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A. XVIII, n. 199, aprile 2024
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Dibattiti ed eventi (a cura di Natalia Bloise)

Glenn Cooper in Italia:
previsto tra pochi giorni
un incontro eccezionale
alla Mondadori di Milano

di Cecilia Rutigliano
La biblioteca dei morti cela quel segreto che ha stregato migliaia di lettori.
L’autore lo svela al Mondadori Multicenter di Milano il prossimo 30 ottobre


Dieci edizioni e duecentottantamila copie in cinque mesi. La biblioteca dei morti (Editrice Nord, pp. 450, € 18,60), a giudicare da questi numeri, non è stato un libro come tanti in Italia, e non solo: si può parlare di un caso letterario, nonché di un esordio – quello dell’autore Glenn Cooper – senza dubbio eccezionale.

Ma forse non inaspettato, se The Bookseller ne aveva parlato come del «debutto più atteso del 2009».

Glenn Cooper suggellerà il suo successo presso il pubblico italiano con un appuntamento eccezionale: venerdì 30 ottobre 2009, alle ore 18:30, incontrerà i suoi lettori presso la libreria del Mondadori Multicenter a Milano, in Corso Vittorio Emanuele II (primo piano).

L’incontro sarà l’occasione, per i fan più accaniti, di ottenere un autografo sulla propria copia del romanzo o di comprarne una dalle mani dello stesso autore; e sarà anche l’opportunità, per i più curiosi, di sperare nell’annuncio, o almeno nella promessa, di un seguito del racconto.

 

Oltre il romanzo…

Non solo il romanzo in sé è già stato un trionfo, ma pare che abbia anche preparato il terreno a futuri successi al di fuori dell’ambito letterario.

Basta farsi un giro in rete per rendersi conto del fermento che ha scatenato quest’opera: forum di discussione, recensioni e commenti degli utenti su diversi portali, persino un sito internet dedicato (http://www.labibliotecadeimorti.it) in cui è possibile, tra l’altro, scaricare del materiale multimediale ispirato alle vicende raccontate nel libro.

E, ancora, se si vuole seguire l’aggiornamento in tempo reale di questo fervore, basta connettersi a Facebook, il social network più popolare e usato nel nostro paese: qui il romanzo è diventato un’entità dotata di vita propria, quasi completamente indipendente da chi lo ha plasmato, con circa seicento fan che dichiarano di aver letto il romanzo in poche ore, incrociano le dita affinché ci sia un sequel, e sperano di poter presto godere dell’avvincente storia anche davanti ad uno schermo cinematografico.

 

Il perché di un grande successo

Library of the Dead, titolo originale dell'opera, pubblicato in contemporanea in oltre ventidue paesi, è un thriller di carattere teologico e apocalittico. Intrigante, ironico, stimolante e coinvolgente, si basa su un’idea narrativa di grandissima suggestione che si intreccia costantemente a riferimenti storici, ben ambientati e collocati e, quindi, in grado di rendere le vicende verosimili.

Il principio del romanzo, totalmente aperto, non lascia tempo e spazio a previsioni di sorta e costringe il lettore ad abbandonarsi fiduciosamente all’autore, ascoltandone le parole con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.

Tutto parte dall’inquietante pergamena in cui il piccolo Octovus ha annotato un enigmatico elenco di nomi affiancati da numeri.

Tutto inizia da una decisione atroce, ma necessaria, che Winston Churchill è costretto a prendere, a dispetto della propria coscienza.

Tutto comincia quando un giovane banchiere riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. E poco dopo, muore.

Tutto ruota attorno ad un segreto scoperto dal presidente Harry Truman che, se rivelato, potrebbe cambiare decisamente e per sempre la visione della vita e del mondo, provocando un impatto enorme sul destino dell'umanità.

«Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo. Perché non esiste nulla di casuale. Perché la nostra strada è segnata. Perché il destino è scritto. Nella Biblioteca dei Morti».

L’elenco precedente è sufficiente a spiegare il motivo per cui le pagine di Glenn Cooper hanno esercitato un potere magnetico così forte sui lettori? Non del tutto. A completare il quadro di una materia già così sostanziosa contribuisce la personalità poliedrica dell’autore, che emerge con forza dalla sua penna versatile e ritmica: Glenn Cooper è laureato con il massimo dei voti in Archeologia; ha conseguito un dottorato in Medicina; è presidente e amministratore delegato di uno dei colossi dell’industria biotecnologica del Massachusetts; è anche sceneggiatore e produttore cinematografico.

Insomma, un background decisamente ricco di muse ispiratrici. Con risultati che si commentano da soli.

 

Cecilia Rutigliano

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno III, n. 26, ottobre 2009)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
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