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A. XVIII, n. 200, maggio 2024
Premio “L’anello debole”
è on line il bando 2009:
radio, tv e cinema sono
le modalità partecipative
di Paola Mazza
Alla sua quinta edizione è pubblicato dall’associazione Comunità di Capodarco
il nuovo testo del concorso dedicato alla comunicazione delle tematiche sociali
Nato nell’anno 2005 e ormai alla sua quinta edizione, è stato pubblicato anche quest’anno il bando per l’assegnazione del Premio “L’anello debole. Radio, tv, cinema contro l’esclusione sociale”. Promosso dalla Comunità di Capodarco, nota associazione senza fini di lucro che opera in diversi ambiti del terzo settore, il premio viene assegnato a produzioni televisive, radiofoniche e cinematografiche che concentrino i propri lavori su tematiche riguardanti i settori più «marginalizzati» della popolazione.
La partecipazione al concorso, per la quale la spedizione delle opere dovrà avvenire entro il 7 settembre 2009, intende dunque promuovere e premiare la produzione e la diffusione di materiali comunicativi con contenuto sociale.
Le opere saranno valutate da una giuria presieduta da Giancarlo Santalmassi e composta da Vinicio Albanesi (Comunità di Capodarco), Daniele Segre (regista), Pino Corrias (Rai fiction), Daniela De Robert (Tg2), Andrea Pellizzari (Le iene), che premierà un prodotto per ogni categoria (radio, televisione, cortometraggi della realtà, cortometraggi di fiction). Novità rilevante dell’edizione 2009 sarà inoltre rappresentata da un riconoscimento speciale riservato alle radio universitarie. Il premio in palio sarà costituito da 1.000 euro e da un bracciale lavorato artigianalmente e decorato con il simbolo del premio.
Ulteriori informazioni, nonché il bando del concorso, sono pubblicate all’indirizzo online www.premioanellodebole.it.
L’importanza della comunicazione sociale
Diverse sono le tematiche oggetto delle rappresentazioni. Tra i premi assegnati gli anni precedenti (i quali sono disponibili sul sito su indicato) ricordiamo, ad esempio, per la categoria tv 2005 Navi avvelenate di Vincenzo Pergolizzi, che tratta la questione dell’arrivo nel Mar Egeo turco di navi spazzatura, provenienti da Italia, Spagna e Svizzera, contenenti rifiuti tossici; per la categoria radio 2006 Memorie di guerra di Andrea Giuseppini, dedicato ai racconti di rifugiati politici che hanno vissuto esperienze di guerra nei propri paesi d’origine; per la categoria corti della realtà 2007 Nera – Welcome to my world di Andrea Deaglio, incentrato sulla storia di un’ex prostituta nigeriana; per la categoria corti di fiction 2008 Mu’ afah – Ceneri di uomini di Ottavio Mussari che narra la storia di un ragazzo che si oppone alle pressioni della mafia siciliana.
La Comunità di Capodarco ha posto spesso la sua attenzione al tema della comunicazione e del modo di diffusione delle informazioni, tanto da organizzare annualmente, dal 1994, un seminario di formazione giornalistica “Redattore sociale” «con l’obiettivo di aiutare la professione a trattare le notizie che riguardano la popolazione vulnerabile al di fuori degli stereotipi della cronaca nera e dell’occasionalità». L’associazione è inoltre editrice, dal 2001, di un’omonima agenzia quotidiana on line, Redattore Sociale.
«L’idea del premio nasce dalla considerazione che la forza della “catena” della comunicazione dipende dalla resistenza del suo anello debole: poveri, minoranze, e culture “altre” hanno il diritto di essere al centro dell’attenzione collettiva. Tutta “la realtà” deve essere rappresentata dalla comunicazione, non solo quella stereotipata, artefatta, paludata, ma anche quella che riguarda le fasce più vulnerabili delle popolazioni. Ne vanno di mezzo la verità, la giustizia, la democrazia».
Paola Mazza
(www.bottegascriptamanent.it, anno III, n. 23, luglio 2009)
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi