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A. XVIII, n. 206, dic. 2024
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Politica ed Economia (a cura di La Redazione) . A. XVIII, n. 206, dic. 2024

Abitare il limite
con abitudini
quotidiane

di Ivana Ferraro
Edito da Armando, il testo
di Corrado e Faretra invita
a scoprire le proprie capacità


Il testo che verrà analizzato in questo contributo risulta essere, in primo luogo, una riflessione profonda e articolata sul tema del limite invalicabile della propria inaccessibile interiorità. Dai contenuti ne fuoriesce quanto sia importante riconoscerlo e imparare a conviverci, anche attraverso pratiche e tecniche funzionali della meditazione.
Attraverso una serie di frammenti teorici e pratici, le autrici, Maria Corrado e Mariella Faretra, nel testo Abitare il limite. Frammenti di teoria e pratica meditativa (Armando, p. 160, € 18,00), ci guidano in un percorso di esplorazione del proprio Sé, invitandoci a confrontarci con i confini della nostra esistenza e a scoprire le potenzialità trasformative della meditazione.

Un percorso funzionale
Sin dalle primissime pagine del libro, le autrici suggeriscono la modalità di lettura solo nel momento in cui chi si appresta ad avere a che fare coi contenuti ne avvisi la necessità e il bisogno. Non è pretestuoso da parte di chi ne ha costruito la struttura e il contenuto dare dei consigli, dei suggerimenti di approccio alla lettura.
È una forma di rispetto e di riverenza verso chi ne è il fruitore. Nondimeno, la puntualizzazione che entrambe sottolineano con forza del ruolo che esse svolgono nel sociale: una docente di filosofia negli istituti superiori e una psicologa dell’Asp di afferenza del proprio territorio. Dall’incontro e dallo scambio di informazioni e di percorsi svolti insieme progettano la genesi del libro.
«C’è un sentire in ognuno di noi che attende solo di essere scoperto, percepito. Nulla di magico o astruso, anzi, è piuttosto concreto e semplice. Si tratta di fare delle piccole azioni che sentiamo propizie. Hanno lo stesso valore di un rito, anche se somigliano spesso a un gioco»: ecco quello che le stesse autrici dichiarano. Nulla di immaginifico o fantasmagorico, ma delle sane abitudini che migliorano la qualità del nostro percorso di benessere.
Il titolo stesso, Abitare il limite, suggerisce un approccio consapevole e attento a quelle soglie invisibili che delineano la nostra vita quotidiana. Non si tratta solo di riconoscere la profondità e la qualità del nostro dark side in quanto tale, cioè come una barriera, ma di imparare a gestirlo, a viverlo, ad "abitarlo" come suggeriscono le autrici, facendone un punto di partenza per una importante crescita personale e spirituale.
Del resto, scrivono Corrado e Faretra: «Il limite è lo spazio in cui il possibile si incontra con l'impossibile, dove l'essere umano scopre la propria fragilità ma anche la propria forza». Il limite, quindi, non è solo una restrizione, ma anche una possibilità di espansione e comprensione più profonda del sé.

Teoria del Limite: riflessioni sulla Condizione Umana
Nel primo capitolo del libro, le autrici esplorano il concetto di limite da una prospettiva teorica, analizzando come esso si manifesti in diversi ambiti della vita umana. Corrado e Faretra riflettono sul fatto che esso non solo sia una condizione esterna, imposta dalla realtà o dalla società, ma anche come sia un elemento intrinseco alla natura umana. «Il limite è ciò che definisce e allo stesso tempo trascende l’essere umano», scrivono, indicando come esso possa essere visto non solo come una costrizione, una barriera ma come sia una fonte di creatività e di scoperta.
Un aspetto interessante di questa analisi è il parallelo tracciato tra il limite e la pratica meditativa. Le autrici spiegano come la meditazione possa aiutare a esplorare e accettare i propri confini, trasformandoli da ostacoli a strumenti di crescita interiore. «Nella meditazione, il limite diventa un compagno di viaggio: è la soglia da varcare per entrare in un dialogo sincero con sé stessi, per riconoscere le proprie paure e trasformarle in forza», affermano Corrado e Faretra.
Uno dei passaggi particolarmente significativi è il seguente: «La meditazione non è altro che l'arte di abitare il limite, di sostare sulla soglia del sé e del mondo, senza paura di cadere o di perdersi. È lì, in quello spazio fragile e incerto, che si manifesta la vera natura dell'essere». La meditazione diventa, quindi una condizione necessaria e indispensabile affinché ognuno possa consapevolmente affrontare i propri disagi, le proprie paure, facendone proprie la gestione e la convivenza oppure affrontandole e ricanalizzandole verso pattern positivi e propositivi.

Pratica meditativa: un viaggio interiore
La seconda parte del libro, infatti, è dedicata alla pratica meditativa, con un focus particolare sulle tecniche e sugli esercizi che possono aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza dei propri limiti e a trasformarli in opportunità di crescita. Corrado e Faretra propongono una serie di esercizi pratici, che spaziano dalla meditazione seduta alla camminata meditativa, dall’attenzione al respiro alla visualizzazione guidata. Ogni esercizio è accompagnato da una riflessione teorica che ne spiega il significato e l’importanza nel percorso di crescita personale.
Le autrici sottolineano l’importanza della costanza e della disciplina nella pratica meditativa, invitando il lettore a dedicare del tempo quotidiano a questa attività. «La meditazione non è un rifugio dal mondo, ma un modo per abitare il mondo con maggiore consapevolezza e presenza», affermano, incoraggiando un approccio attivo e impegnato alla pratica.
Uno degli esercizi più significativi proposti è la meditazione sulla soglia, che consiste nel focalizzare l’attenzione su un confine fisico o immaginario e riflettere su ciò che rappresenta: «Siediti davanti a una porta chiusa e osserva la soglia: cosa c'è al di là? Cosa significa per te quella barriera? Riesci a immaginare di attraversarla? Questa pratica ti aiuterà a confrontarti con i tuoi limiti interiori e a sviluppare il coraggio di varcarli».
Un altro passaggio rilevante del libro è il seguente: «La meditazione sulla soglia è un potente strumento per esplorare i propri confini interiori. Essa ci insegna che il limite non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Ogni volta che varchiamo una soglia, ci spingiamo oltre i nostri limiti e scopriamo nuove possibilità di essere». Questo esercizio, semplice ma profondo, incarna perfettamente la filosofia del libro: ogni limite, se abitato con consapevolezza, può diventare una porta aperta verso nuove scoperte e trasformazioni.

Abitare il limite: una filosofia di vita
L’ultima parte del libro è un invito a considerare il limite non solo come un tema di meditazione, ma come una vera e propria filosofia di vita. Corrado e Faretra ci incoraggiano a vedere i limiti come occasioni per crescere, per metterci alla prova e per espandere la nostra comprensione del mondo e di noi stessi. «Il limite non è una fine, ma un nuovo inizio,» affermano, ipotizzando che ogni volta che ci si confronta con la parte più profonda e più sconosciuta di se stessi, si aprono finestre nuove su mondi diversi e, probabilmente, più interessanti.
Le autrici concludono il libro con una riflessione sul ruolo del limite nella società contemporanea, sottolineando come, in un mondo che tende a negare o superare ogni confine, sia fondamentale riscoprire il valore morale del limite come spazio di convivenza per tutti e per tutto: «Viviamo in una società che ci spinge a superare ogni limite, a ignorare le barriere, a cercare sempre oltre. Ma in questo frenetico superamento, perdiamo la possibilità di abitare veramente il nostro spazio, di conoscerci a fondo e di crescere. Abitare il limite significa accettare la nostra finitezza e, paradossalmente, scoprire in essa l'infinito».
In conclusione, il testo è un’opera che merita di essere letta e meditata con attenzione. Le autrici, con la loro scrittura chiara e profonda, ci offrono strumenti preziosi per esplorare i nostri punti deboli e trasformarli in opportunità di crescita. Questo libro non è solo una guida alla meditazione, ma un vero e proprio compagno di viaggio per chiunque sia alla ricerca di una maggiore consapevolezza di sé e del mondo.

Ivana Ferraro
(www.bottegascriptamanent.it, anno XVIII, n. 206, dicembre 2024)

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