Con la discussione delle tesi dei ventotto iscritti, si è conclusa la seconda edizione del Master in Intelligence all’Università della Calabria, unico ateneo italiano a sviluppare un progetto di questo tipo.

Il Master in Intelligence è diretto da Mario Caligiuri e ha come campo d’indagine, tra l’altro, la formazione e la selezione degli operatori delle agenzie, le tecniche di intercettazione e di analisi linguistiche, i metodi utilizzati dall’intelligence per fermare la pedopornografia on line: argomenti affrontati in alcune delle tesi.

Non solo. I temi su cui ci si è maggiormente concentrati sono stati la ’ndrangheta, con particolare attenzione ai rapporti che intercorrono fra le associazioni mafiose e le amministrazioni pubbliche, l’organizzazione di Al-Qaeda, le carceri come crogiolo di informazioni.

Francesco Cossiga caput mundi

Presidente onorario del Comitato scientifico è il presidente emerito della repubblica, Francesco Cossiga, mentre la commissione è presieduta dal direttore del master, coadiuvato anche dal comandante dei Ros dei carabinieri di Reggio Calabria, Valerio Giardina, e dal viceprefetto, Marco Valentini.

Le tesi che susciteranno maggior interesse verranno pubblicate e alcuni di questi argomenti saranno poi approfonditi dal Centro dipartimentale di studi e documentazione dell’intelligence, presieduto dal già citato Caligiuri.

I nuovi studi danno grandi numeri

Il grande interesse suscitato dalle tesi e dalle lezioni tenute durante l’anno hanno “provocato” un aumento delle richieste d’iscrizione alla terza edizione del Master che prenderà il via nel mese di settembre 2009 e sarà aperto da un convegno d’intesa con il Consiglio nazionale delle ricerche sul tema “Intelligence e scienze umane”.

Per la prima volta in Italia, l’intelligence diventa, così, oggetto di studio e argomento di grande rilievo, come testimoniano le numerose ricerche e pubblicazioni in atto.

Loredana Minniti

 (www.bottegascriptamanent.it, anno III, n. 23, luglio 2009)