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Anno II, n° 14 - Ottobre 2008
Ricordi del passato, arte, poesia e attualità
per una nuova crescita di cultura e civiltà
Bottega Scriptamanent continua a offrire particolare importanza al delicato tema del fenomeno mafioso. La nostra fermezza a tal proposito deriva dal desiderio di voler far conoscere – in un contesto quale quello dell’informazione giornalistica/culturale – anche la storia di uomini/eroi che hanno seguito coerentemente le loro nobili scelte.
Purtroppo la pervasività è uno tra i mali maggiori e più inquinanti della mafia, dal quale risulta sempre più difficile riuscire a ribellarsi, ciò da cui è sempre meno facile difendersi. Molto spesso sentiamo parlare di “Resistenza civile”, della quale i giovani dovrebbero essere i protagonisti. Ma non dimentichiamoci che essi sono praticamente privi di mezzi di pressione, per quanto siano combattivi. E allora non possiamo ignorare il passato, tenendo presente che molti adulti provvisti di giusti mezzi hanno finto, e fingono, di non ascoltare e non vedere le legittime “pretese” dei pochi servitori fedeli dello stato, che hanno, infine, perso la vita per contrastare la mafia, anzi le mafie, con azioni coraggiose, sicuri della propria scelta, ma troppo soli per sconfiggere l’inquinamento morale prima, e la criminalità organizzata dopo. Perseguendo tale ottica la nostra rivista vuole dare rilievo a personaggi di grande importanza sociale anche questo mese, così come il precedente, che riportava la recensione di un testo sulla figura di Peppino Impastato.
Infatti l’home page si apre con il ricordo di un eroe poco celebrato, il giudice Antonino Scopelliti, e si affida alle parole di Andrea Vulpitta, il quale ha letto per noi il testo pubblicato da Città del Sole, Morte di un giudice solo. Antonio Prestifilippo, autore del libro, ha voluto dedicarlo alla figlia del giudice, Rosanna, che è riuscita, grazie all’impulso del movimento “Ammazzateci tutti”, a ridare luce alla figura del padre, ucciso da un patto tra ’ndrangheta e mafia il 9 agosto del 1991. Il magistrato avrebbe rivestito il ruolo di pubblica accusa nel primo maxiprocesso alla mafia siciliana, che si sarebbe tenuto nell’autunno dello stesso anno; questa probabilmente la causa della sua morte. A far cadere nell’oblio la figura del giudice Scopelliti furono i due eccidi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i quali si susseguirono a breve distanza l’un l’altro. Ma anche e soprattutto il fatto che il magistrato lavorava lontano dai riflettori della stampa.
Da una personalità di primo piano del passato italiano, passiamo a un importante uomo politico del presente statunitense, Barack Obama, primo uomo di colore a concorrere per la carica di presidente degli Stati Uniti. Annalice Furfari presenta una recensione del testo edito da Donzelli, Yes, we can – Il nuovo sogno americano, una raccolta di saggi che tenta di spiegare questo nuovo fenomeno dando voce allo stesso candidato, alle sue idee e ai suoi progetti. Ancora in home page proponiamo la lettura di Alessandro Tacconi di Epigrammi, curato da Luca Canali ed edito da Rubbettino, che riporta gli scritti di Decimo Magno Ausonio, poeta del Trecento, le cui opere sono ricche di notizie sui personaggi della sua epoca, attraverso cui richiama alla memoria divinità mitologiche.
Dalla poesia passiamo a un’altra espressione artistica con
Dopo la musica ci si immerge nel mondo degli studenti universitari italiani, con il romanzo Capitolo 5 di Letizia Bognanni, da Edizioni il Filo, che narra la storia di tre ragazze legate da una salda amicizia, colte nel momento in cui si evidenziano i primi segni di una maturità non cercata, commentato per noi da Marinella
Dalla piacevole lettura di un simpatico romanzo, l’attenzione si sposta su un nuovo modo di fruire le opere letterarie che sta pian piano diffondendosi sul mercato; è il fenomeno degli audiolibri, che esamina Francesca Molinaro, con la versione per l’ascolto del testo Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne, edito da Il Narratore.
Tra passato e presente le molte facce del sapere
L’offerta continua con le nostre rubriche.
In Storia contemporanea Monica Murano offre un assaggio del testo Un salto nella sabbia (1940-1946). Per quanti oggi si credono talmente forti e coraggiosi da lasciarsi convincere ad imbracciare un’arma, edito da Csa. L’autrice, Lorella Vianello, trascrive le memorie di suo padre in questo libro/diario che racconta, arricchita di particolari, l’esperienza dell’uomo durante
Nella rubrica Problemi e Riflessioni Anna Foti presenta la sua lettura del libro pubblicato da Rubbettino, Si chiama Rigoberta Menchù. Un controverso Nobel per
Un altro volume edito da Rubbettino, Messina. Storia Cultura Economia, frutto della collaborazione con
In Filosofia e Religioni, invece, Luigi Grisolia legge e commenta un testo edito da Bruno Mondadori, Struttura e senso dei diritti. L’Europa tra identità e giustizia politica, curato da Fabrizio Sciacca, in cui vengono affrontati i problemi riguardanti la tutela dei diritti umani, divenuto negli ultimi anni un principio fondamentale del sistema internazionale, con particolare attenzione all’Unione Europea.
Con Sharo Gambino, autore recentemente scomparso, passiamo a un tema ricorrente nella letteratura e nella cinematografia, la perdita dell’ombra. Abbiamo voluto proporre, proprio in memoria dello scrittore, la recensione del testo L’ombra sua torna, pubblicato da
Per Comunicazione e Sociologia, la stessa Furfari prima citata si occupa anche del testo La scrittura parla. Conoscersi con la grafologia, delle Edizioni Magi. I due autori del libro, Maria Luisa Ferrea e Jeanne Rossi Lecerf, vogliono divulgare le proprie conoscenze su questa disciplina psicologica, importante per decifrare le sfaccettature della psiche umana. E ancora nella stessa rubrica, Margherita Amatruda suggerisce la lettura del Dizionario della comunicazione giornalistica, edito da Pellegrini in collaborazione con Rai-Eri, scritto da Antonio Fazio, esperto in Scienze e tecniche dell’opinione pubblica, che è da sempre interessato alla formazione dei giovani nei campi della comunicazione sociale e del giornalismo.
In Civiltà letteraria Simona Corrente presenta il testo Il gatto che si mordeva la coda di Emanuele Liaci, pubblicato da Il Filo. Lo scrittore affronta, attraverso le pieghe di questo originale romanzo, il problema della forma, intesa come “parola”, linguaggio, strumento di comunicazione e comprensione tra gli uomini, già oggetto di capolavori del Novecento.
Infine, per Un sito al mese offriamo una recensione della più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione on line dei diritti dei bambini, Save the Children, visitato per noi dalla già citata Corrente.
Fulvio Mazza
(www.bottegascriptamanent.it, anno II, n. 14, ottobre 2008)