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A. XVIII, n. 199, aprile 2024
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Dibattiti ed eventi (a cura di Giulia De Concilio)

Dopo il Salone del Libro
ecco il Premio “Tropea”.
L’assessore Caligiuri
ribadisce gli impegni

di Rita Mancuso
Nella quarta edizione dell’evento letterario Mattia Signorini,
con La sinfonia del tempo breve (Salani), batte Gad Lerner


La serata conclusiva del Premio “Tropea”, promosso dall’“Accademia degli Affaticati” è stata un autentico successo di pubblico e di eco mediatica. Tant’è che il sindaco Adolfo Repice – rivolgendosi a Pasqualino Pandullo, giornalista Rai, conduttore della manifestazione ma soprattutto presidente della suddetta Accademia – ha promesso che l’anno prossimo la manifestazione verrà tenuta con maggiori spazi a disposizione e, eventualmente, anche in una piazza più grande.

La gremita piazza Galluppi ha atteso la proclamazione del vincitore col fiato sospeso fino all’ultimo istante.

L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha consegnato la palma della vittoria – dal valore di 10.000 euro – a Mattia Signorini che, freschezza dei suoi trent’anni, ha esclamato: «Non ho grandi parole... Non me lo aspettavo! Non voglio ringraziare nessuno, ma abbracciare tutti voi!». Gli altri due premi, pari a 5.000 euro cadauno, sono andati al secondo e al terzo classificato (che, come è oramai noto, sono stati, rispettivamente, Gad Lerner e Alicia Giménez-Bartlett).

 

Signorini: dopo il Premio “Tropea”…

Un libro che farà il giro del mondo e con esso lo farà anche il Premio “Tropea”. Era scritto che quest’edizione del Premio avrebbe sancito un respiro ormai internazionale.

E così La sinfonia del tempo breve che ha vinto il Premio “Tropea” 2010 è stato pubblicato in Germania e uscirà nei prossimi mesi in Francia, Spagna, Israele e Sud America e sono in corso trattative per la pubblicazione negli Stati Uniti.

Il vincitore però già lavora al prossimo romanzo: non si tratterà di una favola, non vuole infatti che questo tipo di scrittura gli resti appiccicato addosso.

Il romanzo dovrebbe essere terminato per la fine dell’anno. La notizia – che farà sognare tante case editrici – è che l’autore e il nuovo testo sono in questo momento liberi da vincoli con l'attuale editore, Salani appunto. Un’opportunità, secondo Signorini, per scrivere liberamente e ad opera finita valutare con quale casa editrice far uscire il testo, insomma trovare l’editore adatto a quello che il testo diventerà.

L’autore – enfant prodige della letteratura – aveva vinto a 21 anni con una serie di racconti il Premio “Tondelli”  di Reggio Emilia. A 30 anni vince il Premio che, ricordiamo, è stato già di Roberto Saviano, Gianrico Carofiglio e Carmine Abate.

 

La casa editrice vincitrice: Salani

Dopo la vittoria alternata della casa editrice Mondadori (con Saviano e con Abate) e la vittoria di Sellerio (con Carofiglio), la palma della vittoria è toccata a una tra le più antiche case editrici (fondata nel 1862) e nota ai più come casa editrice della fortunatissima saga di Harry Potter: Salani, facente parte già dal 2005 del Gruppo editoriale Mauri Spagnol.

Un gruppo editoriale che con continue acquisizioni si sta avventando non solo su quote di mercato editoriale, ma su veri e propri settori (dalla narrativa in special modo alla saggistica con la recentissima acquisizione di Bollati Boringhieri).

 

La soddisfazione di Pasqualino Pandullo

Il giornalista e animatore del Premio, nell’esprimere “a bocce ferme” la sua soddisfazione per il successo di quest’edizione, ha ribadito il respiro internazionale della manifestazione, che ha varcato i confini nazionali con la scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett, il prestigioso giornalista Gad Lerner e con il libro vincitore del giovane Mattia Signorini che farà il giro del mondo in diverse lingue.

