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A. XVIII, n. 200, maggio 2024
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Politica ed Economia (a cura di Maria Franzè)

Zoom immagine Indagine scientifica
sulle strette relazioni
tra pensieri, parole,
emozioni e cervello

di Marina Bisogno
L’editore Falzea pubblica un saggio sulla complessità dell’individuo
e sui legami tra gli schemi mentali e la rappresentazione della realtà


Partendo dall’assioma che ogni individuo sia la summa di caratteri ereditari e dell’interazione continua con il mondo esterno, il testo fornisce una visione dinamica della vita e la descrive come una sfida che ogni singolo essere umano deve avere il coraggio di affrontare con consapevolezza. Un linguaggio semplice, un’opera corredata di esempi, storie, aneddoti che permettono all’autore di veicolare il messaggio in maniera diretta, con la certezza di essere compreso anche dai non addetti ai lavori. Il testo è ricco di curiosità e la sua lettura contribuisce ad arricchire emotivamente il lettore, guidandolo verso una maggiore coscienza di sé. Claudio Maffei, appassionato e studioso di Comunicazione, affronta nel suo saggio Pensieri, Parole, Stati d’animo (Falzea, pp. 274, € 15,00) il vasto universo emotivo dell’uomo, tracciandone aspetti scientifici che cedono poi il posto a riflessioni umane a tutto tondo. Egli analizza nel dettaglio questi temi e fornisce ai suoi lettori una lente con cui mettere a fuoco se stessi. Un invito alla salute psicofisica, all’ascolto e alla consapevolezza, nella certezza che la vita sia un dono prezioso ricco di sfumature, le cui trame dipendono spesso dall’inconscio altalenante di ognuno di noi.

 

Mente e cervello

La prima parte del testo si concentra prettamente su aspetti fisiologici. Maffei descrive il cervello umano e ne traccia la struttura complessa, costituita essenzialmente dall’amigdala, nucleo originario dell’encefalo e dalla corteccia di formazione successiva. È qui che si organizza il pensiero e si sviluppano le funzioni cognitive complesse. La struttura di base del sistema nervoso dipende poco dall’esperienza ma è altrettanto vero che il cervello è in continua trasformazione, grazie alle interazioni tra cellule nervose e soprattutto tra l’organismo e l’ambiente. Questa rivelazione costituisce la chiave di volta dell’intero testo. Infatti lo sviluppo umano è concepibile in progress, tanto che la distinzione tra quanto ci sia di innato e quanto di appreso, diviene quasi inutile. «I geni rappresentano infatti opzioni di scelta e l’ambiente influenza le scelte. I due cooperano in modo tanto stretto che distinguerli è praticamente impossibile, né ci interessa, ai fini delle nostre possibilità di cambiamento».

 

Verso la crescita delle strutture cognitive

La via per lo sviluppo è battuta dall’esperienziale. Insistendo sulla tesi che l’ambiente conti almeno quanto i fattori ereditari, l’autore riporta una serie di testimonianze, risultati di ricerche, indagini ed esperimenti. La conseguenza immediata è la possibilità di un cambiamento concreto e il superamento di quella falsa convinzione dell’ “io sono fatto così” dietro cui spesso i più si trincerano. È possibile imparare a gestire le emozioni, assumere nuovi atteggiamenti, apportare cambiamenti ai gesti di ogni giorno e vertere ad un tenore di vita più vicino alla sfera intima di ciascuno. «Apprendere nuovi comportamenti significa addestrare l’inconscio. Ciò è possibile solo se si ha la consapevolezza di come l’inconscio agisce. Si possono così individuare le strategie più opportune per innescare un cambiamento reale.» Da questo presupposto prende piede la Pnl (Programmazione neurolinguistica), scienza nonché filone di pensiero, i cui padri sono Richard Bandler e John Grindler. Essa ha come scopo il miglioramento della vita attraverso l’osservazione dell’esperienza, concentrandosi maggiormente sul presente, sul qui ed ora, piuttosto che sul passato o sul futuro. A differenza della psicologia classica e dell’analisi, la Pnl si prefigge l’obiettivo di apportare vantaggi senza scavare all’infinito nel passato delle persone, ma semplicemente agendo sui loro comportamenti usuali. Ognuno di noi infatti si rappresenta la realtà come una mappa che, se ci riflettiamo, altro non è che una mera semplificazione della stessa. Ergo, la mappa non è il territorio, ma solo una raffigurazione, spesso falsata dai nostri sensi e dalle personali sensazioni. I cinque sensi sono definiti tecnicamente canali. Ogni essere umano avrà sviluppato in maniera più accentuata un canale piuttosto che un altro. Un buon comunicatore riesce di solito a penetrare tutti i canali, facendo in modo che il messaggio che vuole condividere venga effettivamente recepito. Le verità che scaturiscono dalla Pnl sono diverse e si concentrano tutte sul miglioramento delle proprie prestazioni e della comunicazione in genere. La vita è comunicazione e la comprensione dell’interazione degli individui con l’esterno costituisce la chiave per migliorare se stessi e i rapporti umani. Le parole sono un potente strumento, il cui uso spesso determina la riuscita di un incontro, di un progetto. Sapere che tutte le informazioni passano attraverso i canali che fanno da tramite con l’ambiente, determina il successo umano di un individuo. Si pensi ai politici, agli spot pubblicitari: ogni parola è studiata e mira a colpire più canali di intermediazione. Ciascuno può dunque, consapevole di quale canale lo metta in contatto con la realtà, agire e modificare il modo in cui ciascuno si rappresenta gli eventi. Le relazioni tra pensiero, emozione ed azione possono determinare lo stato di benessere o malessere di un individuo. Saper parlare con se stessi e con gli altri rappresenta di certo una carta da giocare per una vita meno alienante.

 

Marina Bisogno

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno IV, n. 38, ottobre 2010)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT