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Un sito al mese (a cura di Rosina Madotta)

Un sito web testimonia
il lavoro, la vita, l’eredità
di un maestro spirituale:
l’inviato Tiziano Terzani

di Rosina Madotta
Figura carismatica e grande conoscitore dell’Oriente, Terzani è testimone
diretto della storia. On line foto, testi, audio e video che raccontano di lui


«La mia vita è stata un giro di giostra, sono stato particolarmente fortunato e sono cambiato tantissimo». Così amava definire la sua esistenza Tiziano Terzani, giornalista e scrittore scomparso nel 2004, reporter per lunghi anni dall’Asia: prima dal Vietnam e dalla Cina, poi sempre più nel cuore del continente asiatico, dalla Cambogia al Tibet. Tiziano Terzani, figura affascinante e unica nel mondo culturale mondiale, dalla forte spiritualità, è stato maestro di vita, di come si possa vivere – e morire – con estrema serenità. Giornalista, pacifista, filosofo, viaggiatore, fotografo... mille volti e mille sfaccettature mostrati nei suoi libri e nelle sue testimonianze attraverso un modo fortemente espressivo di comunicare, arrivando diretto al cuore e ai pensieri dei lettori di tutto il mondo.

È uscito da poche settimane il suo libro postumo, a sei anni dalla scomparsa, Un mondo che non esiste più, edito da Longanesi (pp. 304, € 22,00). Romanzo per immagini con foto scattate direttamente dal giornalista fiorentino e selezionate dal figlio Folco, corredate da testi inediti che raccontano le sue esperienze e testimonianze dei luoghi vissuti: la Cina, il Giappone, l’Himalaya, l’India, il Tibet, il Vietnam. Ne emergono due ritratti, tratteggiati con linea precisa e appassionata: ancora una volta il continente asiatico vissuto con la sua famiglia per trent’anni e se stesso.

 

Un sito che racchiude le tappe di una vita

Nel sito web interamente dedicato allo scrittore, www.tizianoterzani.com, si scopre un percorso conoscitivo per avvicinarsi alle sue idee e approfondirne la conoscenza. Rappresenta nello stesso tempo un luogo virtuale d’incontro tra i fan e gli internauti che intendono scambiare opinioni e informazioni.

Sfogliando le pagine del portale internet si colgono a pieno le idee, le passioni, il modo unico di operare e pensare d’uno scrittore carismatico, che ha lasciato in eredità al mondo intero una nuova filosofia di vita. Tiziano Terzani nasce il 14 settembre 1938 a Firenze; giovanissimo, a soli 17 anni, conosce sua moglie, Angela Staude, dalla quale avrà due figli, Folco e Saskia. Fa il suo primo viaggio di lavoro in Asia, precisamente in Giappone, nel 1965 per conto dell’Olivetti e nel 1969 il settimanale tedesco Der Spiegel lo manda a Singapore come inviato.

Trent’anni di corrispondenze dai luoghi più scottanti del pianeta. Nel 1975 è a Saigon durante la presa di potere dei comunisti, poi a Hong Kong e Pechino, in Cambogia e in Cinadove nel 1984 è arrestato con l’accusa di attività controrivoluzionarie ed espulso. Dal 1985 al 1990 staziona nuovamente a Hong Kong, Tokio e infine Bangkok. Nel 1991, alla notizia del golpe contro Gorbacëv, decide di raggiungere Mosca; dal viaggio in Russia nel 1992 scaturisce Buonanotte, Signor Lenin! importantissima testimonianza diretta sul crollo dell’impero sovietico. Intanto, inizia a collaborare con diversi quotidiani italiani: Corriere della Sera, la Repubblica, L’Espresso. Tre anni dopo si stabilisce in India con la moglie e i figli. Nel 1995 pubblica, ottenendo un grande successo di pubblico e di critica, il capolavoro Un indovino mi disse, cronaca del modo in cui ha trascorso un anno intero in Asia senza mai prendere un aereo.

