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Anno II n° 13 - Settembre 2008
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Home Page (a cura di Tiziana Selvaggi) . Anno II n° 13 - Settembre 2008

Zoom immagine Brividi e amori.
Tanto profumo
di sensibilità…

di Alessandro Crupi
Il romanzo della Csa editrice
si specchia nella dimensione
giovanile regalando emozioni


Il mondo giovanile è una realtà a cui ognuno di noi è legato da un doppio filo di sentimenti contrastanti, sensazioni molto forti e tantissimo coinvolgimento emotivo. E mentre per l’adulto questo multiforme universo, pur appartenendo alla sfera dei ricordi, descrive le fondamenta basilari da cui si è sviluppata la propria personalità, per il ragazzo o la ragazza rappresenta l’attualità della propria storia. Un’istantaneità fatta di comportamenti che, nel bene e nel male, possono essere mutevoli, contraddittori, evidenziati da un’impetuosa alternanza tra fiammate improvvise e calma apparente, perché dettati da un’identità in formazione. Senza contare l’effetto prodotto dall’impatto tra il giovane e le prime problematiche “da adulto” che, inevitabilmente, ad un certo punto vive. C’è questo e altro nel primo romanzo di Gabriele Fabiani, Tre metri sotto il mare (Csa Editrice, pp. 120, € 12,00). Un’opera partorita dalla mente di un giovane autore universitario (22 anni), nato a Castiglione Cosentino (Cs), che fin dall’età di 13 anni, “stregato” dalla passione per la scrittura, scrive poesie e racconti. Il nucleo narrativo del romanzo è costituito da una travolgente storia d’amore i cui protagonisti sono Lorenzo e Rosemary. Lorenzo s’innamora perdutamente di lei e quando riesce ad essere contraccambiato nei suoi sentimenti è al settimo cielo. Per un lungo periodo, pur fra alti e bassi, la storia procede a gonfie vele e i due navigano in un oceano d’amore, ma, con il tempo, la passione della ragazza si affievolisce fino ad arrivare alla rottura del fidanzamento. Da quel momento Lorenzo imboccherà un tunnel sinistro da cui non riuscirà più ad uscire.

Tre metri sotto il mare è un romanzo caratterizzato da un’evidente spontaneità nel suo sviluppo narrativo. Lo scrittore svela senza filtri la sfera giovanile con tutto ciò che di positivo e negativo vi è al suo interno attraverso uno stile franco, genuino e incalzante, confezionando l’opera con umiltà, qui intesa come la scelta di esprimere realtà ed esperienze umane importanti nella vita di un giovane, in maniera facilmente comprensibile. L’autore si sente particolarmente legato ad un mondo che gli appartiene e che desidera far raccontare direttamente dai protagonisti.

 

L’amore di Lorenzo

Tre metri sotto il mare gira intorno alla figura del protagonista, un ragazzo che Fabiani racconta con gesti, pensieri e parole senza aggiungere altro. D’altronde questo personaggio si presenta da solo, e la scelta “tecnica” del narratore sta proprio nel non invadere la sua sfera personale con i propri interventi ma lasciando, tuttavia, che essa traspaia e si sveli nel racconto con notevole vivacità ed altrettanta carica emozionale.

Il lettore si trova di fronte un romanzo d’amore ambientato nella nostra epoca ed è quindi naturale l’uso di termini come “sms” o “telefonino”, che rappresentano il nuovo codice di comunicazione tra innamorati e non solo. Tuttavia, la parte riservata ad un sentimentalismo che profuma di modernità è solo uno strumento per esprimere un altro tipo di amore, estremamente romantico, profondo, sensibile e denso di una fortissima carica emozionale. Un tipico esempio, insomma, di rapporto che, spesso, nelle nuove generazioni, viene bollato come “all’antica”, oppure considerato “noioso” o “mieloso”. L’autore, invece, tramite la figura di Lorenzo, si pone

