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Anno IX, n 89, gennaio 2015
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Editoria varia (a cura di Manuela Mancuso) . Anno IX, n 89, gennaio 2015

Zoom immagine Aprire la mente
e conoscerla meglio
per decidere
del proprio futuro

di Maristella Occhionero
Pillole di psicologia quantistica
in un saggio da Edizioni la rondine


Alberto Lori, volto celebre del giornalismo italiano, specie per la sua decennale collaborazione con la Rai sia come autore che come conduttore, si è distinto in particolare con programmi di ricerca storica e divulgazione scientifica (si ricordano, tra i più noti, La Storia siamo noi e Superquark), complice il suo comprovato interesse per argomenti che spaziano dalla neurolinguistica alla psicologia quantistica. Ed è proprio su quest’ultimo tema che nel 2014, dopo anni di studi, pubblicazioni e corsi universitari, si è concentrato il suo saggio Psico Quantum. Ri-conoscere la propria essenza per plasmare il proprio destino (Edizioni la rondine, pp. 176, € 14,00).
In un’intervista riportata nel libro, il giornalista chiede allo psicologo Ilio Torri: «Come definiresti la psicologia quantistica?». In risposta ottiene: «Lo studio interdisciplinare della realtà mentale e quantistica, lo studio della mente e delle sue potenzialità quantistiche per la creazione delle esperienze».
Lori dunque parla del cervello umano come di un oggetto quantistico. Da ciò fa partire la teoria secondo la quale si può ipotizzare che noi esseri umani, facendo parte di un campo energetico contenente tutte le possibili realtà e rispecchiante le nostre emozioni e pensieri, siamo in grado di influenzare con la nostra mente il mondo in cui ci troviamo.

I modelli mentali
L’autore parte dal presupposto che gli esseri umani, per interagire con il mondo, abbiano creato dei modelli mentali di esso che li aiutano a semplificare la vita. Questa attitudine, infatti, ha un qualcosa di rassicurante perché porta a non vedere i cambiamenti che ci sono e a proiettare sulla realtà ciò che ci si aspetta che essa sia. Questa teoria, relativa ai modelli mentali, ricorda in qualche modo quella dei cosiddetti Moi (modelli operativi interni) dello psicologo e psicanalista britannico John Bowlby. Anch’egli, infatti, nella sua teoria dell’attaccamento, affermava che il bambino, fin dai primissimi mesi, costruisce dei modelli operativi interni, cioè delle rappresentazioni mentali di sé, del mondo e degli altri, che influenzano le sue relazioni e la sua visione della realtà per tutta vita.
Secondo Lori questa tendenza degli esseri umani a creare modelli mentali più o meno rigidi, compromette una visione realistica del mondo e, in pratica, limita le nostre possibilità. Ad esempio, se nell’infanzia abbiamo avuto un genitore che non credeva in noi e, di conseguenza, abbiamo interiorizzato l’idea che nella vita non ce la faremo mai, ciò influenzerà sicuramente il nostro futuro e la nostra autostima.
I modelli, quindi, sono limitati e limitanti ed è proprio oltre questo limite che Lori vuole portare i soggetti che leggono il suo testo. L’obiettivo è cambiare il modello perché «non è e non sarà mai la realtà» e che, inoltre, «è la somma dell’ambiente, del Dna e delle elaborazioni di ciascuno».
Tutto questo, e anche diversi fenomeni percettivi particolari e poco conosciuti a quanti hanno scarsa confidenza con la psicologia, è descritto nei primi capitoli del saggio in esame e può aiutare ad aprire la mente o, comunque, a conoscerla di più e a vedere il mondo da una prospettiva diversa.