Poco tempo dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 e dell’attacco degli Stati Uniti in Afghanistan pubblica Lettere contro la guerra, libro dall’argomento forte che è rifiutato e censurato da tutti gli editori di lingua anglosassone. Terzani supera la censura pagando personalmente la traduzione del testo e rendendola disponibile in rete. Come si legge sul sito, nella sezione Bio, nel 2002 «inizia il “pellegrinaggio di pace” attraverso scuole e incontri pubblici appoggiando la causa di Emergency “Fuori l’Italia dalla guerra” insieme a Gino Strada». Questa nuova fase dell’impegno civile del giornalista è documentata in due modi: tramite un volume di Federica Morrone, Regaliamoci la Pace – un dialogo con Terzani impreziosito da contributi come quello di Dario Fo, Gianni Minà, Alda Merini, Margherita Hack, padre Zanotelli – e un film documentario Tiziano Terzani - Il kamikaze della pace costruito dalla televisione svizzera in italiano con l’intervento di Jovanotti. Lo scrittore parla, tra le altre cose, dell’urgenza che ha la questione della guerra e di alcuni valori quali la pace e la civiltà, ormai quasi ignorati e calpestati dall’uomo.
A marzo del 2004 pubblica Un altro giro di giostra nelle cui pagine parla di se stesso, della malattia che lo ha colpito, il cancro, e della sua personale, unica e straordinaria visione del mondo. Rilascia anche un’intervista filmata al regista Mario Zanot che è trasformata subito in un film, Anam, il senzanome.

Il 28 luglio 2004 cessa di vivere nella sua casa all’Orsigna, sull’Appennino pistoiese. Prima di “lasciare il suo corpo” raccoglie i suoi pensieri in un lungo dialogo-diario con il figlio Folco dal titolo La fine è il mio inizio, pubblicato nel marzo 2006.

 

La struttura del portale

Nell’Home page oltre alle parole, parlano le immagini. Le fotografie scattate dal fotografo Vincenzo Cottinelli campeggiano sulla testata con il volto di Terzani in bianco e nero, immortalato in diversi momenti della sua vita, sempre sorridente, in mezzo alla gente e ai popoli che ha conosciuto da vicino e amato nelle loro culture e diversità. Due occhi che guardano il visitatore quasi a parlargli. In primo piano le ultime novità relative a iniziative e incontri riguardanti gli iscritti al sito, la copertina dell’ultimo libro appena pubblicato e il trailer del film diretto da Jo Baien, La fine è il mio inizio, tratto dall’omonimo libro dello scrittore, in uscita nelle sale cinematografiche prima tedesche e poi italiane.

Le sezioni Opere, Multimedia e Contributi riportano tutta la produzione letteraria di e su Tiziano Terzani: libri, prefazioni, film, interviste filmate o radiofoniche. Il lettore ha anche la possibilità di scaricare in formato pdf un’ampia rassegna stampa tratta da diverse testate giornalistiche negli ultimi anni. Articoli pubblicati dal 2002 al 2007, tra i quali alcuni usciti direttamente dalla penna di Terzani come, per esempio, Credo a Madre Teresa, spezzone di un documentario pubblicato nel 1997 in occasione della scomparsa della religiosa e riproposto su Avvenire il 4 settembre 2007.

Particolarmente toccante la sezione Interventi che riporta i ricordi su Terzani dei familiari, degli amici, dei conoscenti. «Superfluo dire come la morte di Tiziano Terzani abbia colpito particolarmente le persone che lo conoscevano bene. – si legge nella pagina – Ecco dunque la necessità di scrivere un ricordo dell’amico, del collega, del compagno di viaggi». Tra i documenti la testimonianza di Furio Colombo, Ferruccio De Bortoli, Jovanotti, Pino Scaccia, Eugenio Scalfari, Angela Staude, Gino Strada.

Proprio la moglie riesce a restituirci e riassumere, in poche frasi, ciò che è stato Tiziano Terzani, l’insegnamento e l’eredità che ha lasciato a tutti noi: «“Avete davanti due strade?” diceva. “Prendete quella in salita e vi troverete sempre bene”. Finalmente qualcuno che non ci illudeva, che non ci diceva che tutto nella vita ha da essere gratis: l’amore, come il pane, come le medicine e le soluzioni politiche! Finalmente qualcuno che ci diceva che si muore perché si è nati, che nel breve tempo in cui siamo al mondo bisogna darci da fare, prendere in mano la nostra vita, chiederci cosa ne vogliamo fare di questa “irripetibile occasione”, come la chiamava, non farcela togliere di mano».

 

Rosina Madotta

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno IV, n. 39, novembre 2010)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT