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Anno VII, n 75, novembre 2013
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Letteratura contemporanea (a cura di Francesca Rinaldi) . Anno VII, n 75, novembre 2013

Zoom immagine La profondità della natura:
l’anima di animali più umani
e di uomini meno animali

di Federica Lento
Da il Ciliegio, una storia paradossale
che svela la centralità delle relazioni


«Nel cuore dei cani alberga l’anima dei poeti stanchi», così Claudia Manuela Turco apre il suo romanzo che racconta di due vite, ormai provate, che si incontrano e scoprono come riuscire ad affrontare, con una nuova vitalità, le difficoltà quotidiane. Tratto da una storia vera, il testo racconta la sintonia spirituale tra una ragazza inferma e un vecchio cane che non sperava più di trovare una famiglia. Dal loro incontro, salvezza per entrambi, inizia il cammino alla scoperta della felicità. Con Glenn amatissimo (il Ciliegio, pp. 240, € 16,00) l’autrice delinea il miracolo di un ritrovo predestinato tra due anime affini, quasi gemelle, che le fonde in un unico essere.

 

Due racconti, due protagonisti, due scritture

Turco ha volutamente diviso il suo libro in due parti: la prima, Bambini di serie B, è un racconto breve che introduce al romanzo vero e proprio. Nella seconda, quella che dà il titolo al romanzo stesso, si raccontano le vicende di un incontro inaspettato tra Glenn e «la donnacane», in un crescendo di amicizia e speranza, in cui si delinea una doppia prospettiva, quella che dalle tenebre porta alla luce. L’autrice, non a caso, scrive: «Una volta mi ruppi una gamba, fu la più bella esperienza della mia vita», citando Kafka, e ancora: «Ci sono luoghi ove una bestemmia vale una preghiera e una preghiera equivale a una bestemmia. Ci sono creature che hanno troppo sofferto per colpa dell’uomo. E allora nessun uomo potrà porre rimedio. A un solo essere, a un’unica anima potranno veramente appartenere e legarsi, per trovare riscatto», per svelare il senso più forte del romanzo, quando un evento triste e uno felice accadono contemporaneamente. Glenn, cane amatissimo, eroe romantico e attore principale, incontra «la donnacane», personaggio che volutamente rimane in ombra e non racconta molto di sé. Sappiamo che «a sei anni, finalmente, un giorno le fu detto che poteva cominciare davvero a camminare. Ma, abituata a stare quasi sempre a letto, era terrorizzata». Tra «la donnacane» e Glenn si instaura un legame da cui emergono sofferenza, ma anche gioia e condivisione, tant’è che chi scrive riesce a penetrare nell’anima dell’animale raccontando le scene dal basso, ad “altezza cane” e dal suo punto di vista. Perciò le passeggiate non sono fatte per banali bisogni fisiologici, ma sono un modo per Glenn e «la donnacane» di affrontare il viaggio della vita insieme.

Glenn amatissimo è un romanzo non collocabile in un unico genere, ha un linguaggio immediato, delicato e ricercatamente preciso. Un’opera adatta a giovani e meno giovani, agli amanti degli animali e a coloro che ne sono terrorizzati.

La storia di Glenn, vecchio e ormai troppo malato, non è una storia drammatica, ma un racconto di speranza, in perfetta linea con lo stile dell’autrice, tendente all’ottimismo.

 

Un romanzo da cui trarre insegnamento

Nel romanzo si possono ravvisare i temi dell’avventura, dell’amicizia, della lotta per uscire dalle tenebre. Il testo, come scrive Lucia Gaddo Zanovello nell’Introduzione, è rivolto agli «adolescenti ed i loro insegnanti, che troverebbero, qualora questo libro venisse adottato come testo scolastico, innumerevoli spunti di analisi dei valori fondanti dell’esistere e di discussione sui comportamenti umani. Ritengo che tale romanzo verità sia particolarmente utile alle persone anziane, spesso vogliosissime di accompagnare i loro giorni, tanto spesso affettivamente immiseriti, ad una creatura canina, ma rinunciatari per pigrizia o per sfiducia nelle proprie ridotte capacità fisiche. A tante coppie poi che hanno in mente di avere un figlio o di adottare un cane o un gatto questo libro avrebbe molto da insegnare e, soprattutto, a chi si potrebbe riconoscere in qualche personaggio secondario, che manifesta reazioni improntate tutt’altro che a sensibilità umana nei confronti dei propri simili e… dissimili».

Glenn amatissimo è il libro ideale per chi ha bisogno di riscoprire l’importanza del “qui e ora”, per chi ha bisogno di ricominciare a sperare nonostante tutto, e credere che la felicità viva nelle piccole cose che ci circondano ma che non siamo più in grado di vedere perché accecati dai nostri drammi quotidiani. Il romanzo, insomma, permette di riflettere sul vero significato della vita, sulla generosità assoluta con cui bisognerebbe rivolgersi agli altri senza pensare ai propri interessi.

Non a caso l’autrice ha deciso di contribuire con il suo lavoro alla campagna di sensibilizzazione sulle tematiche riguardanti gli animali, per favorire un cambiamento nella mentalità delle persone, devolvendo la sua percentuale per le copie vendute all’Associazione protezione animali “il Rifugio di Villotta”.

L’acquisto del libro dà inoltre diritto a partecipare al Premio letterario “Lord Glenn”: si potranno raccontare esperienze e testimonianze, in prosa o poesia, proporre fotografie con il proprio cane/gatto e recensioni del libro. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.lordglenn.com.

 

Federica Lento

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno VII, n. 75, novembre 2013)

 

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