La teoria dei tre cervelli
Altro argomento molto interessante è presente nel capitolo sullo sviluppo dei nostri “tre cervelli”. Quello più antico, il “primo cervello”, è quello rettiliano che rappresenta la parte più primitiva regolatrice delle funzioni vitali come il battito cardiaco, la respirazione, il metabolismo e così via. Il “secondo cervello” è quello sociale, sviluppatosi quando i primati hanno cominciato a vivere in gruppo, ed è tipico dei mammiferi. Il terzo, quello più evoluto, è il cervello cognitivo, relativo allo sviluppo della neocorteccia che si occupa, appunto, delle funzioni cognitive superiori.
Riprendendo il discorso dei modelli mentali, Lori afferma che, nonostante essi non rappresentino la realtà, sono comunque necessari per mettere in relazione il nostro cervello con il mondo esterno. L’importante, però, è essere consapevoli del fatto che essi siano relativi soltanto ad una piccola parte della realtà, in modo da comprenderne i limiti ed essere capaci di superarli. Il cervello che può aiutarci in questo processo è sicuramente, a suo avviso, quello cognitivo perché è l’unico che possiamo educare dato che, a differenza degli altri, non è già “programmato”.
Nel capitolo relativo alla teoria dei tre cervelli, infatti, e in quelli successivi, il discorso diventa più complesso, perché l’autore comincia a descrivere le tecniche per cambiare i nostri modelli e il nostro sistema operativo e a esporre le potenzialità della nostra mente.

L’equazione psicoquantistica
Come afferma Lori: «Il tuo modello di realtà, come il mio e quello dei nostri simili, rappresenta l’esatta impronta digitale impressa nelle reti neurali del cervello dai geni ereditati dai nostri genitori e dal programma culturale derivante dalle persone incontrate, dai luoghi frequentati, dalle cose fatte, dagli eventi capitati, nel corso del tempo». Aggiunge: «È chiaro che in una tale condizione psicologica non c’è progresso, non c’è crescita, non c’è evoluzione, anzi, al contrario, c’è rischio d’involuzione».
Nel capitolo relativo all’equazione psicoquantistica, l’autore ci presenta delle vere e proprie tecniche per “ingannare” i modelli così radicati dentro di noi e, poi, poterne creare di nuovi attraverso pensieri capaci di plasmare una realtà diversa. Secondo la teoria psicoquantistica, infatti, i nostri intenti, veicolati dai pensieri, sono delle vere e proprie cariche elettriche, mentre i sentimenti sono delle cariche magnetiche ed entrambi influenzano ogni aspetto della nostra vita.
Un altro capitolo, inoltre, è dedicato alla guarigione quantica e al potere della mente nel campo delle malattie. Passando dalla genetica all’epigenetica, una branca che studia i meccanismi attraverso i quali l’ambiente esterno controlla l’attività genetica e che, quindi, non vede il Dna come unico centro di controllo dei geni e delle loro manifestazioni nelle cellule, Lori darà una visione del tutto nuova, e sostenuta da un apparato scientifico non indifferente, delle capacità che il nostro corpo, gestito dalla nostra mente, ha di guarire.

Meditazione e cambiamento
Vari sono i consigli per apportare cambiamenti ai nostri modelli e, secondo l’autore, il momento migliore per riuscirci è quando la nostra mente raggiunge il livello delle onde alpha (tipiche della fase di rilassamento prima del sonno) e poi quello delle onde theta (relative alla fase Rem) e questo può accadere anche durante la meditazione.
Proprio in quest’ottica, Alberto Lori, nell’ultima parte del testo trascrive una meditazione guidata e allega al volume anche un cd contenente la stessa visualizzazione registrata con la sua voce; questi strumenti sono utili per condurre la propria mente nello stato necessario a poter prendere il controllo di se stessi e del proprio sistema operativo.
In questo saggio sono racchiusi i suggerimenti, le teorie e la possibilità di raggiungere una certa familiarità con la propria essenza; tutto ciò lo rende sicuramente un testo interessante e in linea con le tendenze attuali, che danno sempre più importanza alla riscoperta di se stessi e al potere della mente, cosa che fino a qualche anno fa era totalmente ignota alla maggior parte delle persone, soprattutto nel mondo occidentale.

Maristella Occhionero

(www.bottegascriptamanent.it, anno IX, n. 89, gennaio 2015)

Redazione:
Francesca Buran, Ilenia Marrapodi, Pamela Quintieri, Letizia Rossi
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Curatori di rubrica:
Denise Amato, Selene Miriam Corapi, Vilma Formigoni, Mariacristiana Guglielmelli, Aurora Logullo, Rosina Madotta, Manuela Mancuso, Ilenia Marrapodi, Elisa Pirozzi, Pamela Quintieri, Francesca Rinaldi, Fulvia Scopelliti
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