l’obiettivo di riabilitare un modo di amare che, oggi, si sta progressivamente erodendo a causa del nostro crescente materialismo perfino nella fase del corteggiamento, ridotto spesso ad una sorta di schema sbrigativo e banale o del tipico “mordi e fuggi”. La scelta coraggiosa di Fabiani, invece, sta proprio nel riproporre quell’insieme di sensazioni speciali, poetiche, che toccano le corde dell’animo, offerte da gesti semplici, ma in cui è il cuore a fare la parte del leone. Esempi? Dai messaggi floreali che il protagonista del romanzo appone sulla saracinesca del bar in cui lavora la sua amata, ai dolci sms che i due si scambiano nei momenti più intensi della loro storia e tanto altro… Un mix, dunque, di modernità e piacevoli sensazioni che comunicano integrazione tra elementi del passato che sembrano essere sempre più distanti dal comune sentire e un presente così tecnologico, ma anche umano. Lo scrittore, qui, avverte l’esigenza di trasmettere l’idea che nel 2008 è ancora possibile amare in questo modo. Non c’è niente di anacronistico in quanto certi “effetti” dello spirito umano rimangono invariati nell’uomo di ogni tempo. C’è sempre bisogno, insomma, di amare ed essere amati in maniera pulita e delicata. I modi possono essere diversi a seconda della propria natura, della persona che si ha di fronte e dell’età, ma si può ottenere sempre lo stesso risultato. Ed è significativo che simili messaggi vengano portati alla ribalta proprio da un giovane autore, che conosce perfettamente la sua generazione in quanto la vive, “uno di loro” che, nonostante ciò, crede in alcuni valori, dimostrando così che, anche fra ragazzi, c’è ancora chi punta su alcuni aspetti dell’animo, spesso offuscati o addirittura derisi. Il romanzo pone i riflettori sulla generazione di giovani e giovanissimi esprimendone sensazioni, esigenze, spesso opposte, modus vivendi e inquietudini.

 

Uno stile da “uno di noi”

Tre metri sotto il mare è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, capace di attirare l’attenzione del lettore non solo per il contenuto della storia ma anche per il modo in cui è raccontata.

Fabiani si accosta con estrema spontaneità al racconto e ai personaggi che ne fanno parte. Parla con il linguaggio dei ragazzi in quanto è anch’egli un giovane. Ciò che colpisce, soprattutto, è l’estrema relazione di complicità che le pagine creano subito con il lettore, instaurando una notevole vicinanza con la storia. L’autore è abile nel creare suspence nel corso delle varie vicende e chi legge si sente inevitabilmente trascinato dall’incedere incalzante degli eventi, in quanto lo stesso narratore avvolge la storia di colpi di scena, cambi di rotta, attesa e tanto pathos. Lo stile è semplice, diretto ed emozionante. Ciascun lettore si sente parte integrante della storia come fosse un amico di Lorenzo, o come se venisse dall’interno delle vicende narrate. Ed è questo, probabilmente, l’aspetto centrale dello stile di Fabiani. Non vi è distanza tra autore e lettore, e la struttura del romanzo comunica verità, profondità d’animo e fotografa una generazione, con i suoi pregi e difetti. Molto spazio viene dedicato ai dialoghi, componente prevalente nel racconto e testimonianza viva e sincera di ciò che i ragazzi hanno dentro e che, a loro volta, comunicano all’esterno. E tramite questo modus scrivendi il romanzo diffonde personalità, anticonformismo e coraggio di credere in ciò che si sente e che piace, senza uniformarsi a stili di vita preconfezionati (i famosi modi di fare che “si usano”) che, se da una parte integrano nel sistema prevalente, generando accettazione, dall’altra lasciano vuoti di contenuto difficilmente colmabili.

    

Alessandro Crupi  

       

(www.bottegascriptamanent.it, anno II, n. 13, settembre 2008)

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