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Anno IV, n. 29, gennaio 2010

oltre spazio e tempo
e comunicare libera?
di Anna Picci
Wip edizioni pubblica un piccolo saggio
su eventi di telescrittura, estasi e patos
Fare discorsi sull’anima e sulle possibilità della sua esistenza oltre la morte non è semplice, poiché, troppo facilmente, si è abituati ad alzare un muro di diffidenza verso chi sostiene e crede fermamente che esista un ponte sottile tra mondo visibile e mondo invisibile, tra ciò che si può spiegare razionalmente e ciò che pare non avere logica. L’energia insita in ognuno di noi è capace di viaggiare oltre le barriere dello spazio e del tempo e, trovato un cosiddetto “canale comunicativo”, di lasciare messaggi o semplici segni del suo passaggio. Il breve saggio di Felicetta Mazza, intitolato Patos ed Estasi. Una inaspettata esperienza ai confini della parapsicologia (Wip edizioni, pp. 52, € 10,00), raccoglie alcuni eventi di telescrittura vissuti dall’autrice nel corso degli anni. La scrittrice, di origini calabresi ma residente in Puglia da tanti anni, ha già pubblicato due raccolte di poesie per la medesima casa editrice e ha sempre mostrato grande attenzione e curiosità per ogni aspetto della natura umana, non trascurando, dunque, nemmeno il lato più mistico e spirituale di essa. A testimonianza dell’unicità di quest’esperienza, nel testo sono pubblicati anche gli originali dei messaggi, vergati dalla Mazza su supporti cartacei di fortuna con grafie sempre diverse e quasi indecifrabili.
Cosa è la telescrittura?
Esistono numerosi studi sui fenomeni che appartengono alla categoria della parapsicologia e che cercano di dare una spiegazione, se non propriamente logica per lo meno approfondita, su ciò che può accadere quando due mondi, razionale e spirituale, all’apparenza lontani tra loro, s’incontrano e comunicano. Secondo la definizione dello studioso e parapsicologo Stefano Beverini, la telescrittura è «la pratica di un automatismo, così come la psicoscrittura e i disegni medianici», tutte forme di comunicazione che persone particolarmente predisposte sono capaci di adottare in maniera involontaria. La nostra autrice ammette, in una nota al testo, di essere stata molto combattuta sull’opportunità di rivelare questo suo speciale dono, ma di aver scelto, alla fine di lunga ponderazione di farlo, esponendosi anche al giudizio altrui. Quello che ci viene rivelato è una serie di comunicazioni, nella maggior parte dei casi assai brevi, che vanno dalle richieste di preghiere per la pace dell’anima, all’ammissione di colpe che hanno infangato il cammino e reso difficile la redenzione. Particolare e affascinante è la storia di tale Federico che, innamorato della sua Clotilde, di lei parla con passione e dovizia di particolari, tanto da far assomigliare il suo messaggio ad una romanza d’amore di sapore cavalleresco.
Patos ed Estasi
L’autrice ha deciso di dare voce alle sue esperienze ai confini della parapsicologia con semplicità, senza affrontare discorsi sul paranormale e senza nemmeno lanciarsi in spiegazioni troppo specifiche, considerandole «incontri familiari», giacché abituata da tempo a sentire dentro se stessa una forza energetica, il patos appunto. Spinta da questa energia si lascia così andare senza paura e a riportare, in uno stato che lei definisce di estasi, parole che non nascono direttamente da sé, ma che prendono forma dall’anima senza controllo da parte della mente. Naturalmente alle persone più scettiche e razionali tutto ciò potrà sembrare impossibile, parto di una fantasia oltremodo fervida. Coloro che, invece, credono nei doni divini, come la veggenza o la comunicazione con gli spiriti, o i lettori semplicemente curiosi, vedranno nei testi raccolti materia di discussione interessante e stimolo all’approfondimento dell’argomento. Lasciando ad altri considerazioni filosofiche o di natura religiosa, si può concludere ammettendo che, per una mentalità aperta allo spirituale e alle molteplici possibilità dell’anima, questo breve scritto è una conferma e, al tempo stesso, un rafforzamento delle proprie convinzioni.
Anna Picci
(www.bottegascriptamanent.it, anno IV, n. 29, gennaio 2010)
Natalia Bloise, Agata Garofalo, Eliana Grande, Anna Guglielmi, Mariangela Monaco, Antonietta Zaccaro
Giulia Adamo, Maria Elisa Albanese, Lalla Alfano, Mirko Altimari, Valeria Andreozzi, Simona Antonelli, Sonia Apilongo, Yael Artom, Claudia Barbarino, Maddalena Beretta, Anna Borrelli, Valentina Burchianti, Giacomo Callari, Giovanna Caridei, Paola Cicardi, Guglielmo Colombero, Simona Corrente, Simone De Andreis, Gaia De Zambiasi, Marina Del Duca, Maria Rosaria Ferrara, Susanna Ferreli, Elisabetta Feruglio, Vilma Formigoni, Anna Foti, Manuela Gatta, Simona Gerace, Barbara Gimigliano, Patrizia Ieraci, Giuseppe Licandro, Rosella Marasco, Stefania Marchitelli, Valentina Miduri, Sara Moretti, Mariflo Multari, Graziana Pecora, Anna Picci, Serena Poppi, Mariastella Rango, Roberta Santoro, Valentina Stocchi, Sara Storione, Pasquina Tassone, Alba Terranova, Filomena Tosi, Laura Tullio, Veronica Vannelli, Monica Viganò, Andrea Vulpitta, Carmine Zaccaro, Paola Zagami
Elisa Calabrò, Maria Franzè, Annalice Furfari, Angela Potente, Francesca Rinaldi, Marilena Rodi, Cecilia Rutigliano, Fulvia Scopelliti, Antonietta Zaccaro, Elisabetta Zicchinella