempi che stiamo vivendo è cosa sempre più complessa, che può avere un valore davvero importante. Può offrire, per esempio, considerevoli spunti di riflessione sociologica, psicologica e culturale, una riflessione che arriva a darci la misura del cambiamento del mondo intorno a noi e di noi dentro di lui.
Un altro valore fondamentale, nel tentare di narrare le problematiche e le sfaccettature della società, sta nella possibilità di non limitarci a subirla.
Raccontarla, parlarne, non vuole essere semplicemente un modo per studiarla, come possono fare appunto la Sociologia o la Psicologia; a differenza di queste scienze “ufficiali”, avvalendosi delle recensioni di libri, attraverso la cultura, prestando attenzione alle parole, la nostra rivista punta a guardarla la società, a spiarla, ad osservarne le molteplici sfumature, non con gli occhi del tecnico, ma con lo sguardo interessato del curioso.
Non è di rilevanza secondaria per poter raccontare i tempi dare uno sguardo al “tempo”, alla storia che ha tracciato dei percorsi, delle strade, che hanno contribuito a costruire la realtà che viviamo, e per poter raccontare questa “storia”, abbiamo preso in prestito lo sguardo di Angelina Brasacchio e il suo libro Volevano cambiare il mondo. Passando dal ’68, edito dalla Csa e recensito per noi da Monica Murano, nella prima posizione in home page. Il testo offre una panoramica sulla storia dell’Italia, partendo da un punto di vista particolare, quello di Strongoli, un piccolo borgo dell’Italia più periferica che, grazie all’esperienza vissuta dai suoi ragazzi, partiti per le università di Roma e coinvolti in un fenomeno di cambiamento e crescita come quello del Sessantotto, ha potuto respirare pienamente l’odore della storia nazionale.
Dal piccolo borgo della Calabria, che pur nella sua posizione decentrata riesce a vivere e ad essere partecipe della storia d’Italia, ad alcuni protagonisti attivi della storia internazionale: i cronisti di guerra. Sempre in home page, Elisa Calabrò ha voluto dare rilievo al testo C’era una volta la guerra… E chi la raccontava. Da Iraq a Iraq storia di un giornalismo difficile, saggio di Letizia Magnani, pubblicato da Edizioni associate, uno studio approfondito su un mestiere tanto affascinante quanto pericoloso, in grado di offrire anche un’accurata panoramica su come è cambiato il giornalismo di guerra.
Ancora storia in home page. Un aspetto particolare dell’economia dell’epoca franchista: il tentativo di penetrazione della Fiat nella penisola iberica è stato considerato per noi da Guglielmo Colombero che ha letto Un’ impresa italiana nella Spagna di Franco, pubblicato dalle edizioni Crace. Il testo è un saggio a firma di Andrea Tappi, e parla appunto dell’accesso della casa automobilistica italiana in Spagna avvenuto già nel Primo dopoguerra.
Uno degli aspetti più preoccupanti della nostra società è la criminalità organizzata, e Luigi Grisolia, ancora in home page, ha voluto recensire il testo ’Ndrangheta. Boss luoghi e affari della mafia più potente al mondo, di Francesco Forgione, un battagliero giovane esponente politico, già presidente della Commissione parlamentare Antimafia, un volume dato alle stampe da Baldini Castoldi Dalai. Il libro offre un quadro, puntiglioso e approfondito, di quelle che sono le origini, le peculiarità, ma soprattutto, la spaventosa forza attuale di un’organizzazione che è definita dallo stesso autore una vera holding criminale.
Ciò che caratterizza l’oggi, l’odierno è purtroppo anche l’estrema noncuranza per il nostro pianeta; un mondo incivile è anche quello che non ha coscienza di quanto la sua disattenzione verso l’ecologia possa essere dannosa, a sottolinearlo, un’opera pubblicata da Falco editore, La terra ... un pianeta che brucia. Il dissesto ambientale del surriscaldamento climatico globale di Francesco Biafore, che ci viene presentato sempre nell’home page da Andrea Vulpitta. Il libro, dopo un’introduzione allo studio della Scienza della Terra, pone l’accento sul problema del surriscaldamento del globo terrestre e sulle pessime conseguenze che causerà negli anni futuri.
Può una fiaba insegnare qualcosa? Gli adulti non lo credono più, ma forse è un errore, ce lo chiarisce Maria Paola Selvaggi che, nell’ultimo articolo di home page, vuole offrirci proprio una fiaba Il pianeta Blu Myosoti, pubblicata da Inedition e scritta da Annaraffaella Farao. Intanto, per non fare confusione, potremo scoprire che fiaba e favola non sono la stessa cosa, poi con la fantasia, tra personaggi dai nomi di stelle e costellazioni, potremo essere invitati ad una meravigliosa festa in compagnia di un immaginoso bestiario.
