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Anno III, n. 28, Dicembre 2009
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Home Page (a cura di Anna Guglielmi) . Anno III, n. 28, Dicembre 2009

Zoom immagine «Papi-Silvio»: un breve excursus
sulle raccomandazioni sessuali

di Maria Ausilia Gulino
Da Chiarelettere la voce dei giornalisti Gomez, Lillo e Travaglio: feste
con escort e ballerine-veline, divertimento per il «sultano» Berlusconi


Le vicende della nostra classe politica attuale pare si svolgano intorno a Palazzo Grazioli e Villa Certosa, divenuti punto di ritrovo per vivere in allegria e spensieratezza. Sono stati, infatti, i centri di note feste e festini tra politici e ragazze-immagine pronti a tutto, i primi per divertirsi pur di rimanere evergreen, le seconde, invece, per conquistarsi una nuova esistenza traboccante di agi.

La ciliegina sulla torta che ha suscitato lo scandalo a tappeto, ormai noto a tutti, sembra essere stata l’amicizia di Silvio Berlusconi con la teenager Noemi Letizia. Di ciò la stampa italiana ci ha fornito diverse notizie.

Ma prima? Cos’è accaduto per diverso tempo mentre tutto taceva e mentre i riflettori erano in “vacanza”? A fare un riepilogo piuttosto dettagliato hanno pensato i giornalisti Peter Gomez, Marco Lillo e Marco Travaglio in Papi. Uno scandalo politico (Chiarelettere, pp. 336, € 15,00).

 

Le ragazze del Premier

Quando si ha il potere di presidente del Consiglio si hanno molte più possibilità per accattivarsi simpatie promettendo mari e monti, e mantenendo fede alle promesse. Nel testo in questione sono presenti testimonianze d’intercettazioni telefoniche, virgolettati di quotidiani italiani e stranieri come la Repubblica, La stampa, l’Unità e il New York Times (visto che le “imprese” del Premier sono famose persino all’estero) che rendono pubblico, nel modo più dettagliato possibile, quello che in Italia ultimamente è segnalato come «scandalo politico».

E così si parte dall’inizio, dalla storia del Cavaliere con Virginia Sanjust di Teulada, la quale debutta sul piccolo schermo conducendo Oltremoda, la rubrica della domenica notte di Raiuno, mentre diventa nota il 21 settembre 2003 quando viene scelta come nuova annunciatrice di Raiuno; fino al 2006 quando conduce uno spazio tutto suo sul canale digitale Rai Futura. Come abbia ottenuto questi incarichi sembra chiaro e sottinteso a molti.

Immediatamente dopo comincia quello che gli autori del libro chiamano l’«harem di Raifiction», in sostanza diverse serie tv – come Incantesimo –, che allietano il dopocena del popolo che paga il canone Rai, dove fanno bella mostra le ragazze protette dal Premier. E tra esse Elena Russo, Eleonora Gaggioli, Sonia Aquino, Antonella Troise e tante altre ingaggiate grazie all’intermediazione di Agostino Saccà e Guido De Angelis, con il consenso di Fabrizio Del Noce. In sostanza si parla di una serie di segnalazioni per queste ragazze che devono essere ricompensate a spese di chi studia per diventare attore e di chi paga per avere una televisione di qualità (che, così facendo, non lo sarà mai).

Inutile dilungarci sulla “telenovela” di Noemi – la diciottenne di Casoria che chiama teneramente «Papi» il Premier considerandolo un secondo papà – che invece Gomez, Lillo e Travaglio raccontano con diversi dettagli, tra smentite e ripensamenti. Una storia che porta Berlusconi alla separazione dalla moglie Veronica Lario, ormai stanca e decisa alla rottura definitiva.

 

Da Villa Certosa a «Puttanopoli»

Nel frattempo continuano i festini, ai quali in tanti partecipano anche grazie a voli privati di stato (la cui inchiesta però, lo scorso ottobre, è stata archiviata dal Tribunale dei Ministri), svolti tutti intorno a lui, al «premier-sultano», come viene definito dai nostri giornalisti. Subentra Gianpi Tarantini – «grande navigatore nel mare della politica truccata a colpi di mazzette e party da jet set, tra cocaina e frequentazioni pericolose. Telefonate su telefonate e testimonianze dirette. A partire da quella di Patrizia D’Addario, la squillo all’ultimo momento esclusa dalle elezioni europee» – fermato lo scorso 18 settembre all’aeroporto di Bari, per spaccio di droga, e costretto agli arresti domiciliari perché potrebbe reiterare il reato. Mentre alle varie feste continuano a sfilare altre ragazze e soubrette (Sabina Beganovic, Demetra Hampton, Adriana Volpe ecc.).
Ma fin qui scorre tutto – o quasi – per il verso giusto, quando ecco spuntare i presunti brogli legati all’elezione del sindaco barese, dove emerge la D’Addario, e con lei i vari appalti presumibilmente truccati (come è emerso da un’inchiesta giudiziaria in cui sono stati coinvolti anche esponenti locali del Partito democratico). E si scatena tutta una serie di scandali, «tra escort, ballerine, modelle e tanta musica». Si scopre, in sostanza, l’universo di «Puttanopoli», fatto di scatti fotografici e ricatti.

Il libro in questione non usa mezzi termini, è chiaro, immediato, con una scrittura quasi arrabbiata: ognuno tende a dire la propria, insieme all’irritazione degli uomini di sinistra che avanza, a quella della gente comune che non sa fino a che punto credere se davvero nel Belpaese le cose stanno così, se veramente gli stati stranieri ci osservano da lontano col sorrisino sarcastico e compassionevole, se effettivamente noi italiani siamo un popolo discreditato all’estero e dormiente in casa. Il problema vero non sta nella voglia di gossip politico o nel desiderio di intaccare la vita privata di «Papi-Silvio». La questione riguarda la necessità di capire-scoprire che, se davvero la realtà è tale, non è corretto per un popolo cadere in basso a causa dei divertimenti di chi sta in alto.

Quello che più ci impaurisce nasce dallo sconforto di questi racconti, i quali delineano delle circostanze che, se sono vere, risultano vergognose, immorali e indegne. Non possiamo e non dobbiamo pagare per soddisfare il piacere degli altri. Non possiamo e non dobbiamo scegliere una classe politica corrotta.

 

Maria Ausilia Gulino

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno III, n. 28, dicembre 2009)

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