E infine conclude: «E pensare che Corrado Calabrò abbia scelto questo palcoscenico per lanciare un appello per la libertà d’informazione testimonia come il Premio “Tropea” sia ascritto, ormai, a luogo dove “accadono” gli eventi».

 

Un assessore “ispirato” dalla letteratura

Il titolo dell’opera vincitrice, La sinfonia del tempo breve, ha ispirato l’assessore Caligiuri nel riflettere sulla situazione culturale in Calabria. Alla fine della manifestazione, infatti, ha voluto sottolineare nuovamente come la “sua” Regione sia fortemente impegnata sul tema della cultura.
Caligiuri ha evidenziato come lo dimostrino non solo iniziative come quelle del Premio “Tropea” (che si è oramai guadagnato un importante segmento nel panorama letterario nazionale) o come quelle del Salone del libro di Torino (che ha rappresentato il primo atto formale della nuova Giunta). L’assessore ha messo in evidenza il fatto che il presidente Giuseppe Scopelliti, nella Conferenza delle Regioni si sia battuto, e con successo, per far ottenere alla Calabria la Presidenza della Commissione Beni e attività culturali (unica Presidenza di Commissione toccata alla nostra Regione).

Secondo Caligiuri questo rappresenta un forte segnale di crescita e di innovazione: «Il tempo breve delle rivoluzioni – ha dichiarato – può anticipare il tempo lungo dello sviluppo economico e sociale».

 

Un successo generale

Subito dopo l’intervento di Alexia Aloe, responsabile alla comunicazione della Spi, la quale, nel motivare l’adesione della propria azienda, ha ricordato come la Spi sostenga il Premio sin dalla prima edizione e come la propria sensibilità alla cultura sia dimostrata dalla presenza in azienda di una biblioteca assai fornita.

È stata poi la volta di Nicodemo Librandi, presidente dell’omonima azienda vinicola, che ha invece sottolineato l’importanza di un’“altra faccia” della cultura, quella enologica: «Il vino è cultura – ha dichiarato – e la Librandi, che è sempre attenta alle migliori iniziative culturali calabresi è ovviamente presente, con entusiasmo, a questa manifestazione».

Orgogliosa di aver promosso l’evento anche la Banca popolare del Mezzogiorno: il presidente Lucifero ha sottolineato come la banca sia impegnata in iniziative di vario genere a sostegno della cultura nella nostra regione, tra le quali, oltre al Premio “Tropea”, la realizzazione della collana di libri “Le città della Calabria”, giustamente definita l’unica opera organica sulla storia, la cultura e l’economia dei principali centri calabresi. Ha poi aggiunto: «Il Premio “Tropea”, anno dopo anno, acquista un prestigio sempre maggiore nell’ambito delle rassegne letterarie nazionali e la Banca continua a sostenerlo per lanciare il messaggio, soprattutto alle nuove generazioni, che l’arricchimento culturale è alla base del cambiamento che questa regione deve avere».

 

Il “Gazelibro”: simbolo della domanda culturale in Calabria

Diversi segnali in questo senso sono stati percepiti proprio durante i giorni della manifestazione culturale. Il “Gazelibro” è stato un po’ il simbolo di questa tendenza.

Non a caso, particolarmente apprezzata è risultata l’editoria calabrese. Erano ben 14, infatti, gli editori regionali presenti: Abramo, Alicebook, Città del Sole, Falzea, Iiriti, La rondine, Laruffa, Medmedia, Meligrana, Pancallo, Pellegrini, Qualecultura, Settecolori e Urbabooks.

Organizzato soprattutto per temi, questo gazebo dedicato ai libri protagonisti dell’evento e gestito dall’agenzia la Bottega editoriale, ha offerto ai lettori un ventaglio molto ampio di generi: poesia, romanzi, reprint di libri antichi, saggistica e pubblicazioni “turistiche”.

Le preferenze dei lettori si sono orientate soprattutto sui saggi di attualità e di denuncia sociale e sui reprint.

Riguardo ai primi, il libro di maggior richiamo è stato quello di Giuseppe Baldessarro e Manuela Iatì: Avvelenati (Città del Sole edizioni), un saggio che descrive la drammaticità degli inquinamenti in Calabria (e non solo). Sui reprint, invece, va segnalato l’impegno forte dell’editore di Locri Franco Pancallo. Editoria di qualità, dunque.

Naturalmente, il “Gazelibro” è stato anche l’occasione, per il pubblico dei lettori, per conoscere da vicino i tre libri finalisti, che sono andati a ruba: Il silenzio dei chiostri di Alicia Giménez-Bartlett (Sellerio), Scintille di Gad Lerner (Feltrinelli) e La sinfonia del tempo breve di Mattia Signorini (Salani).

 

I dati relativi alla votazione che ha decretato il vincitore

Lo scrittore veneto e il suo romanzo edito da Salani sono saliti sul podio con 131 voti pari al 36,3 % dei suffragi totali (cioè 361).

Gad Lerner con Scintille (Feltrinelli) ha ottenuto 128 preferenze, cioè il 35,5 % dei voti totali. Si è aggiudicato così il secondo posto.

Alicia Giménez-Bartlett con Il silenzio dei chiostri (Sellerio) si è classificata al terzo posto, con 102 voti totali, pari al 28,2 % dei consensi.

Pochi voti di distacco, quindi, tra i tre candidati alla vittoria e pochissimi – solo tre – tra primo e secondo posto. Dato emblematico considerando la fama del volto televisivo tanto atteso in questa edizione del Premio.

I responsi totali espressi sono stati 361, pari all’80,4% degli aventi diritto al voto.

La Giuria popolare (composta dai membri dell’“Accademia degli Affaticati” e da una decina di giovani e di intellettuali da loro designati) era composta da 41 votanti (dei quali 40 hanno espresso la propria preferenza); quella dei sindaci calabresi era costituita da 409 votanti, tra i quali 321 (pari 78%) hanno espresso il proprio voto.   

Ben 19 sindaci in più rispetto al 2009 hanno espresso quest’anno il proprio voto: il che va a confermare quanto sostiene l’assessore Caligiuri quando parla di “rivoluzione culturale”.

I sindaci che hanno preferito il romanzo di Signorini sono stati 124 con il 39% dei consensi.

Della Giuria popolare, 7 hanno espresso il loro favore per il giovane scrittore con il 17,5% dei voti.

Gad Lerner, invece, ha ottenuto maggiori consensi dalla Giuria popolare, con 18 voti (pari al 45 %); lo hanno votato, inoltre, 110 sindaci (pari al 34% dei gradimenti).

I voti dei sindaci per Alicia Giménez-Bartlett sono stati 87 (pari al 27%) mentre dalla Giuria popolare sono stati espressi 15 voti a favore, pari al 37,5%.

Giuria popolare e Giuria dei sindaci hanno mostrato, dunque, preferenze molto differenti, schierandosi la prima dalla parte del prestigioso giornalista e la seconda da quella del giovane Signorini, decretandone appunto la vittoria.

Per eventuali maggiori informazioni si può cliccare il seguente link: www.premioletterariotropea.org o ancora www.bottegaeditoriale.it e www.catinogiglio.it. L’ufficio stampa del Premio è stato, infatti, curato dall’agenzia di servizi editoriali la Bottega editoriale e dall’agenzia giornalistica Catino&Giglio.

L’organizzazione generale è stata coordinata da Maria Faragò.

 

L’Albo d’oro dei vincitori del “Tropea”

Termina così, anche quest’anno, l’importante kermesse letteraria. L’Albo dei vincitori del “Tropea” si arricchisce e La sinfonia del tempo breve eredita il titolo già toccato a Gomorra di Roberto Saviano (2007), a Ragionevoli dubbi di Gianrico Carofiglio (2008) e a Gli anni veloci di Carmine Abate (2009).

 

Rita Mancuso

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno IV, n. 35, luglio 2010)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
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