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A. XVI, n.177, giugno 2022
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Comunicazione e Sociologia (a cura di La Redazione) . A. XVI, n.177, giugno 2022

Zoom immagine Il destino ingiusto:
Nicole ed Enrico
si riscoprono

di Costanza Parisi
Una delicata e appassionata storia
di felicità ritrovata edita Armando


Quando l’amore arriva, si sa, spesso non lascia scampo alla possibilità di scelta. Improvvisamente, il cuore guida ogni azione, in qualche modo, reprimendo ogni pensiero, ogni atto razionale. Ed è proprio quello che succede al protagonista, e narratore, del romanzo Nicole, edito da Armando editore (pp. 208, € 18,00), dello scrittore Roberto Cataldi. Enrico, il protagonista, è un avvocato, sposato, con due figli, che decide di partire per allontanarsi dalla routine e dalla monotonia della vita quotidiana.

La magia dell’Egitto
Enrico Arcuri, avvocato di successo, dopo aver creato una giovane famiglia, viaggia verso Sharm el-Sheikh per cercare di eliminare lo stress e le difficoltà familiari che si sono create negli ultimi tempi. È, infatti, in crisi con la moglie, la giovane e austera Serena, che gli ha dato due figli amati. L’amore per i figli, però, non lo frena dal volersi allontanare, in alcuni momenti quasi in maniera definitiva, dalla sua famiglia. Ed è proprio durante questo viaggio che incontra un gruppo di modelle, arrivate lì per sfilare, che modificheranno per sempre la sua idea di felicità. In questo caso, la felicità ha un nome ben preciso: Nicole.
Enrico si innamora profondamente di lei, una donna dalla bellezza statuaria, ma che cela dentro di sé un senso di delicata dolcezza. Nicole, infatti, non è la “classica modella”, come viene detto nel testo, che potrebbe essere descritta come un bellissimo corpo senza alcuna sostanza, ma trasuda dolcezza, mistero, sensualità. Tutte cose che Enrico non assapora da tempo o che, molto probabilmente, non ha mai avuto modo di assaporare. Infatti, si è sposato piuttosto giovane, la moglie ha avuto presto i bambini, e questo lo ha portato a rinchiudersi dentro una gabbia di abitudini e tristezza che delineeranno il suo percorso di rinascita fino al completo cambiamento di sé, verso una dimensione sempre più intima e riflessiva.

Un amore sbocciato ma non del tutto appagato
Nicole ed Enrico avranno modo, nel corso della breve vacanza, di stare da soli, di approfondire la conoscenza; arriveranno a essere estremamente intimi, spingendosi decisamente oltre. Il loro amore sboccerà con velocità, ma allo stesso tempo in modo delicato. Nel testo, infatti, i riferimenti ai momenti di passione sono esposti con estrema dolcezza, tanto da far passare in secondo piano il fatto che entrambi, Enrico e Nicole, siano già impegnati. È un amore che li travolge all’improvviso, ma avvolto da una tenerezza che l’autore riesce perfettamente a trasmettere al lettore.
Enrico e Nicole daranno lentamente sfogo alla passione, non si lasceranno travolgere come giovani amanti; entrambi hanno a casa un partner che li aspetta ed entrambi sono consapevoli della difficoltà nell’abbandonare tutto, sacrificare la loro intera esistenza, per quello che sembrerebbe essere un semplice flirt nato durante un soggiorno in Egitto. Ciò nonostante, i due sembrano attratti l’uno all’altra come da delle calamite; non riescono a fare a meno di ritrovarsi accanto, separati solo da un lieve contatto di mani.
Alla fine del romanzo, però, nonostante sembri che finalmente Enrico abbia preso la decisione di gettarsi tra le braccia di Nicole, la giovane modella si allontanerà dalla sua vita. Non intende lasciarsi completamente il passato, ed Enrico, alle spalle, ma desidera fortemente che la sua storia con il nostro protagonista rimanga tale, una storia, un portale verso il passato che le ricordi quanto, in realtà, la felicità possa essere anche un solo attimo, una sola persona, un breve istante di pace.

La trama su un doppio binario: il mistero del magistrato
Questo testo non tratta solo d’amore e della pura ricerca della felicità. La narrazione di Enrico si alterna, in maniera costante, al racconto della segretaria del protagonista, Fabiola, che cerca di portare avanti lo studio legale mentre il suo capo è in vacanza. Per gran parte della sua narrazione, Fabiola si ritrova incastrata, costretta  letteralmente  in un armadio nell’ufficio di un magistrato, denominato il Presidente. Da lì, anche se con difficoltà, cerca di scoprire quali siano i motivi che hanno portato il Presidente a rigettare l’istanza a cui, diligentemente, Fabiola ed Enrico hanno lavorato per molto tempo. Grazie all’aiuto di una gentile signora delle pulizie, Teresa, e all’improvviso intervento, non del tutto salvifico, della sua amica Ilaria, Fabiola riesce a liberarsi dalla sua prigionia e a correre a casa. Scopriranno, in seguito, che c’erano motivi ben più criminosi che spingevano il magistrato a rigettare quella istanza e questi momenti, che inframmezzano la storia d’amore, danno una seconda chiave di lettura al testo, più incentrata su una trama avvolta dal mistero.
Questo doppio binario di narrazione aiuta il lettore a focalizzare soprattutto il contesto in cui si muove il personaggio di Enrico, in veste di avvocato. Il clima sempre esagitato, stressante e pieno di impegni quotidiani, ci fa capire il motivo per cui l’avvocato decide di allontanarsi. Fabiola rimane il passato, la traccia del vecchio Enrico; Nicole diventa proiezione del futuro, luminoso e libero, incentrato sulla ricerca della felicità.

L’amore non è tutto…
La scelta di Nicole di allontanarsi da Enrico ci viene presentata nelle ultime pagine del romanzo. Non sappiamo, quindi, se i due avranno modo di rivedersi, di tornare insieme, di dar inizio alla loro vita come una coppia, lasciando i rispettivi partner, credendo quindi nella forza della loro relazione. Possiamo solo immaginare che, probabilmente, entrambi siano tornati alla loro vita precedente, fatta di sfilate o discussioni in tribunale. Questo, in parte, ci fa capire che, anche se lo desideriamo con tutto il cuore, l’amore non è tutto. Non sempre seguire il proprio cuore, almeno stando alla conclusione, porta alla completa felicità. A volte, si può solo sperare di poter rivivere in eterno nella propria mente quei momenti che ti hanno reso veramente libero e felice, anche per un brevissimo lasso di tempo.
Quei semplici, fugaci momenti, durante un ballo tra le sabbiose dune, o un bagno in mare, hanno creato in Nicole, in Enrico, e anche nello stesso lettore, un senso di ricerca, un desiderio di ritrovare quella felicità, quella passione che non fa più parte della loro vita, o che, peggio, non ne è mai stata parte.

Costanza Parisi

(www.bottegascriptamanent.it, anno XVI, n. 177, giugno 2022)

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