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Un sito al mese (a cura di Rosina Madotta)

Libera: un’opportunità
per fare sentire la voce
di tutti contro illegalità,
corruzione e mafie

di Francesca Ielpo
Un portale web che raccoglie il forte impegno di oltre mille associazioni:
riunite in una rete solidale, aiutano le vittime della criminalità organizzata


Sconfiggere l’illegalità sembra ormai piuttosto utopistico o, per lo meno, appare spesso un obiettivo lontano dai propositi quotidiani dello stato e del privato cittadino. Si vive in un buco nero, affossati in un’economia e in una politica distorte, in cui tutto ha a che fare con la criminalità o, meglio, con la mafia. Poi, fortunatamente, c’è chi si desta da quest’incubo perenne e comincia a lottare: nelle piazze, sui giornali, nei libri e on line. Si ricorda a tal proposito il sito www.libera.it, una piattaforma creata dall’omonima associazione (in realtà, rappresentanza di più associazioni con sede legale a Roma) dove si condividono iniziative e si denunciano atti criminali. Vediamo nello specifico cos’è e di cosa si occupa.

 

Nomi, numeri e risultati

“Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è, come si diceva prima, un coordinamento di 1.500 associazioni, gruppi, scuole. Secondo la rivista The Global Journal, nel 2012 è stata una delle cento migliori Organizzazioni non governative (Ong) del mondo. Inoltre, è stata riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà sociale. Come si legge sul sito, nasce il 25 marzo 1995 «con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia». Si muove in direzioni che abbiano a che fare con «la legge sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l’educazione alla legalità democratica, l’impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura».

Ritroviamo nell’elenco delle associazioni nazionali aderenti a Libera: Aci (Azione cattolica italiana), Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani), Arci (Associazione ricreativa e culturale italiana), Legambiente, Sinistra giovanile, Unione degli studenti.

Si può toccare con mano ciò che concretamente raggiunge e realizza Libera: basti cliccare su Bilancio economico e Bilancio sociale. All’interno di quest’ultima sottosezione, leggiamo di 35 collaboratori attivi, 316 volontari, 220 sedi, 10.037 soci individuali, 682 associazioni locali, 1.300.000 studenti incontrati nelle diverse scuole, 80.000 persone in piazza in una delle manifestazioni organizzate. Ancora numeri esorbitanti quando si parla di risultati: circa 7.000 beni e 1.500 ettari di terreno confiscati, 5.000.000 di persone incontrate. L’Italia a tratti prende a respirare con regolarità, in modo sano e legale. In realtà c’è ancora tanto lavoro da fare, ma la congiunzione di più forze, come nel caso di Libera, è propositiva e valida.

Libera è anche sportello di assistenza (a Roma, Potenza, Modena, Reggio Calabria, Palermo, Torino, Avezzano) con “S.O.S. giustizia – Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata”. Finanziato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, consiste in «sostegno e aiuto a vittime o possibili vittime di usura e alle vittime del racket delle estorsioni, accompagnamento ai familiari delle vittime di mafie nella burocrazia amministrativa e nella complessa legislazione in materia, accompagnamento nel difficile percorso della denuncia da parte dei testimoni di giustizia».

Evento fondamentale dal 1996 è quello del 21 marzo, primo giorno di primavera, in cui si celebra la Giornata della memoria e dell’impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Alla voce Cos’è il 21 marzo, all’interno del sito, si legge: «è il simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che in Libera hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace», e vi si trova l’elenco delle precedenti edizioni, con anno e luogo di svolgimento.

Il portale www.libera.it è in costante aggiornamento e segue con sincronia il lavoro dell’associazione, testimoniato da innumerevoli appuntamenti (tra cui il 7 giugno 2013, a Roma, una festa per la “Carovana antimafie”) e dai successivi comunicati.

In modo diretto e con conseguenze terribili per la coscienza di noi cittadini italiani, balza agli occhi la voce Nomi da non dimenticare, raggiungibile entrando nella sezione Memoria: una triste e fitta lista delle vittime uccise dalla mafia, dal 1893 con Emanuele Notarbartolo al 2012 con Filippo Ceravolo.

Non resta che impegnarsi, fare qualcosa per limitare la morte politica, sociale ed economica dell’Italia. Come? Libera lo permette.

 

Impegno diretto

Nella sezione Cosa puoi fare si scopre che è possibile aderire all’associazione attraverso un tesseramento, che include l’abbonamento alla rivista mensile Narcomafie, oppure sostenendo la sua attività con una donazione. Il messaggio di Libera è: «Abbiamo bisogno della partecipazione di tutte e tutti perché siamo convinti che la volontà, la determinazione e la forza per condurre e vincere questa battaglia ci siano e debbano manifestarsi con continuità, per dare coraggio a chi è più esposto, sostegno a chi si impegna, formazione e informazione a chi non sa. Contro il dilagare della criminalità organizzata, della corruzione ma anche contro il crescente senso d’illegalità, Libera fa emergere a livello nazionale potenti anticorpi che producono azioni concrete, progetti e iniziative che si diffondono lungo l’Italia attraverso i diversi coordinamenti».

Naturalmente, è possibile avere on line tutte le informazioni necessarie affinché la nostra idea di sostegno si concretizzi. Ancor più facile e veloce è il sincronizzarsi con essa attraverso i social network.

Insomma, non mancano lo spirito d’iniziativa e un’organizzazione adatta ad affrontare seriamente e professionalmente un problema vasto e di lunga data. Si combatte ancora, e soprattutto possiamo combattere anche noi: Libera è un valido mezzo.

 

Francesca Ielpo

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno VII, n. 72, agosto 2013)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT