Homepage - Accesskey: alt+h invio
Editore: Bottega editoriale Srl
Società di prodotti editoriali, comunicazione e giornalismo.
Iscrizione al Roc n. 21969.
Registrazione presso il Tribunale di Cosenza
n. 817 del 22/11/2007.
Issn 2035-7370.

Privacy Policy

Direttore responsabile: Fulvio Mazza
Direttore editoriale: Mario Saccomanno
A. XIX, n. 211, mag. 2025
Sei in: Articolo




Politica ed Economia (a cura di La Redazione) . A. XIX, n. 211, mag. 2025

Un viaggio
verso la libertà
e l’avventura

di Ivana Ferraro
Per Infinito, Lanzafame
offre un testo profondo
per riscoprire se stessi


Il libro preso in esame non è solo un racconto di viaggio, ma una profonda esplorazione dell’anima, una testimonianza d’amore materno e un inno alla forza dell’adattamento umano. Il contenuto è precipuamente incentrato sul viaggio in barca a remi che la protagonista, Isabella, intraprende con suo figlio Adam, un ragazzo con necessità specifiche, navigando per tredici giorni da Venezia a Grado a bordo di un sàndolo, una tradizionale imbarcazione lagunare.
Isabella Lanzafame, l’autrice di Catturando raggi di venti e soffi di sole (Infinito edizione, pp. 120, €14,00), descrive questa avventura che, con l’andare del tempo, si trasforma in un percorso di crescita, un’opportunitàper entrambi di riscoprire, a un tempo, la bellezza della natura e la profondità del loro legame.

Un viaggio nato dal bisogno di libertà
L’idea del viaggio nasce in un momento di difficoltà, durante il lockdown imposto dalla pandemia di Covid-19. Isabella osserva con preoccupazione gli effetti negativi dell’isolamento su Adam, privato delle sue attività quotidiane e delle interazioni con il mondo esterno. Da qui scaturisce la decisione di intraprendere qualcosa di straordinario: un viaggio senza mete prestabilite, senza orari rigidi, guidato unicamente dal vento, dalla corrente e dal desiderio di scoperta.
Come racconta l’autrice: «Durante il Covid le nostre attività sportive si interrompono, assieme a molte altre. Mio figlio, privato di ogni stimolo, regredisce vistosamente. L’unica cosa che posso fare è portarlo fuori, lontano dalle mura che sembrano chiuderci dentro».
Questa esigenza di libertà e contatto con la natura permea tutto il racconto. Il sàndolo diventa il loro rifugio, un simbolo della loro indipendenza e della loro capacità di affrontare le sfide insieme.

La magia della laguna: paesaggi e incontri
Il viaggio si snoda attraverso ambienti di straordinaria bellezza, dove il tempo sembra sospeso. Isabella descrive con una prosa lirica le sfumature della laguna, il mutare della luce sull’acqua, il suono del remo che fende la superficie placida. I dettagli naturalistici sono vividi e coinvolgenti, trasportando il lettore direttamente nelle atmosfere silenziose e contemplative del viaggio.
«Siamo totalmente liberi; godiamo di una condizione che inebria: possiamo decidere di fermarci adesso o di proseguire ancora un po’, a nostro piacimento, senza vincoli, orari e legami di alcun tipo che possano porci delle limitazioni».
Nel loro cammino, madre e figlio incontrano persone straordinarie: pescatori, viaggiatori solitari, abitanti delle isole lagunari. Ogni incontro è un’occasione di apprendimento, un momento di scambio umano che arricchisce il viaggio di nuove prospettive. Gli abitanti della laguna si rivelano custodi di antiche tradizioni e conoscenze che Isabella e Adam apprendono con rispetto e curiosità.

Le difficoltà e la resilienza
Il viaggio non è privo di ostacoli. Le correnti imprevedibili, la fatica del remare per ore sotto il sole, il rischio di temporali improvvisi mettono alla prova la determinazione di Isabella. Ma ogni difficoltà diventa un’opportunità di crescita. Il rapporto tra madre e figlio si rafforza giorno dopo giorno, consolidato dalla necessità di affrontare insieme le sfide.
Uno dei momenti più toccanti del libro è la riflessione dell’autrice sul cambiamento interiore che il viaggio ha prodotto in lei: «Non sono più la donna insicura che ero prima di partire. Ho imparato a fidarmi del mio istinto, a trovare soluzioni ai problemi senza lasciarmi sopraffare dalla paura. Ho scoperto che la vera libertà sta nel lasciarsi andare, nell’accettare l’incertezza come parte della vita».
Questo senso di trasformazione personale permea l’intera narrazione, rendendo il libro non solo un resoconto di viaggio, ma anche un percorso interiore di rinascita.

Un messaggio universale di speranza
Catturando raggi di vento e soffi di sole è una lettura che invita a riflettere sul valore del tempo, della natura e delle relazioni autentiche. Lanzafame ci mostra come, anche nei momenti di difficoltà, sia possibile trovare nuove strade, nuove forme di connessione con il mondo e con le persone che amiamo.
La scrittura di Lanzafame, delicata ma incisiva, la profondità emotiva del racconto e la bellezza delle descrizioni naturalistiche rendono questo libro un’opera ben fatta, capace di toccare il cuore di chiunque abbia mai desiderato partire per un viaggio senza mappe, guidato solo dal vento e dalla voglia di scoprire. Consigliato a tutti coloro che amano la letteratura di viaggio, le storie di crescita personale e i racconti che celebrano il legame tra genitori e figli. Un libro che non si limita a raccontare un’avventura, ma che invita il lettore a vivere la propria.

Ivana Ferraro

(www.bottegascriptamanent.it, anno XIX, n. 211, maggio 2025)

Collaboratori di redazione:
Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT