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Editoria varia (a cura di Manuela Mancuso) . Anno VIII, n 77, gennaio 2014

Zoom immagine Il mito del Mar Mediterraneo:
approdo per viaggiatori,
fonte di grande ispirazione,
una ricchezza da tutelare

di Adelina Guerrera
Il grande valore e l’incanto delle coste.
Da Abramo, un importante testo-guida


Sin dai tempi antichi il tema del viaggiare è stato oggetto di analisi e studio per tanti scrittori i quali, soprattutto nel mare, hanno sempre trovato una fonte di ispirazione: peregrinaggio verso terre ignote, un eterno elemento di raccordo tra Oriente ed Occidente, tra territori e realtà lontanissimi fra loro.

Parla del mare di Calabria un testo molto interessante, costruito quasi a mo’ di guida, che ripercorre dei luoghi simbolo per questa regione: I porti turistici della Calabria. In barca sui mari del Mito (Abramo, pp. 272, € 26,50). Mauro Francesco Minervino, antropologo e studioso di etnografia e letteratura di viaggi, ha lavorato sui testi e le notizie storiche, la parte fotografica è stata curata, invece, da Antonio Renda e Paolo Palladino, quest’ultimo ha focalizzato la sua attenzione sull’incanto dei fondali.

Il testo è una sorta di taccuino tascabile – che ogni viaggiatore innamorato del mare suole cucirsi gelosamente addosso – e si suddivide in due parti: la prima si sofferma sulla costa tirrenica a partire da nord per poi approdare all’estremo Sud dove incrocia i miti di Scilla e Cariddi, la seconda su quella jonica, definita dallo scrittore Fortunato Seminara «il mare purpureo di Omero» che, al contrario, da sud risale fino ai magnifici lidi del Nord.

Lo splendore che ne deriva è la visione di scenari immaginifici che risulteranno indimenticabili e irripetibili per il lettore.

 

Tra mito e storia: lo splendore del mare

Il mare di cui si parla nel testo, le cui bellezze vengono osannate e celebrate, è proprio quello dei naufragi e della grande civiltà della Magna Grecia di cui Ulisse, nell’immaginario comune, incarna l’eroe principale.

È proprio in questo mare che mito e storia si intrecciano così tanto da diventare quasi leggenda.

Le foto che corredano il testo sono preziose e impregnate dei colori caldi che, di tanto in tanto, si alternano a quelli lievemente freddi degli inverni mediterranei. Esse compongono un iter così in armonia con il testo da suscitare intrigo e piacevolezza in un esercizio mentale dove lettura e visione si confondono.

Dal Tirreno allo Jonio si scoprono posti incantevoli, permeati di storia e cultura, il cui mare azzurro incanta il lettore non come semplice spettatore passivo, ma permettendogli di navigare con la fantasia, così da cavalcare le onde di questa meraviglia che la natura offre.

Ammirare il mare, si sa, spesso è un invito alla meditazione: all’alba si distende per diventare proscenio del sole che affiora dalle sue acque illuminando il cielo; al tramonto, invece, lo accoglie nel profondo blu lasciandogli tingere di rosso le coste. Numerose foto all’interno del libro sembrano offrire una possibilità di contemplazione solamente a sfogliarle…

Il testo raccoglie anche dettagliate descrizioni della flora e della fauna marina che popolano la profondità dell’azzurro – presenti i colori più svariati e le forme di vita più inaspettate – invitando «ad un meraviglioso viaggio nella biodiversità e nel blu più intenso e caratteristico del bacino mediterraneo. Ogni tratto di fondale di questa bellissima regione ha una sua specifica peculiarità […], che ne fanno, così come afferma l’autore, un posto meraviglioso e vario per le immersioni ad ogni livello di esperienza».

 

Il mare: prezioso giacimento turistico

Il testo, oltre a proporsi e presentarsi come bussola di riferimento fedele ai punti cardinali della ricchezza-mare per l’appassionato viaggiatore, pone, nel migliore dei modi, l’attenzione su quello che è il giacimento turistico più importante della Calabria; risulta, dunque, intuibile la sua valenza promozionale su cui le istituzioni locali potrebbero far leva.

Emerge, pertanto, a chiare lettere nell’opera che «il turismo naturalistico e culturale in Calabria è un business in forte crescita».

A riguardo viene, però, altrettanto sottolineato che «nonostante il costante e caotico incremento di questi ultimi anni, la Calabria resta ancora oggi in Italia, insieme alla Basilicata, la regione a più scarsa presenza turistica internazionale».

Necessita, quindi, di un «turismo diversificato e di qualità, integrato con la cultura e le attività produttive del territorio».

Per tali ragioni, non basta semplicemente pensare al turismo come a un mix di sole e mare ma, affinché questo venga rivalorizzato, occorre creare una nuova economia che sia portatrice di sviluppo e benessere.

 

Adelina Guerrera

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno VIII, n. 77, gennaio 2014)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT