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A. XVIII, n. 199, aprile 2024
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Riflessi d'autore (a cura di Annalice Furfari)

Zoom immagine La piccola peste Nicolas
racconta il suo mondo
con il sottile umorismo
di nuove storie illustrate

di Rosina Madotta
Le simpatiche marachelle di un bambino e dei suoi amichetti di banda.
Donzelli editore propone famosi fumettisti francesi in cinque episodi


Da oltre cinquant’anni con le sue storie illustrate diverte, fa sorridere e accompagna generazioni di bambini e ragazzini d’oltralpe. Le avventure del Giamburrasca di Francia hanno varcato i confini nazionali per essere tradotte sia in Europa che in America, divenendo un vero fenomeno di culto: Nicolas, l’enfant terrible, dopo essersi materializzato nel corso degli anni in raccolte di figurine, album, siti internet, gadget d’ogni genere, è arrivato sui grandi schermi con un film campione d’incassi. E in Italia, quasi in contemporanea alla presentazione nelle sale cinematografiche dell’omonimo film, è uscita nelle librerie una serie di racconti inediti, scaturiti negli anni ’50 dalla penna dell’autore di fumetti René Goscinny e dalla matita dell’illustratore Jean-Jacques Sempé, Il piccolo Nicolas e i suoi genitori. Cinque storie inedite (Donzelli editore, pp. 60, € 12,00). Racconti mai conosciuti prima, quindi, scoperti dalla figlia di Goscinny e pubblicati già in Francia nel 2004 con il titolo originale di Histoires inédites du Petit Nicolas.

 

La piccola peste Nicolas e i suoi amici

I primi episodi del piccolo Nicolas escono come racconti umoristici per la prima volta nel 1959, pubblicati su diverse riviste francesi. Goscinny racconta con leggerezza e un tocco d’ironia, attraverso gli occhi del piccolo Nicolas e sempre in prima persona, la famiglia negli anni nel secondo dopoguerra, il sistema scolastico, il rapporto tra il mondo dell’infanzia e quello degli adulti. Ci catapulta in tre microcosmi (la famiglia, la scuola, la strada) in cui i pomeriggi tra piccoli coetanei non sono scanditi dalla televisione o dai videogiochi, ma dalle ore passate all’aria aperta della campagna, a far deragliare il trenino elettrico dai binari, a leggere libri d’avventure o ancora a mascherarsi come a carnevale. È un’epoca in cui a scuola ci si alza in piedi quando entra la maestra o il direttore e si scrive ancora con pennino e calamaio.

Nel primo dei cinque racconti, Gli invincibili (il titolo originale è Les Invincibles), incontriamo e facciamo subito conoscenza degli amichetti di Nicolas: l’ingordo Alceste, il somaro Clotaire, il pestifero Rufus, il manesco Eudes, il secchione Agnan, il ricchissimo Geoffroy. Insieme formano una banda segreta con tanto di piani d’azione e parola d’ordine.

Nella storia La casa di Geoffroy (titolato in francese La maison de Geoffroy) Nicolas, in una festicciola a casa dell’amichetto, guarda con occhi increduli, e forse per la prima volta nella sua vita, la ricchezza, gli agi economici del papà di Geoffroy e tutti i giochi che il bambino possiede.

Gli scolari in La maestra nuova (in francese La nouvelle) conoscono la signorina Navarin, supplente arcigna della loro amata maestra. In classe gli equilibri sembrano sconvolti: lo studioso Agnan riceve solo rimproveri e l’asino Clotaire diviene per un giorno il più bravo della classe e il cocco della maestra.

Compiti a casa (il cui titolo in francese è Les devoirs) è il racconto che ci mostra Nicolas calato nella realtà famigliare, intento a osservare e analizzare con lo sguardo di bambino i suoi genitori, ciò che accade intorno a lui: il papà concentrato nel suo lavoro che allontana il figlio per non esserne disturbato, la mamma occupata nelle faccende domestiche che espone al marito le sue lamentele.

Nicolas è sempre circondato dai suoi amici maschietti. L’unica femmina che incontra è Marie-Edwige nell’ultimo episodio, Come un grande (in francese Comme un grand). La bambina vuole giocare con lui “alla famiglia”, riproducendo il rapporto conflittuale che vede tra i suoi genitori.

 

Gli autori

René Goscinny, nato a Parigi nel 1926, è stato l’inventore, con Albert Uderzo, delle storie di Asterix, con Maurice de Bevere, in arte Morris, del personaggio di Lucky Luke, e con Jean Tabary del gran visir Iznogoud. Tornato in Francia, dopo un periodo di permanenza a Buenos Aires e New York, negli anni ’50 incontra Jean-Jacques Sempé. Inizia con lui la collaborazione e il sodalizio artistico che porteranno alla creazione delle prime strisce a fumetti e successivamente delle storie di Nicolas, per il quale Goscinny ha sempre espresso particolare simpatia e attaccamento, tanto da affermare: «Provo per questo personaggio una tenerezza tutta particolare».

Jean-Jacques Sempé, nato a Bordeaux nel 1932, è uno dei più famosi illustratori e autori di fumetti. Inizia la sua carriera di disegnatore – mentre finisce il servizio militare – collaborando con prestigiose riviste francesi, tra cui Sud-Ouest e Paris Match. Il successo arriva nella seconda metà degli anni ’50, quando Sempé diventa collaboratore stabile delle riviste Paris Match, New York Times, New Yorker e altre. Ancora oggi con le sue illustrazioni fa sorridere lettori in tutto il mondo.

I due autori del personaggio di Nicolas hanno creato un’icona dell’umorismo e della letteratura per l’infanzia. Forse il primo esempio in assoluto in cui l’espressività stilistica è interamente incentrata sul punto di vista del ragazzino: il mondo è visto con gli occhi del piccolo invece che con quelli degli adulti.

 

Rosina Madotta

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno IV, n. 34, giugno 2010)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT