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A. XVIII, n. 199, aprile 2024
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Dibattiti ed eventi (a cura di Giulia De Concilio)

Una nuova casa editrice
di giovani che inaugura
il catalogo con un titolo
per ragazzi e non solo

di Paola Zagami
Un incontro per presentare il primo titolo di Bimaris edizioni,
una realtà editoriale appena nata che sfida le difficoltà attuali


Venerdì 19 marzo, l’ex chiesa di Santa Maria Alemanna a Messina, ha fatto da cornice alla doppia presentazione della nuova casa editrice Bimaris edizioni e del primo titolo del suo catalogo, Operazione Archemoore di Stellario Cama (pp. 224, € 15,00). Immersi in un’elegante atmosfera, grazie a un sapiente dosaggio di luci e una musica ad hoc, gli ospiti hanno visto il booktrailer del romanzo, prima dell’inizio della presentazione stessa.

Il giornalista messinese Eduardo Abramo ha introdotto e moderato gli interventi delle personalità che hanno partecipato a vario titolo. Il primo a dare un veloce saluto è stato il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, che ha elogiato l’intraprendenza della giovane editrice Francesca Frisone, stimolo per i suoi coetanei, afflitti, particolarmente nella città dello Stretto, da una dilagante disoccupazione.

È seguito l’intervento di Roberto Rinaldi, giornalista, cameraman e regista che, dell’autore di Operazione Archemoore, ha esaltato la capacità di restare legato al territorio senza rinunciare a conoscere altro, esordendo con un testo che, per divertire e raccontare, fa riferimento solo alla fantasia.

Ma il vero e proprio dibattito è stato animato da Marco Centorrino, docente di Sociologia della comunicazione all’Università di Messina, Dario Tomasello, docente di Letteratura contemporanea all’Università di Messina, Fulvio Mazza, direttore dell’agenzia letteraria “la Bottega editoriale”, Rosaria Russo, docente di Letteratura italiana al Liceo scientifico “Giuseppe Seguenza” di Messina e, infine l’autore, di Operazione Archemoore, Stellario Cama.

 

L’intuizione di una casa editrice “giovane” per lettori giovani

Centorrino ha dato inizio alla discussione con un’interessante riflessione sul ruolo del target giovanile, all’interno dei processi di industrializzazione culturale nel nostro Paese. Illustrando la situazione attraverso lucidi e statistiche, il docente ha preso come riferimento il processo di digitalizzazione avvenuto dopo il 2000, potenziale causa di abbandono dei grandi media come i giornali e la televisione. Se questi ultimi sembrano perdere appeal agli occhi dei ragazzi, ciò non succede con la lettura, snobbata perlopiù dagli adulti per mancanza di tempo. Anzi, sono proprio i giovani ad alimentare tutta l’industria culturale italiana, come dimostra il confronto tra le statistiche di consumo generali e quelle dell’utenza giovanile. Smentito dai fatti il luogo comune per cui i giovani non leggono, Centorrino ha spazzato via tutti gli altri stereotipi per cui le nuove generazioni sono raffigurate come «bulli, attori sociali alienati in una realtà altra, virtuale».

Sempre i giovani si distinguono per i consumi culturali outdoor (concerti, mostre...), preferendo i libri ai quotidiani, grazie anche all’avvento del Web 2.0 che, ponendo l’accento sulla fruizione partecipativa e il passaggio da consumer a producer, mette in moto una serie di interessanti processi di passaparola che giovano molto all’editoria. Tutte queste osservazioni hanno indotto il professore a definire l’apertura di una casa editrice per i giovani come «un’iniziativa coraggiosa ma soprattutto intelligente e virtuosa».

 

Operazione Archemoore, non solo un romanzo per ragazzi

Agganciandosi a quanto detto dal collega, Tomasello si è concentrato maggiormente sulla forma del romanzo, quasi involutasi negli anni ’60-’70 per poi riprendere con successo gli stilemi tradizionali del giallo e dell’inchiesta con Il nome della rosa di Umberto Eco nel decennio successivo. Seguono lo stesso «ardito vecchio stile» ma con modalità diverse i romanzi saga tanto amati oggi dai ragazzi, come Harry Potter e Twilight, e anche il romanzo di esordio di Stellario Cama. Questo testo supera «il romanzo per ragazzi per andare verso un romanzo di formazione, iniziatico, di scoperta». E le analogie rintracciate dal docente vanno dal Colombre di Dino Buzzati ai racconti di Stephen King come It o Stagioni diverse, passando anche per il cinema con I goonies di Richard Donner, tutte opere accomunate dalla figura del “mostro” proprio come Operazione Archemoore.

Fulvio Mazza, invece, ha rilevato alla base di questo primo titolo di Bimaris edizioni il coraggio imprenditoriale contro il piangersi addosso di tanti altri giovani, il fiuto di capire la qualità dei dattiloscritti e l’eventuale settore di destinazione. Successivamente si è soffermato sul paratesto, ovvero tutto ciò che c’è attorno al libro stesso. Il primo elemento da considerare è la percezione della bellezza meramente estetica del libro, immediata interfaccia con il potenziale acquirente, e dunque l’attenta scelta della gabbia del testo, il font, la carta e il dorso. Esauritosi il momento del “fare” il libro, sopraggiunge la vendita che comincia con la conquista del libraio attraverso una scheda libraria convincente e prosegue proprio con la presentazione in questione, in cui la musica, la proiezione del booktrailer, le locandine e i segnalibri aiutano l’acquirente a entrare nell’atmosfera dell’opera. Da un’analisi attenta di tutti questi elementi, il direttore di “Bottega editoriale” ha concluso dicendo: «Siamo sulla buona strada, è nata una buona casa editrice».

A parlare con maggior cognizione delle abitudini di lettura giovanili ci pensa la professoressa Rosaria Russo. Operazione Archemoore possiede tutti gli elementi per piacere ai ragazzi tra i 10 e 15 anni ma non solo: il tema della scoperta di sé e dell’altro, il confronto/scontro tra giovani e adulti, il gioco e la dimensione virtuale, quest’ultima eccellentemente veicolata dagli studenti ai docenti e non viceversa. Assodata questa passione per i libri da parte dei giovani, la professoressa Russo ha proposto una rivalutazione della biblioteca, non più ambiente polveroso e mai frequentato, ma luogo ibrido grazie alla multimedialità in cui trovare testi dall’interfaccia amichevole che escano da sé per catturare lettori e ritornino infine alla propria identità.

Ha concluso l’incontro l’autore, Stellario Cama, che oltre a fare i ringraziamenti di rito, ha sottolineato quanto da grafico, professione che svolge da tempo, abbia voluto sobbarcarsi a ogni elemento del suo libro: l’aspetto, l’impaginazione e persino gli spazi bianchi. Per lui, come per ogni scrittore esordiente che ha finalmente tra le mani la propria opera, la scommessa successiva è venderla.

 

Paola Zagami

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno IV, n. 32, aprile 2010)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT