Iniziato con un lieve ritardo, probabilmente a causa delle pessime condizioni atmosferiche, si è svolto nell’Aula magna del Liceo scientifico “G. Galilei” di Trebisacce, il convegno dal titolo “Gli scrittori di Trebisacce”. Un incontro dove si sono messe in luce e a confronto le diverse esperienze degli scrittori del luogo che sono intervenuti con loro opere e argomentazioni.

Il convegno aperto a tutti era diretto in particolar modo agli alunni dei due licei locali per metterli, in quanto generazioni future, a conoscenza e a confronto con il pensiero dei vari autori trebisaccesi che rappresentano in pratica il patrimonio culturale locale che non deve andare disperso nel correre dei tempi.

Alla conferenza sono intervenuti il preside del liceo Tullio Masneri, il sindaco del paese Mariano Bianchi e i professori Leonardo La Polla e Giuseppe Rizzo. Il dibattito, oltre ad essere iniziato e inframmezzato dalle note musicali di tre valenti e giovani musicisti dello stesso istituto, è stato organizzato e coordinato dal professor Gianni Mazzei, il quale a una nostra precisa domanda sulle ragioni del convegno ha risposto: «Ci sono vari motivi, ma il più importante è dare l’opportunità ai ragazzi di conoscere anche gli scrittori del luogo, perché tra gli scrittori ci sia uno scambio di idee e di esperienze».

Un patrimonio letterario da proteggere

Parole di elogio e di salvaguardia del patrimonio letterario e culturale sono venute dal sindaco Bianchi, il quale ha sottolineato da parte sua e della sua giunta una politica culturale aperta attraverso iniziative volte alla valorizzazione delle opere letterarie dei trebisaccesi, giovani e non, per tramandarle come prezioso tesoro del passato alle generazioni future.

Un’accesa denuncia è uscita dalla bocca di La Polla che si è interrogato sul pericolo di provincialismo degli scrittori trebisaccesi, definendo le loro vicende “tante piccole storie”.

Rizzo, da parte sua, ha ricordato l’apporto decisivo fornito dai giornalisti di questo piccolo paese alla stampa calabrese, ma anche a quella nazionale. Ha parlato inoltre delle riviste che erano presenti in rassegna nell’Aula magna e pubblicate sia nell’Ottocento che negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso come Il Bruzio, Il Cenacolo, Trapezakion e di periodici che ancora oggi vengono pubblicati e letti dalla popolazione locale come Confronti, L’oleandro, Punto e a Capo e Il Tiraccio.

Erano presenti anche una cinquantina di scrittori e poeti come, tanto per fare qualche nome, Giovanni Cataldi, Anna Maria Regina, e i giovani Pietro De Salvo e Pierino Gallo che hanno declamato le loro opere.

Poiché si è trattato di coinvolgere i giovani nel dibattito, traspare da esso la volontà decisa di un confronto tra il presente e il passato, tra il nuovo e l’antico, per una proiezione sicura verso il futuro della società.