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A X, n 110, novembre 2016
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Problemi e riflessioni (a cura di La Redazione) . A X, n 110, novembre 2016

Zoom immagine Un viaggio onirico
ai confini del reale
alla ricerca di sé

di Maristella Occhionero
Da Laruffa, un romanzo introspettivo
medita sui vacui stili di vita moderni


«Zaini, fermarsi dove capita? Quindi questi tizi che le sono appena apparsi come un’epifania bucolica sono dei nomadi, dei senza dimora? In verità le sembrano un po’ troppo raffinati per essere davvero dei vagabondi. Da vari nascondigli ognuno tira fuori il suo bagaglio, chi ha portato minuscole valigette, chi dei fagotti rattoppati alla meglio […]. Si sono guardati bene dal presentarsi subito con i bagagli, forse per apparire a Viola meno espliciti». Queste parole sono tratte dal testo di Isabella Giomi I pellegrini dell’eterno presente (Laruffa, pp. 196, € 14,00) e descrivono il primo incontro tra la protagonista del romanzo, Viola, e un gruppo di pellegrini che le cambieranno la vita.
L’autrice è nata a Roma, dove vive e lavora, e ha una grande passione per i gatti, che sono sempre presenti nei suoi testi; ha collaborato con alcune riviste e questo è il suo secondo romanzo edito da Laruffa.

Girovaghi per scelta
La prima parte di questo romanzo comincia con la narrazione della storia di Viola, che si trova nel bel mezzo di una crisi sentimentale. Per schiarirsi le idee la giovane donna decide di intraprendere un viaggio in solitaria, nel quale conoscerà subito una gattina tricolore molto speciale, che la porterà a stravolgere completamente la sua vita.
Da una macchina in panne nasce, infatti, un incontro particolare; quello con una donna stravagante e vestita di bianco, Adelaide, che, insieme ad un nutrito gruppo di pellegrini, ha deciso di girare il mondo a piedi in un eterno e infinito viaggio alla ricerca di niente in particolare, ma probabilmente di se stessi.
La protagonista farà molta fatica ad integrarsi in quello strano gruppo, pur restando sempre al loro fianco: «È come se quelle persone le intimassero di non chiedere, come se a ogni domanda perdesse dei punti. Deve sforzarsi di afferrare al volo da ciò che vede. E non sarà facile trattenersi dal domandare. Viola ha la sensazione di trovarsi tra gente che ha solo delle risposte già pronte, laddove le domande sono degli inutili e queruli versi, come i suoi, versi da principiante, stupida e goffa».
L’idea di fondo della storia è davvero originale e mai sentita, ma allo stesso tempo credibile. Questa sorta di immersione nella natura e di riscoperta dei lati più animaleschi, in senso buono, dell’essere umano è un concetto affascinante, che coinvolge il lettore e lo rende interessato al dispiegarsi della narrazione.

Un tempo sospeso e scandito dai ritmi della natura
Questo cammino fisico ed interiore assume sempre di più degli aspetti quasi onirici. Il tempo sembra prolungarsi solo per loro; esso, infatti, stranamente rallenta e anche le stagioni si modificano in base all’umore e alla fase di vita dei soggetti che le percepiscono. Tutto il mondo sembra andare avanti ed invecchiare mentre questi pellegrini si trovano sospesi in un eterno presente, quasi immersi in un sogno che li preserva e li conserva dagli attacchi del tempo.
Orologi e cellulari sono banditi da questa particolare combriccola e piano piano anche Viola imparerà a leggere l’orario nella natura, anche se i giorni e i mesi continueranno a sfuggirle di mano.
In poco tempo, infatti, la sua vita precedente e i suoi problemi, quasi per magia, le sembreranno estremamente lontani e privi di senso.

Quando la realtà fa capolino tutto cambia
La parte finale del romanzo di Isabella Giomi assume delle tinte completamente diverse da quelle precedenti. In questa eterna passeggiata dai tratti onirici si introduce bruscamente la realtà, quella più commerciale e più trash, e tutto questo fa svegliare di colpo Viola dal bel sogno in cui stava vivendo. Dopo mesi e mesi di riscoperta di se stessa e della natura, decide che non può ritornare nel mondo reale e per questo il suo cammino assumerà delle svolte non previste che la porteranno a scegliere come continuare a vivere.
Un romanzo dalla trama elaborata, scritto in modo fluido e coinvolgente, che regala qualche ora per pensare e anche per sognare.

Maristella Occhionero

(www.bottegascriptamanent.it, anno X, n. 107, luglio 2016)

Redazione:
Mariangela Monaco, Maria Paola Selvaggi
Collaboratori di redazione:
Maria Costanzo, Teresa Elia, Ilenia Marrapodi, Martina Oliva, Gabriella Zullo
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