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Anno III, n. 21, Maggio 2009
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Letteratura contemporanea (a cura di Maria Franzè) . Anno III, n. 21, Maggio 2009

Zoom immagine Gli eventi della nostra esistenza,
storie suggestive da raccontare,
gioco magico di realtà e fantasia

di Salvatore Reale
Raccolta di fiabe Pellegrini editore:
vicende dalla morale chiara e diretta


Quando in un momento magico ci capita di raccogliere il nostro vissuto e, con l’animo di quel bambino in noi nascosto, trasformiamo gli eventi della nostra esistenza in un gioco di luci ed ombre, di cause ed effetti, di realtà e fantasia, allora, sicuramente, abbiamo creato una fiaba.

La creatività, in questa operazione, ha un ruolo fondamentale, poiché deve far nascere dal nulla o trasformare quello che già esiste in un qualcosa che potrebbe realizzarsi o che, come spesso accade, rimane nei nostri sogni, nella nostra mente, in modo da garantirci un’esistenza più dolce, meno carica degli avvenimenti negativi che spesso la vita ci riserva.

Un esempio di ciò lo possiamo avere leggendo il libro di Grazia Fasanella, pubblicato da Luigi Pellegrini editore, dal titolo Le fiabe di Grace… storie vere in un mondo fantastico (pp. 112, € 12,00), attraverso cui l’autrice ci introduce in una dimensione cara ai bambini ma che, come capita in questo caso, anche gli adulti possono esplorare, come se fosse un genere letterario che gli appartiene da sempre. Gli elementi contenuti in queste pagine sono molteplici: vi è una visione dell’esistenza che tende alla positività; tutto ciò che si racconta scaturisce da storie vere; inoltre gli elementi fiabeschi che accompagnano tutto il lavoro immergono il lettore in una dimensione che è al tempo stesso reale ed irreale, apparentemente priva di consistenza logica dal punto di vista dei luoghi, dei paesaggi, ma di una coerenza estrema quando si tratta di mettere insieme i tasselli di quell’arte difficile del saper conciliare tutto ciò che capita nella vita in una visione pacifica e serena.

 

Fonti di saggezza

Queste fiabe sono un’occasione di riflessione sulla nostra esistenza, sul mondo che ci circonda e, come ogni fiaba che si rispetti, riescono a darci il senso profondo delle cose attraverso una morale chiara e diretta; tutto avviene con semplicità ma, nello stesso tempo, con estrema consapevolezza che ciò che si sta raccontando va al di là del puro e semplice intrattenimento.

Leggendo il libro ci si accorge di trovarsi in quel processo immaginativo che ci induce, spesso, a uno slancio enigmatico, in cui il nostro agire acquisisce una forma puramente infantile ma necessaria affinché si possa sopravvivere alla storia di tutti i giorni. Alla luce di ciò, ci si accorge che i libri di fiabe sono importanti ed è importante che anche gli adulti li leggano. La raccolta di Fasanella è un presentare il proprio mondo a se stessa in un aspetto altro a quello consueto; è anche un porgere generosamente tutto ciò agli altri, perché possano alimentarsi di alcune sfumature esistenziali che fanno sicuramente bene alla salute spirituale e creativa.

Il libro si presenta come un insieme di esperienze vissute (a volte anche dalle persone che circondano l’autrice) che, attraverso il racconto fantastico, si caricano di significati simbolici e vengono viste da un’angolazione inusuale rispetto alle caratteristiche percettive e interpretative dell’uomo ormai adulto. In una parola, questi vissuti diventano fiabe per tutti.

Le varie storie descritte si rivestono di una fantasia infantile ma colma di saggezza; i colori cupi dell’esistenza divengono quelli brillanti e vivi dell’arcobaleno. Per tale motivo questo libro può rendere più vividi i colori della nostra esistenza e far vedere il grigiore di alcuni eventi come un necessario processo esistenziale che porta in sé una positività oltre i limiti della nostra immaginazione.

Queste storie divengono un piacere che tutti possono concedersi, in primo luogo poiché da esse scaturisce quell’insegnamento che solo l’esperienza vissuta può trasmetterci, poi perché sono un gradevole modo per uscire dalla routine della quotidianità per poterci magari «arrampicare sopra una stella».

 

Simboli reali e immaginari

Lo stile della raccolta può essere considerato come una sorta di realismo magico, dove la simbologia tipica del mondo fiabesco scaturisce più che mai dalle cose di tutti i giorni, animate da personaggi che, in un modo o nell’altro, sono presenti nel mondo reale dell’autrice, la quale riesce così a cogliere ogni elemento della quotidianità trasformandolo in un «mondo fantastico».

Vi sono re, principesse, animali ed elementi naturali umanizzati e ricchi di insegnamenti morali.

Significativa e commovente è la storia di Arabella, la quale fa esperienza di una maternità “mancata”, in cui la perdita del proprio bambino diviene un esempio di come imparare ad accettare gli eventi, anche estremamente negativi, della vita e di capire che una tempesta può trasformarsi anche in una splendida giornata di sole.

Il passaggio dalla negatività estrema ad una positività piena di speranza è un principio che attraversa quasi tutti i racconti di questo libro, e tale dicotomia è mediata proprio dagli elementi fiabeschi che lo pervadono.

Altra storia interessante è quella di una principessa, «prigioniera di una strega cattiva di nome Debolezza», che riesce ad uscire dalla sua prigione; quest’ultima rappresenta una condizione che limita la sua esistenza, per immergersi in altri luoghi remoti, lasciando il lettore sospeso sul punto culminante del racconto, quasi come per spingerlo a prender forza ed ad immaginare di poter egli stesso uscire dai propri limiti esistenziali. Tutto questo è accompagnato da vicende colorate dall’ironia, dal buon senso e da un destino misterioso e benevolo, pronto a farsi spazio nella vita di ciascuno di noi.

Il libro è anche illustrato, con dei disegni dal tratto semplice e in stretta relazione con il contenuto del testo, senza intaccare minimamente la possibilità del lettore di far agire liberamente la propria immaginazione.

Ogni racconto è accompagnato, alla fine, da una breve nota che spiega la fonte ispiratrice di ciascuna fiaba; questo è un aspetto abbastanza originale che completa ogni storia, dove il lettore a volte si commuove, a volte si stupisce, altre volte si rasserena nel sapere che qualcun altro vive, o ha vissuto, le sue stesse esperienze e che la vita può trasformarsi, se lo vogliamo, in una meravigliosa fiaba.

 

Salvatore Reale

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno III, n. 21, maggio 2009)

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