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A. XVIII, n. 199, aprile 2024
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Dibattiti ed eventi (a cura di Natalia Bloise)

“Oltreandiamo”: quando l’arte apre la coscienza
di Monica Murano
Una manifestazione di pittura nazionale e internazionale mette a confronto
culture, sensibilità e fantasia di numerosi artisti di successo, ma non solo


In un’epoca in cui le ore perdono i minuti per arrivare in tempo e l’uomo è sempre più “diluito” in una società dell’“essenziale e subito”, dell’“elevata apparenza” che, falsamente, colma i bisogni di tutti, l’arte continua il suo audace percorso senza fine, quale guerriera fedele dell’“inconsueto invisibile”, che resta incisiva nella storia, non solo di un “presente fugace” ma anche della vita.
“Oltreandiamo” è il titolo, cercato e deciso, della prima edizione di una manifestazione di pittura moderna e contemporanea, che ci ha resi partecipi, nel mese di dicembre 2007, di una collettiva di artisti, nazionali e internazionali, al teatro “Umberto” di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro.
L’esposizione è stata ricca di opere d’arte provenienti da diverse parti del mondo: Danimarca, Georgia, Italia, Messico, Polonia, Russia e Ucraina.
Una collettiva che giunge fino a noi dopo essere stata “soggetto” di esposizione nelle migliori vetrine dei negozi di Siderno e Marina di Gioiosa Jonica. Scelta pensata e voluta, come evidenzia l’organizzatore Ettore Spatari, «per portare l’arte verso la gente, al fine di proporla a tutti e non solo a coloro che hanno l’abitudine di frequentare le pinacoteche e i luoghi di esposizione, dove – evidenzia – vengono esposti rimanendo prerogativa di chi, l’arte, è stato educato a parteciparla». In merito a tale scelta Spatari si sta impegnando nella realizzazione della seconda edizione, con l’intento di far diventare le due cittadine della Locride due eccezionali gallerie d’arte; l’evento, che farà riferimento a un comitato di cinque critici, vuole essere, dunque, una combinazione tra arte, sviluppo e turismo, vissuta con uno spirito rinnovato.

Nell’arte con arte
Per poter osservare le opere di ciascuno degli artisti partecipanti, che hanno dato vita a un portale, si può consultare il sito www.sirela-group.eu, dove si potranno meglio capire le dinamiche della manifestazione e dove, inoltre, gli artisti potranno trovare il bando della seconda edizione, in questo momento in via di realizzazione, per potersi iscrivere e partecipare, inviando le immagini elettroniche dei lavori prima, e spedendo i quadri, materialmente, dopo.
Un misto eterogeneo pieno di contenuti di diverso rilievo, in cui l’attenzione viene richiamata dalle opere, ognuna delle quali è un “mondo” affianco a un “altro mondo”, accanto a un “altro ancora” . Come si fa, trovandosi di fronte a tale “spettacolo”, a non fermarsi per riflettere? Non cercare di carpire i segnali che i diversi artisti vogliono trasmetterci? Come si fa a non chiedersi cosa vogliano dire? Cosa contengano “quei” colori, “quelle” forme, “quei” tratti, “quelle” luci, “quelle” ombre, “quelle” idee, “quella” fantasia, “quella” creatività? Come si fa a non voler “entrare” nel “loro mondo”, che è anche il nostro?
Ma, in ogni caso, l’arte continua a essere un veicolo sempre pronto a stimolarci, a dirigerci verso l’uno o l’altro cambiamento. Arte come riflessione, che ci pone degli interrogativi e ci dà la possibilità di arricchire la nostra coscienza insieme al nostro bagaglio culturale, che ci rappresenta e, per questo, ci sprona, turbandoci o rasserenandoci. Arte come magia, sempre pronta a incantarci, a stupirci, a fermare il nostro sguardo, in cerca di verità, di autenticità.

Ettore Spatari: consulente informatico e appassionato d’arte
Il termine “oltreandiamo”, vuole lanciare un messaggio chiaro, ovvero «la volontà di andare sempre avanti, superando qualsiasi ostacolo ci si pone di fronte a impedire il nostro procedere; guai a farci sopraffare, a farci fermare!». Questa è una delle tante osservazioni dell’organizzatore Spatari, imprenditore informatico con un’esperienza di oltre quarant’anni, che è stato tra i pionieri in questo campo, iniziando a lavorare sul primo calcolatore elettronico prodotto in Italia, realizzando programmi per le aziende con cui ha collaborato e occupandosi dell’organizzazione aziendale per l’attuazione del passaggio dalla gestione manuale a quella computerizzata.
L’arte, per lui, è una passione, motivo per cui negli anni Settanta-Ottanta ha aperto e gestito una galleria d’arte a Vigevano e un centro di stampa d’arte a Milano. In Calabria, a Locri, dal 1998, ha creato e gestito, e gestisce tuttora, la società “Ambra informatica” e, da marzo 2007, la società “Sirela group”, che, oltre a interessarsi di arte, si occupa anche di stampa d’arte, informatica e, presto, di editoria. Il signor Ettore, raccontando la sua vita ci ha confidato una riflessione personale: «mi capita spesso, ripercorrendo a ritroso le mie “tappe”, di pensare che sarei stato un buon medico o un buon ricercatore. È una sensazione, quasi una certezza. Comprendo di averne sempre avuto la predisposizione naturale, ma la vita mi ha donato un percorso diverso, che non so fino a che punto sia stato il migliore».
Noi, invece, pensiamo che ogni “cosa” ha un motivo, ogni “cosa” ha un valore. Le situazioni della vita, l’evolversi degli eventi, hanno sempre un senso, un filo conduttore, una trama quasi prestabilita. Se Ettore Spatari non avesse avuto il percorso che ci ha mostrato, la sua strada lo avrebbe portato altrove, non avrebbe avuto la possibilità di ideare e realizzare un progetto per cui vale il sacrificio dell’impegno e della serietà con cui si è a noi, e non solo, presentato. Se lui non fosse stato ciò che è, noi non avremmo avuto il piacere di conoscerlo e di apprendere la sua passione per l’arte, che lo spinge “oltre” i luoghi mentali in cui, abitudinariamente, “andiamo”.

Monica Murano

(www.bottegascriptamanent.it, anno II, n. 5, gennaio 2008)
Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
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