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A. XV, n. 164, maggio 2021

un’omologazione da bloccare di Antonio Oliverio
Da Enrico Bartoletti un’analisi seria: accettarla?
Rigettarla? No: discuterla! Per D’Ettoris editori
L’egemonia culturale della sinistra: quante volte abbiamo udito tale formula? Non si tratta di una definizione vuota o priva di senso. Per Enrico Bartoletti è una verità, oggi quanto mai, conclamata.
Un punto di vista privilegiato, quello dell’autore del saggio La Scuola Omologante (D’Ettoris editori, pp. 152, € 16,90). Egli, infatti, lavorando nella biblioteca di un istituto scolastico del pratese, ha potuto osservare con i suoi occhi le molte storture che – è la tesi dello stesso Bartoletti – furono originate dalla stagione del Sessantotto, in quell’“assalto al cielo” continua
di Mario Segni al padre di Massimiliano Bellavista Da Rubbettino un volume che getta nuova luce
su un’epoca grigia, destinato a far discutere
C’è stato il tintinnar di sciabole di Nenni e poi il tintinnar manette di Scalfaro. Siamo senza dubbio un paese dove i tintinnaboli di antica memoria sono ancora vivi e vitali e continuano a risuonare nella testa dei nostri politici.
Illo tempore servivano a scopi varî. Talora erano considerati come strumenti musicali, ma spesso venivano semplicemente usati per dare il segnale della chiusura o dell’apertura di edifici di interesse pubblico. Soprattutto era proprio col suono del tintinnabulum che il nuntius indicava, come più tardi nella religione cristiana, il momento del sacrificio. Nel contesto degli anni Sessanta e poi anche oltre, l’evocazione del tintinnio diviene sinonimo di rivelazione di una presunta oscura minaccia continua
della leva di Mario Saccomanno Marco Rovinello
analizza un tema
storico chiave
L’8 maggio 2001, con un decreto legislativo, è stata sancita la sospensione a tempo indeterminato del servizio militare obbligatorio. Da quel momento in avanti, la scelta è caduta verso il professionismo. A ben vedere, risulta evidente come il decreto non sia da considerare un evento isolato, capace di cambiare le carte in tavola d’un colpo, ma, al contrario, sia da intendere come momento conclusivo di un processo già ben avviato che, gradatamente, dalla metà degli anni Ottanta in poi, ha smorzato sempre più il senso che la leva aveva assunto nel corso di tutto l’Ottocento, oltre che nella prima metà del Novecento. Dunque, inquadrando il tema della sospensione continua
attorno a una
semplice immagine di Massimiliano Bellavista Un romanzo formativo sui generis,
ben descritto da Giuseppe Sabino
Ci sono storie dotate di incipit molto forti che marcano tutto il resto, spostando il centro di gravità di tutta la narrazione. In questo romanzo breve Tacchi di latta. continua
servono per
riportare vita di Rosita Mazzei Per Efesto edizioni un libro
di Angelo Avignone sul tempo
duplice vissuto in Calabria
In latino il verbo ricordare, recordari, deriva da cor-cordis, ovvero cuore. Quest’organo, infatti, era considerato la sede della memoria. Ebbene, è innegabile come la memoria e i ricordi siano spesso inscindibili dalle nostre emozioni.
Riportare alla mente ciò che fu spesso è causa di nostalgia, quasi malessere, continua
di un medico
e di un uomo di Nicola Di Monaco Luisa Bove racconta la vita
del dottor Quirino Quisi.
Per Centro Studi Erickson
Biografia ma anche racconto; lavoro di scandaglio, paziente e intelligente, che Luisa Bove ha dedicato alle vicende e ai sogni contenuti in Quirino Quisi: un uomo, un medico, un sogno (Erickson, pp. 166, € 18,00), che tratta della vita dell’omonimo medico.
È stato un poliedrico psichiatra italiano d’avanguardia, che ha fatto sue continua