Tra la memoria e la cultura per raccontare
Un episodio della Seconda guerra mondiale viene ricordato nella rubrica Storia contemporanea. Francesca Molinaro ha letto per noi il libro del giornalista e scrittore Emiliano D’Alessandro, La collina dei fuochi fatui edito da Solfanelli; l’episodio è quello dell’eccidio sull’isola di Cefalonia dei soldati della Divisione Acqui; la narrazione segue in parallelo la vita attuale e il doloroso passato di uno dei pochi sopravvissuti, Salvatore Di Rado.
Dalla storia ci spostiamo alla controversa attualità, l’opportunità ci viene data dall’articolo di Maria Ausilia Gulino per la rubrica Politica ed Economia, con il quale la nostra articolista ha inteso riassumere e provare a chiarire quello che è il piano programmatico forse più controverso, e cioè il piano che riguarda tutto l’apparato dell’istruzione e che fa capo agli assai discussi ministri Gelmini e Tremonti.
Un importante dibattito viene affrontato nella rubrica Filosofia e Religioni, lo spunto è dato dal libro, letto e commentato da Marina Del Duca, Del diritto alla filosofia edito da Abramo, che contiene una serie di scritti scelti tra quelli contenuti nel testo Du droit à la philosophie di Jaques Derrida, testo che era stato pubblicato in Francia nel 1990 e che ora viene proposto per la prima volta in una traduzione italiana a cura di Francesco Garritano.
Per la rubrica Civiltà letteraria Anna Foti ci propone uno sguardo sull’Africa, un territorio grande e grandemente ferito: da fame, Aids, miseria, schiavitù, apartheid. Uno sguardo attraverso la poesia, con i primi tre volumi della serie dal titolo Poeti Africani Anti-Apartheid, da Edizioni dell’arco. Le voci di una terra e della sua storia che raccontano la vita e un dolore che non potrà essere mai guarito completamente.
Ogni città come ogni individuo ha una caratteristica propria che la rende riconoscibile agli occhi di tutti, per molti Reggio Calabria è il suo bellissimo lungomare, una passeggiata in prossimità dell’acqua, tra alberi spettacolari e splendidi palazzi che osservano Messina, ma molti non sanno che per quei pochi chilometri è avvenuta una lunga battaglia tra il sindaco Italo Falcomatà e i vertici delle Ferrovie dello Stato. Questa vicenda è raccontata con una punta di sapida ironia da Pino Toscano nel testo Il mare rubato. Falcomatà contro il Padrone delle Ferriere pubblicato da Città del sole edizioni, che la nostra collega Alessia Crotoneo ci propone per la rubrica Problemi e riflessioni.
Passeggiare tra le parole
Basta un brevissimo lasso di tempo perché la quotidianità smetta di essere monotonia, è quello che avviene nel romanzo La paziente delle 17.30 scritto da Elisabetta Gullì, dato alle stampe da Lazzaretti editore. Per la rubrica Letteratura lo ha letto Simona Corrente, e ce ne offre un’attenta recensione. Un romanzo carico di colpi di scena, la confessione a volte drammatica di una giovane paziente, del suo conflittuale rapporto con la madre e dell’amore ossessivo e morboso per il compagno di lei.
Per abbandonarsi alla memoria delle discussioni, delle chiacchierate che si sono fatte e vissute, ci sono forse diversi modi, Carmine De Fazio ha trovato che uno molto particolare è stato usato da Gian Paolo Bonani autore del libro Vino e Seduzione. Diario di un bevitore colto e avveduto, edito da Iacobelli, e ce ne parla nella sua recensione per la rubrica Comunicazione e Sociologia. Il sistema è quello di strappare con meticolosa pazienza le etichette dei vini bevuti nei locali o nei ristoranti in giro per il mondo, e da esse partire per narrare le chiacchiere che hanno accompagnato le diverse serate.
C’è tutto un mondo che si agita, vive e cresce nella mente di un bambino, un mondo costruito con un linguaggio semplice, fatto di bisogni e paure che gli adulti dovrebbero imparare a conoscere, per fare questo, nella rubrica Editoria varia, Eliana Grande ci consiglia la lettura della raccolta di cinque racconti dal titolo Stelle nere, scritti da Rinaldo Boggiani per le Edizioni associate.
Volete muovervi nella cultura? Leggete libri, oppure potete seguire il suggerimento della nostra articolista Alessandra Sirianni che per la rubrica Un sito al mese è andata a visitare il portale www.parchiletterari.com, dove per “parchi” si intendono tutti quei luoghi, case, vecchie strade, centri storici, che sono stati di ispirazione per gli autori della cultura italiana.
Ancora il linguaggio poetico torna nelle nostre rubriche, per Critica letteraria Roberta Santoro ci espone la sua lettura della silloge Schegge di emozioni di Alessandra Gazzi, pubblicata da Inedition, il testo è una raccolta di poesie che raccoglie le esperienze di vita, i sentimenti e il sentire dell’autrice.
Fulvio Mazza
(www.bottegascriptamanent.it, anno III, n. 17, gennaio 2008)