La nostra Carta costituzionale rappresenta per ogni italiano un simbolo: non soltanto la conquista dei diritti individuali, ma soprattutto di quelli sociali e comunitari. Essa, infatti, si pone alla base delle nostre leggi, non solo garantendo la tutela e la salvaguardia dei nostri diritti, ma decretando anche quali sono i nostri doveri e stabilendo le regole del gioco democratico, all’interno del quale i cittadini esercitano la loro libertà.

Nonostante il testo costituzionale rappresenti il fondamento a cui ogni cittadino dovrebbe appellarsi, non tutti conoscono pienamente il valore morale e civile che esso promuove, in particolare le giovani generazioni che, spesso, ne ignorano il significato, vivendo in un mondo dominato dall’apatia, dall’indifferenza e dal culto dell’interesse immediato.

È necessario, dunque, sensibilizzare i giovani attraverso campagne volte a riscoprire il valore della democrazia e dei principi cardine che regolano la nostra società.

A riguardo, degno di nota risulta essere il testo, avvincente e originale, La Costituzione è anche nostra di Emanuele Luzzati, Valerio Onida e Roberto Piumini (Edizioni Sonda, pp. 96, € 12,00) che, attraverso una serie di illustrazioni e immagini colorate corredate da commenti semplici e incisivi, molti dei quali anche in forma poetica, si rivolge non solo ai bambini italiani, ma anche a quelli provenienti da altri paesi. Grazie alla traduzione in ben dodici lingue, tra cui l’albanese, l’arabo, il cinese, l’ebraico, il francese, l’inglese, il portoghese, il rumeno, il russo, lo spagnolo e il tedesco, gli autori permettono, infatti, di approfondire la conoscenza della nostra Costituzione in modo del tutto alternativo, affermando la sua importanza, poiché gli articoli in essa contenuti devono essere rispettati e tutelati sia dai cittadini italiani che da quelli stranieri presenti nel nostro stato.

Impariamo … giocando con i colori e le immagini

Come una rassegna fotografica e una sorta di racconto illustrato da immagini, disegni e colori, il testo si propone di narrare i valori a cui si ispira la nostra Costituzione attraverso quindici parole-chiave. L’opera, infatti, si apre con il termine “democrazia” a cui viene accostata la parola “casa”, che costituisce il nucleo centrale dell’intero testo, così da indicare un luogo dove tutti vivono insieme, imparando a diventare liberi e, pertanto, felici.

Segue, poi, il termine “lavoro”: come una grande famiglia, questa casa si costruisce grazie all’opera di ciascun uomo e ciascuna donna che rivendicano i propri diritti e si impegnano nell’eseguire i propri doveri. Il lavoro viene pertanto presentato, in quest’ottica, come «un gioco insieme ad altri, non da soli, un canto che si canta tutti in coro».

Ma per vivere nella totale libertà, a ciascuno deve essere riconosciuta la propria identità di persona, che si concretizza con un’altra espressione-chiave, “diritti umani”, poiché solo questi possono salvare l’umanità da qualsiasi forma di sopruso e violenza. Grazie, infatti, alla conquista dei diritti umani, vige giustizia e solidarietà tra tutti e questo permette l’affermarsi del quarto termine-chiave: “uguaglianza”. Solo riconoscendo il valore che l’uguaglianza assume in una società civile, si può, infatti, affermare che non esiste nessuna distinzione di sesso, religione, etnia tra gli esseri umani.

Proseguendo la lettura viene affrontato il tema dei “diritti” e dei “doveri”, che rappresenta per l’uomo la bussola di riferimento a cui ispirarsi.

Il nucleo centrale si concretizza, però, nel significato dell’espressione “unità della Repubblica”, che viene presentata ai piccoli come la grande casa di cui si è già parlato in precedenza, dove convivono «storie diverse dentro una stessa avventura».

A seguire ricoprono, altresì, particolare importanza locuzioni come “rispetto delle diversità linguistiche”, “rapporto tra stato e chiesa”, “dialogo tra religioni”, “importanza della cultura e della ricerca, dell’arte e della storia”, “salvaguardia dell’ambiente” e “accoglienza dello straniero”, che alimentano e generano sentimenti di pace e altruismo. Ciascun tema viene affrontato sempre sotto forma di gioco e con estrema leggerezza, trasmettendo un autentico significato didattico-pedagogico che si fonda sul culto e sul rispetto della persona in quanto tale.

L’ultimo elemento-chiave analizzato si basa sull’orgoglio di essere italiani raffigurato dal simbolo della nostra bandiera tricolore; a questa viene dedicata, nel testo, una poesia di una profondità tale da farci sentire davvero parte dello stato in cui viviamo.

A questa prima parte, ne segue una seconda basata sui commenti puntuali e precisi del costituzionalista, nonché coautore del testo, Valerio Onida, il quale ci offre un’accurata riflessione sui motivi per cui sentirci cittadini italiani e, al contempo, cittadini del mondo. Dal suo scrivere emerge chiaramente il senso di appartenenza e di forte legame con la nostra terra natia, l’Italia, luogo ricco di cultura e tradizioni, ricordi e memoria da conservare, preservare e tramandare ai posteri.

La Costituzione: un modello per l’insegnamento

È sulla base dei valori appena descritti che quest’opera acquisisce un profondo valore didattico-pedagogico, poiché diviene lo strumento di cui i docenti devono servirsi per educare nelle scuole alla partecipazione e alla cittadinanza attiva. Ogni bambino che leggerà quest’opera non solo riuscirà a comprenderne il significato, ma la ricorderà nel corso degli anni, grazie alla pregnanza delle immagini e alla linearità e semplicità del linguaggio con cui essa viene descritta. Ogni singola pagina, infatti, rappresenta una lezione di vita che si sgancia dalla ferrea legge giuridica e dall’asettico articolo costituzionale per divenire valore morale e sociale.

Pertanto, in tal senso, la conoscenza e l’approfondimento delle norme che regolano la nostra società diverranno un modello a cui ispirarsi e in cui credere. Dunque, soltanto chi leggerà quest’opera con la logica del cuore potrà comprenderne a fondo i messaggi di vita che essa comunica: identità, rispetto, giustizia, senso di appartenenza e di unione da parte di ciascuno al proprio stato.

Adelina Guerrera