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Problemi e riflessioni (a cura di La Redazione) . A. XV, n. 167, agosto 2021

Zoom immagine Racconti che descrivono
le emozioni umane

di Rosita Mazzei
Un’antologia di Massimo Laganà composta
da storie profonde ma delicate. Per Morellini


L’umanità è colma di sfaccettature. L’animo di ognuno di noi è in grado di elaborare una miriade di sentimenti, anche quando non si è capaci di esprimerli correttamente. I trascorsi di ognuno di noi ci segnano, nel bene e nel male, e può capitare di non riuscire a comunicare al meglio le proprie pene e tribolazioni.
La dichiarazione dei propri intenti è sempre difficile, soprattutto quando non si ha una sfera emotiva pronta a elargire, se non con parsimonia, la propria affettività.
Di questo, e davvero molto altro, ci parla l’autore Massimo Laganà all’interno del suo prezioso libro Renoir (Morellini editore, pp. 160, € 14,90), una raccolta di racconti, ognuno pregno di quell’empatia ed emotività che dovrebbe fondare il cuore di ognuno di noi.

Un insieme di storie
Il nostro autore ci fa dono di nove storie che raccontano di nove vite, se non di più. Tra le particolarità di questa raccolta vi è sicuramente la precisa scelta stilistica di narrare attraverso la seconda persona singolare. Uno strumento potente, ma anche pericoloso che però è usato in maniera magistrale da uno scrittore che sicuramente è in grado di coinvolgere pienamente il lettore all’interno della sua opera.
Conosciamo così l’incapacità di rapportarsi col mondo di Massimo, la sua parsimonia nell’elargire i propri sentimenti, pur avendo un mondo emotivo assai elaborato a propria disposizione. Attraverso di lui, prendiamo nota della voglia di vivere del suo amico Antonio, troppo affezionato all’esistenza per poter accettare il suo crudele destino. E, ancora, prendiamo nota del difficile rapporto di Alice con suo padre, entrambi feriti dalla paura dell’abbandono.
Il tutto è magistralmente accompagnato dall’accuratezza con cui vengono descritti i luoghi, i personaggi, l’intensità dei legami o la loro fragilità, le incertezze della vita e le tragedie proprie dell’essere umano.
Da Lamezia Terme a Lampedusa, da Reggio Calabria a Milano, luoghi protagonisti insieme agli attori veri e propri di queste narrazioni che trascinano il lettore in un’analisi psicologica dell’umanità.

Un’analisi del proprio sentire
Tutte le narrazioni presenti in questo libro sono state ambientate in archi temporali assai differenti, ma hanno in comune tra loro la stessa, identica caratteristica: la descrizione precisa della propria epoca attraverso la riproposizione di elementi chiave.
I temi affrontati sono molti e tutti di vitale importanza: i problemi psicologici, il suicidio, l’immigrazione, la paura del dolore, il suicidio, il tormento interiore. Tutte questioni cruciali che Massimo Laganà riesce ad affrontare in maniera elegante ed emotivamente preparata.
I personaggi delle sue storie affrontano vite consumate dalla fame di affetto che, per colpa o impreparazione, difficilmente riescono ad avere in quantità proporzionate al proprio bisogno. La lettura scorre veloce, ma mai impaziente tra queste righe in grado di narrare l’umanità attraverso gli occhi di chi sente di aver fallito sul campo dell’amore, sia dato che ricevuto.
«Occorre perdersi non ritrovarsi e riperdersi. Essere infelici del proprio scontento. Abusare del dolore. Attraversare tante notti a occhi aperti. Finché un giorno, senza sapere perché e per come, ti sveglierai e non avrai più paura di nulla». Queste le parole provenienti dalla penna dell’autore, espresse attraverso la bocca di uno dei suoi innumerevoli personaggi. Frasi volte alla catarsi interiore non solo dei suoi protagonisti, ma anche di tutti coloro che abbiano la voglia di approcciarsi a quest’opera così profonda da scavare un abisso nel cuore dei suoi lettori.

Una lettura commuovente
Quello che ci offre il nostro scrittore è una raccolta di vite snocciolate nella miriade di sfaccettature che le compongono. Ogni storia cattura e invita il lettore ad analizzare la propria intimità. Leggendo le righe di questo libro non si può far altro che domandarsi se realmente stiamo dando il meglio di noi alle persone amate che ci circondano.
L’intensità di queste pagine è accompagnata da un’elevata bravura del nostro scrittore che fa dell’eleganza narrativa il proprio marchio di fabbrica.

Rosita Mazzei

(www.bottegascriptamanent.it, anno XV, n. 167, agosto 2021)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT