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A. XVIII, n. 199, aprile 2024
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Recensioni brevi (a cura di La Redazione)

Cronache Calabresi:
un omaggio al giornale
che ha contrassegnato
la cultura di una regione

di Federica Lento
Da Il nuovo corriere della Sila, una raccolta di articoli che fa conoscere
la storia di Antonio Guarasci, audace editorialista amante della sua terra


La Calabria è una regione che spesso viene dimenticata, che non viene riconosciuta per i suoi aspetti positivi. Eppure in questa terra molte furono le iniziative editoriali volte a testimoniarne la presenza. Una fra tutte fu Cronache Calabresi, una rivista fondata da Antonio Guarasci, grande protagonista del dibattito politico della regione, ed edita grazie al contributo della fondazione Carical. Quello che si vuole fare oggi è recuperare quella memoria, a testimonianza di un giornale che voleva il più possibile avvicinarsi alla gente. A questo scopo il giornalista de Il nuovo Corriere della Sila, Luigi Basile, racconta la sfida editoriale di cui è protagonista e che ha il titolo di L’Avventura di Cronache Calabresi (Il nuovo corriere della Sila, pp. 60), rivelando l’orgoglio di una pubblicazione mossa dalla missione di far conoscere e riscoprire l’opera di Antonio Guarasci. La regione Calabria, in questo modo, con le sue vicende culturali e politiche, è stata omaggiata attraverso la restituzione della sua storia.

Un punto di riferimento
La rivista, in sessanta pagine, riporta l’indice ragionato del giornale guarasciano pubblicato dal 1962 al 1975, con un’accuratezza nell’identificare autore, titolo, anno, numero e pagine di Cronache Calabresi che la rendono un’opera di inestimabile valore e grande punto di riferimento archivistico e storico. «Con i suoi ben 50 fascicoli distribuiti in tredici anni di attività “Cronache Calabresi” ha rappresentato un punto di riferimento del dibattito politico-culturale della Calabria, per i temi, trattati sempre con grande capacità di approfondimento, e per gli insigni studiosi che, più o meno assiduamente, hanno accompagnato il percorso di questa coraggiosa attività editoriale», scrive nella Premessa il professore Mario Bozzo, presidente della fondazione Carical. Tra gli altri contributi leggiamo anche quelli di Giuseppe Trebisacce, docente presso l’Università della Calabria e presidente della Fondazione “Antonio Guarasci”, di Salvatore Angelo Oliverio, vincitore del Premio “Sila” per il giornalismo, con la giuria presieduta da Giuseppe Ungaretti, grazie ad alcuni articoli pubblicati sulla rivista nel 1968.

La figura di Antonio Guarasci
Nella rivista grande rilievo viene dato al ricordo di Antonio Guarasci che, oltre ad essere direttore, fu anche editorialista, redattore e correttore di bozze di Cronache Calabresi. Uomo ribelle, intellettuale vivace e impegnato, con un profondo senso della giustizia, aveva combattuto nella battaglia di El Alamein, in Africa. Venne imprigionato e deportato in un campo di concentramento a Seattle dove conobbe numerosi antifascisti italiani, sviluppando avversione per ogni forma di totalitarismo. Rientrato in Italia, mosso dai suoi ideali antifascisti, cominciò ad impegnarsi in senso politico e parallelamente come storico. Guarasci cercò sempre di indagare e denunciare i problemi della sua Calabria e, come presidente della provincia di Cosenza prima e presidente della giunta regionale poi, mantenne fede alla sua unica missione, quella di far riemergere la Calabria dal suo stato di isolamento. Questa sua missione è totalmente confluita nell’impegno di Cronache Calabresi, in quanto strumento per manifestare liberamente il suo credo. Leggiamo in L’Avventura di Cronache Calabresi che, secondo Guarasci, «non sarebbe mai stato possibile avere uno sviluppo moderno e democratico della Calabria senza un’informazione indipendente. Questo forse il gran desiderio che aveva spinto Antonio Guarasci a fondare “Cronache Calabresi” e successivamente ad impegnarsi insieme a Giacomo Mancini, per trovare un editore disposto a scendere in Calabria per stampare, nella nostra regione, un quotidiano prettamente calabrese».

Tra notizie e fotografia
Sfogliando le numerose pagine di cui la raccolta è costituita, ci accorgiamo del valore storico e documentario della rivista, riportando alla luce un periodo difficile ma anche estremamente importante della regione, quello degli anni Sessanta e Settanta. Luigi Basile ha recuperato, pagina per pagina, i circa cinquanta numeri di Cronache Calabresi e, grazie al supporto de Il corriere della Sila (L’Avventura di Cronache Calabresi esce infatti come supplemento a questo giornale), ha potuto riportare la testimonianza della grande attenzione per la libertà di stampa in Calabria. Così leggiamo infatti nella nuova rivista: «Si è voluto soprattutto dare atto a Guarasci di aver capito prima di tutti gli altri politici calabresi, il grande ruolo della stampa per lo sviluppo di una regione che all’epoca non disponeva di nessun giornale quotidiano. Non a caso il presidente Guarasci nella prima riunione per la fondazione della rivista parla della necessità di creare uno strumento che veicoli le idee politiche di quanti si ritrovano negli ideali di libertà e di democrazia». L’Avventura di Cronache Calabresi è inoltre impreziosita da un corredo fotografico in bianco e nero che ripropone eventi e incontri politici importanti nella regione.

Federica Lento

(www.bottegascriptamanent.it, anno IX, n. 90, febbraio 2015)

Collaboratori di redazione:
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