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A. XVIII, n. 198, marzo 2024
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Recensioni brevi (a cura di La Redazione)

Una nuova minaccia
per il regno di Mhur:
musogrigio e umani
contro elfi e nani

di Selene Miriam Corapi
Pubblicato da Linee infinite, un entusiasmante romanzo fantasy,
che pur ispirandosi a Tolkien disegna un nuovo universo fantastico


Ha inizio un nuovo giorno e il sovrano Aurelien Lathlanduryl, signore di tutti gli elfi, è tormentato da cupi pensieri: ormai è trascorso un secolo da quando ha dato inizio alla guerra contro i musogrigio e gli umani per assoggettare le paludi d’Athakah; i soldati sono allo stremo delle forze, è necessario prendere una decisione definitiva per porre fine a questa situazione di logoramento. Il re decide di organizzare una sortita con pochi dei suoi, i più fidati e inseparabili; e, mentre intorno a loro avversari e alleati incominciano a guerreggiare, il gruppo si allontana e di nascosto penetra in campo nemico, con l’intento di uccidere il capo dei musogrigio: il potente e abile KurushLamadisangue.
È così che esordisce l’autore, Stefano Mancini, nella sua ultima pubblicazione: Le paludi d’Athakah (Linee infinite, pp. 506, € 15,00), portandoci direttamente nel cuore della battaglia.

Un moderno John Ronald Reuel Tolkien
L’autore con abilità narrativa, riprendendo il grande e indiscusso maestro del fantasy, Tolkien, riesce a disegnare un nuovo mondo fantastico, fatto di elfi, nani, musogrigio, goblin e uomini.
Elfi e nani sono alleati, e rappresentano le due potenze superiori che governano il mondo. Esistono anche le figure dei maghi, come il mastro del re, Jyrien, che lo ha istruito insieme al suo maestro d’armi Thaisenil quando era un fanciullo; ma la magia è un potere che è dato non a tutti ma solo agli elfi, chiamato: “il respiro di magia”. Ma cosa potrebbe accadere se anche gli uomini, nemici indiscussi di elfi e nani, riuscissero a fare magie? Continuerebbero a combattere o si alleerebbero? Per gli elfi e per i nani sarebbe inaccettabile; questo fino alla comparsa di Methke, un mago per metà elfo e per l’altra metà uomo. L’unico personaggio in grado di andare oltre e sorvolare sui comuni pregiudizi sarà proprio il maestro Jyrien; il quale, nonostante le paure e il disaccordo di molti, deciderà di seguire questo mago per conoscere gli uomini, a suo rischio e pericolo, come afferma con profonda convinzione: «Io non so se questo è il mio compito. Però so che questa scoperta va attentamente valutata. Gli uomini sono un popolo rozzo e crudele, che tuttavia ha grossi margini di crescita. Methke è qui per questo, io credo che non sia un caso se sia venuto lui da noi, invece di uno dei loro primitivi capitribù. Lui forse è il messaggero che gli dei ci hanno inviato, il tramite tra la nostra e la lor popolazione».

Un fantasy avvincente
L’autore riesce a disegnare una storia entusiasmante: pur ispirandosi a modelli classici del fantasy, non cade mai in cliché banali e scontati, ma crea un racconto originale con un pizzico di romanticismo. Magiche sono le descrizioni dei luoghi e dei personaggi. Alla fine della lettura si ha voglia di scoprire di più su quel mondo e i suoi protagonisti.
E noi ovviamente non vi sveleremo tutto, ma vi lasceremo con alcuni interrogativi…
Riuscirà il re a sconfiggere il temibile sovrano avversario? Coronerà il suo sogno di conquista? Riuscirà il maestro Jyrien a scoprire il segreto che nasconde Methke, e a rientrare in patria sano e salvo? Cosa ne sarà della bellissima elfa Eleyn?
Lo scoprirete seguendo le orme tracciate dal nostro autore… Buona lettura!

Selene Miriam Corapi

(www.bottegascriptamanent.it, anno IX, n. 92, aprile 2015)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT