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Editore: Bottega editoriale Srl
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Direttore responsabile: Fulvio Mazza
A. XVI, n. 183, dicembre 2022
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Vai all'articolo: Alla Nuvola Bottega editoriale rappresenta la sua “Scuderia” Alla Nuvola Bottega editoriale
rappresenta la sua “Scuderia”
di Emiliano Peguiron
La nostra agenzia tra testi da proporre
e firmacopie per chi ha già pubblicato


Come già annunciato nell’articolo del mese precedente sulla nostra rivista on line, Direfarescrivere ( www.bottegaeditoriale.it/primopiano.asp?id=281), Bottega editoriale parteciperà attivamente alla ventunesima edizione di Più libri più liberi, evento anche noto come Fiera nazionale della piccola e media editoria.
Col presente articolo rinnoviamo il nostro entusiasmo e vi invitiamo a partecipare a questo elettrizzante evento culturale. Inoltre, anticipiamo un incontro presso lo stand di un’interessante realtà editoriale che ci riguarda da vicino. continua

Stato di diritto, dove sei?
Più di 14 anni a processo
di Alessandro Milito
La storia dell’imprenditore Luigi Mazzei
e del suo calvario giudiziario per Pellegrini


Qualcuno doveva aver calunniato Luigi Mazzei, poiché un mattino, senza che avesse fatto nulla di male, venne indagato. Approcciandosi alla lettura di Giustizia è fatta (Luigi Pellegrini editore, pp. 144, € 14,00) non è un’operazione così ardita parafrasare il capolavoro kafkiano, Il processo, pur conservando il timore reverenziale che si ha di fronte ai grandissimi capolavori. Entrambe le opere hanno al centro un uomo per bene, schiacciato dalla macchina pachidermica, irrazionale e oscura, della giustizia. Un vortice di norme e procedure che, una volta messosi in moto, travolge senza pietà il protagonista, reo di una colpa che non è nemmeno in grado di riconoscere e alla ricerca dell’unica via di salvezza: una sentenza di piena assoluzione.
La storia, vera, di Luigi Mazzei non è quella immaginaria del signor K., le leggi e gli inquirenti non sono boemi ma calabresi. L’angoscia, il desiderio di riscatto e di liberazione da una spada di Damocle perennemente pendente, sono reali. continua

Un mondiale
da rifiutare
di Emiliano Peguiron
In Qatar si negano
i diritti umani.
Per Infinito edizioni


Mentre viene redatto il presente articolo i mondiali di calcio in Qatar sono iniziati; quando verrà pubblicato si sarà già entrati nel vivo della competizione, i gironi di qualificazione saranno un ricordo e le fasi a eliminazione diretta porteranno, infine, a stabilire la squadra campione del mondo per questa ventiduesima edizione.
Tutto molto bello, certo. Ma se andiamo a scavare – e neanche troppo in fondo – questo atipico mondiale (tanto per citare due peculiarità: si svolge tra il mese di novembre e quello di dicembre ed è ospitato da un paese che si è sempre tenuto lontano dal gioco del calcio) è tutto tranne una manifestazione da seguire con gioia e trepidazione. Esattamente il contrario: questo è un mondiale da rifiutare e da boicottare per far sì che uno scempio del genere non si ripeta, poiché i meri interessi economici non devono superare ciò che di più importante abbiamo, ovvero la vita delle persone e i diritti umani innegabili. Questo mondiale non li ha soltanto negati, li ha calpestati. Per questo motivo ci affidiamo all’analisi di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty international Italia, nel suo Qatar 2022, i Mondiali dello sfruttamento (Infinito edizioni, pp. 88, €11,40).

Il fenomeno dello sportwashing
Nell’Introduzione di Riccardo Cucchi, giornalista sportivo, continua

Un bando
di Almirante
annuncio di morte
di Mario Saccomanno
Per 4Punte la ricostruzione
del processo al fondatore del Msi


Giorgio Almirante fu tra i fondatori del Movimento sociale italiano (Msi), un partito neofascista nato nel 1946. Come tale, lo scopo primario era ridestare quell’ideologia che, una volta affermatasi negli anni Venti del Novecento, aveva portato l’Italia a vivere un lungo periodo nefasto, culminato con le abominevoli leggi razziali e con la Seconda guerra mondiale.
Durante il ventennio Almirante fu segretario del comitato di redazione de La difesa della razza, un quindicinale antisemita che promosse e incoraggiò le leggi razziali fasciste. Inoltre, partecipò alla campagna del Nordafrica e, in seguito, ricoprì il ruolo di funzionario della Repubblica sociale italiana (Rsi).
Almirante si macchiò di enormi responsabilità, molte delle quali venute chiaramente alla luce soltanto dopo svariato tempo. È il caso di un manifesto che firmò nel 1944, il cui contenuto rappresentava a tutti gli effetti un ultimatum, una dichiarazione di guerra nella guerra: chi non si fosse arruolato nell’esercito repubblichino e avesse scelto la via dei monti diventando partigiano, sarebbe andato incontro a una morte senza processo.
Chiunque poté leggerlo interamente continua

Resistere,
sempre e con
ogni mezzo
di Mario Saccomanno
Una raccolta per 4Punte in
collaborazione con “Libert’aria”
fa riflettere sulla grande Storia


Le attività e il catalogo della casa editrice 4Punte edizioni prendono corpo a partire dall’analisi della società odierna. Nello specifico, l’interesse è riposto in modo marcato verso la visione egoistica rinvenuta con semplicità nei tratti che connaturano il quotidiano. continua

Che fatica
diventare
grandi!
di Alessandro Milito
Veronica Raimo per Einaudi
si racconta in un romanzo
tra autoironia e fiction


La pandemia ha riscritto i rapporti interpersonali, costringendo a rivedere gli equilibri sui quali si reggevano coppie, amicizie e famiglie. La dimensione della quarantena, e i suoi faticosi strascichi, hanno messo a nudo le contraddizioni e le verità alla base di tante relazioni: continua

Collaboratori di redazione:
Ilaria Coppolaro, Alessandra De Santis, Chiara Gabrieli, Ilenia Marrapodi, Maria Chiara Paone
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT