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Editoria varia (a cura di Manuela Mancuso) . Anno VIII, n 81, maggio 2014

Zoom immagine Il turismo culturale
più rivoluzionario
guarda agli abitanti,
ai luoghi, alle radici

di Andrea Vulpitta
Edizioni Sonda fa tappa in Puglia:
il Salento visto attraverso i salentini


L’evoluzione che il turismo ha vissuto negli ultimi anni, da fenomeno di massa a varie forme di turismo di nicchia, ha posto le condizioni perché l’editoria di settore si specializzasse non solo nel descrivere i luoghi da visitare e da vedere, ma raccontasse anche gli aspetti antropologici dei luoghi, introducendo così il viaggiatore curioso ad una conoscenza delle destinazioni da visitare, anche prima di intraprendere il viaggio.

La casa editrice Sonda, di Casale Monferrato, cura da qualche tempo la collana Luoghi non comuni, in cui sono raccolte le caratteristiche peculiari degli abitanti di città e zone geografiche ben determinate. Dopo i testi sui lucani e i piemontesi, esce nel 2012 Salentini. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù di Piero Manni (Sonda, pp. 112, € 12,00), approccio divertente per conoscere gli aspetti caratteriali, gli usi e le abitudini degli abitanti della parte più orientale d’Italia, considerando anche la sua isola linguistica ellofona, la Grecìa, ossia un fazzoletto di terra formato da alcuni piccoli comuni dove ancora resiste strenuamente un particolare idioma trasmesso dalle antiche comunità dei Greci. L’autore, nativo di Soleto, uno dei paesi dell’area geografica appena citata, laureato in Filosofia, dopo esperienze nell’insegnamento e nella politica regionale, ha fondato una casa editrice con il nome di famiglia, Manni appunto.

 

I salentini sono ufàni?

L’autore, già nella quarta di copertina, pur riconoscendo le sue origini, descrive senza fronzoli le caratteristiche dei salentini: sono ufàni e peccherebbero di ufaneria, termine di derivazione spagnola che vuol dire orgoglioso, legato ad un’eccessiva autostima. Dunque: «I salentini sono saccenti, millantatori, spocchiosi, megalomani, vanitosi, ufàni insomma, e perciò gran bella gente: il viaggiatore verrà subito coinvolto, incluso in questa grande, enfatica e ampollosa placenta di sicurezza, e si sentirà come a casa propria».

Tra i salentini un posto speciale spetta ai leccesi, gli abitanti del capoluogo, che l’autore descrive minuziosamente e impietosamente facendo riferimento alle abitudini e ai difetti che, ad onor del vero, si riscontrano anche in tante altre piccole città, in particolare del Meridione d’Italia. È sottolineata l’abitudine dello “struscio” sul corso principale, l’uso smodato dell’automobile anche per percorrere distanze brevissime, si stigmatizzano il vizio del gioco, dove passano di mano ingenti fortune, e l’influenza, nei salotti della Lecce bene, dei politici e dei potenti che determinano carriere e fortune personali, alla faccia della meritocrazia e della giustizia sociale.

 

Cultura salentina

Prima di addentrarsi nel variegato mondo della cultura salentina, il libro regala una vasta raccolta di foto, rigorosamente in bianco e nero, su antichi usi e costumi del mondo rurale.

Parte dal teatro il motore del rinascimento culturale salentino, grazie all’iniziativa di alcuni intrepidi appassionati che mettono in piedi compagnie, ristrutturano vecchie fabbriche, riescono a portare in giro per il mondo spettacoli e progetti. Grande importanza e diffusione di questo lembo di terra sono, inoltre, da attribuire al ruolo del cinema che, a partire dal regista Edoardo Winspeare, nato in Austria da una nobile famiglia con possedimenti nel Salento, racconta e fotografa gli angoli migliori e più belli. Riconoscimenti anche al ruolo dell’“Apulia film commission”, di emanazione regionale, che, grazie agli incentivi, attiva produzioni di fiction televisive dai grandi ascolti e dal grande ritorno di notorietà. Si prosegue, poi, con il racconto del Salento attraverso le note musicali, grazie ai tanti cantanti e gruppi del luogo che hanno anche raggiunto fama nazionale, e l’evento “Notte della taranta”, festival itinerante con il gran finale di Melpignano che, radunando migliaia di persone, suscita consensi e critiche.

 

Consigli di viaggio

Il testo, agile, di facile lettura e intrigante nel suo taglio, termina con due capitoli che elencano una serie di consigli di comportamento da tenere durante il viaggio in Salento, dalle abitudini da adottare nei bar alla peculiare carenza di segnaletica e alle improbabili indicazioni stradali raccolte dagli abitanti del luogo. Non mancano i consigli per gli acquisti, lontano dai centri noti dello shopping e una nota sugli orari flessibili di apertura dei negozi influenzati, in estate, dalla calura. L’ultimo capitolo è dedicato ad alcuni itinerari tematici incentrati sulle varie architetture presenti in una terra che, alla fine della lettura, viene voglia di visitare, magari lontano dal caos estivo, per meglio godere delle sue bellezze, specie di quelle nascoste e poco frequentate.

 

Andrea Vulpitta

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno VIII, n. 81, maggio 2014)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT