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Anno II, n° 11 - Luglio 2008
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Home Page (a cura di Tiziana Selvaggi) . Anno II, n° 11 - Luglio 2008

Zoom immagine Personaggi in
cerca d’amore

di Margherita Amatruda
Scorci di vita reale,
vicende quotidiane:
le pubblica Falzea...


Storie brevi e intense che potrebbero essere reali, che narrano la rabbia, la solitudine, le paure, i desideri che assalgono gli esseri umani, raccontate in una piacevole e aggraziata prosa. Questo ci propone Raúl Brasca ne L’edonista e altri racconti (Falzea editore, pp. 156, € 14,00), la sua prima opera a essere pubblicata in Italia. Brasca, chimico di professione, da anni è impegnato nell’attività di scrittore e di critico letterario e i suoi racconti sono stati inseriti in antologie e riviste letterarie in Argentina, Brasile, Colombia, Messico, Spagna, Svizzera e Usa. Le sue storie coinvolgono il lettore spingendolo a una riflessione sulla propria esistenza. All’autore bastano poche righe per definire i protagonisti, per descriverne le fragilità e le miserie dell’animo. Ognuno dei personaggi rappresentati si scontra con una realtà imprevista che lo costringe al mutamento. Non ci sono certezze, basta un alito di vento a far sì che la vita cambi: è questo l’ammonimento che si scorge tra le pagine del libro.

 

L’amore

Il tema dell’amore è affrontato in diversi racconti, ed è analizzato nelle sue diverse forme. In Una melodia che credeva di non ricordare si tratta di amore terreno, sensuale, che scuote il corpo e obnubila la mente. Accade così che un traduttore di aramaico, un uomo solitario, controllato, dedito al lavoro, sia turbato, in un’afosa giornata, dalle sinuose curve della sua vicina e ritrovi in sé l’ardore, il coraggio di osare di cui era priva la sua grigia esistenza. In Una nottataccia, invece, la pulsione amorosa scatena la competizione all’interno dello stesso gruppo familiare: un marito arriva a pensare di eliminare il proprio figlio, appena nato, solo perché non riceve più attenzioni dalla moglie. In Le cose non riescono mai come si vorrebbe un quarantenne, affatto bello, si illude che una ragazzina si sia innamorata di lui tanto scioccamente da non rendersi conto di come lei cerchi solo il padre che non ha mai conosciuto. In Ultimi giochi tre adolescenti sono alla scoperta della loro sessualità. Ne L’edonista, un uomo, convinto di essere uno strepitoso amante, entra in crisi quando si trova ad affrontare l’imprevisto: una donna che non è interessata alla sua arte amatoria ma che semplicemente lo ama. è così sciocco, così preso da sé, da non riuscire a comprendere cosa stia accadendo.

 

La paura

L’analisi della paura e della rabbia repressa e di ciò che questi due sentimenti possono scatenare sono un altro elemento caratterizzante delle storie di Brasca.

E così uno stupido gioco tra compagni sfocia in tragedia ne Il nuovo, racconto nel quale la fragilità e i timori di un ragazzo di provincia vengono esasperati al punto di costringerlo a un gesto estremo. E ancora, in Trucco, l’ossessione dell’incapacità a intervenire in soccorso della propria famiglia sfocia in un gesto inconsulto realizzato in una sorta di incubo a occhi aperti. Che dire poi del professor Bustos, che ne La lezione di chimica è così preso dal timore di non riuscire più a coinvolgere i ragazzi con le sue spiegazioni, da non rendersi conto di essere vittima di un attacco di cuore.

I personaggi di Brasca si trovano sempre davanti a un elemento che li travolge e che sconvolge le loro esistenze: nessuno è chi crede di essere. Emblematico in questo senso Mariana, Sarahbàn e i microbi. Una forte umanità pervade tutte le vicende narrate nel libro. È semplice riconoscere i sentimenti dei protagonisti e provare per loro simpatia o avversione.

 

Margherita Amatruda

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno II, n. 11, luglio 2008)

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