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Anno VI, n. 60, agosto 2012
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Problemi e riflessioni (a cura di Angela Galloro) . Anno VI, n. 60, agosto 2012

Zoom immagine Un viaggio emozionale
alla scoperta di se stessi

di Maria Francesca Gagliardi
La conflittualità dell’esistenza umana tra passato
e presente: un romanzo edito da Ibiskos Risolo


In ogni esistenza confluiscono due esigenze opposte e legittime: ricordare e dimenticare. Non è un conflitto tra una ragione e un torto, ma tra due ragioni. Ricordare è ripercorrere l’esistenza di una vita, l’identità di sé; attraverso il ricordo è possibile quindi, riscoprire i sentieri che si sono attraversati nel tempo dando senso e ordine alle tracce del passato. Dimenticare, invece, è un’esigenza umana utile per superare il dolore del passato, andare oltre… Pensare al futuro portando con sé un bagaglio di ricordi.

Il romanzo Imperfette Simmetrie, è l’ultimo lavoro di Franco Mannarella (Ibiskos editrice Risolo, pp. 116, € 12,00). La narrazione cattura l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine grazie ad una scrittura semplice e lineare; lo scorrere delle pagine avviene in maniera fluida e coinvolgente. La descrizione dei luoghi e dei personaggi è reale e dettagliata così da offrire al lettore la possibilità di “vivere” la storia. La vicenda, narrata con particolare capacità linguistica, sottolinea la continuità della vita anche nei momenti cupi in cui è possibile perdersi nel buio di se stessi mentre il passato e il presente segnano la linea del tempo che attraversa l’esistenza umana.

 

Il rumore dei ricordi

Protagonista del romanzo è Marco, un uomo dall’animo solitario che, in piena maturità, avverte l’esigenza di fare un bilancio della sua vita e per farlo decide di raccontarsi. Con estrema emozione, affida i suoi ricordi ad un registratore per poi trascriverli su carta. Il tuffo nel passato che decide di compiere gli riporta alla mente le giornate della sua fanciullezza, quando la tranquillità rassicurante della routine di provincia scandiva la quotidianità, i giorni trascorrevano spensierati in compagnia degli amici, tra i quali Luigi, suo compagno di giochi ma, soprattutto, amico di tutta la vita e testimone oculare della sua esistenza. Marco è un adolescente e, come tutti ragazzi della sua età, sogna un futuro migliore; è ambizioso Marco, sogna un lavoro importante, la carriera e l’amore; ma per realizzare i suoi progetti deve abbandonare la sua città e partire alla scoperta di nuove realtà, così come hanno fatto gli amici più grandi tempo prima. Una volta trasferitosi, trova un buon lavoro, conosce la donna che poi diventerà sua moglie, e insieme vivono una vita tranquilla in armonia con il suo passato.

 

Alla ricerca di sé

Marco, per compiere il suo “viaggio nel tempo”, si trasferisce su un’isola, un luogo dolce e poetico, ideale per liberarsi da ogni paura. Il paesaggio naturale, il mare e i colori del luogo dettano il ritmo della natura e non fanno che alimentare l’anima del protagonista. In una delle tante giornate trascorse sull’isola, Marco, in compagnia della sua cagnetta Sissi, durante una passeggiata, incrocia lo sguardo di una donna intrigante e misteriosa, il cui nome è Janet. Janet è una pittrice ed ex modella che vive sull’isola da cinque anni. Marco ne rimane affascinato, la sua bellezza eterea e la melanconia che traspare dalle sue tele fanno sussultare il suo animo. I due iniziano a conoscersi. Apparentemente non hanno nulla in comune ma durante il loro conversare si accorgono di essere molto simili: tutti e due sono alla ricerca di uno spazio e di un tempo dove delineare i segni del loro vivere. Nei giorni seguenti continuano i loro incontri fugaci finché decidono di darsi appuntamento in luogo preciso: una spiaggia. Quel luogo diventerà il loro rifugio segreto e lì, lontano da ogni sguardo e da una realtà da cui stanno cercando di scappare, si lasceranno andare alle più intime confidenze.

L’incontro tra i due protagonisti è per entrambi motivo di felicità, così si lasciano cullare, trasportare da ciò che la vita gli sta regalando. Non si aspettano più di poter vivere e provare tutte quelle sensazioni che rendono speciale ogni loro incontro. I due cuori, entrambi solitari, sono uniti da una speciale alchimia. Nella vita tutto scorre, tutto passa, ma le emozioni, così come le passioni, sono eterne. Il loro incontro, infatti, è l’unione di due solitudini alla ricerca delle emozioni perdute da vivere in un altro tempo e in un altro spazio.

 

Il valore dell’esistenza

Le due anime solitarie continuano insieme il viaggio alla scoperta di se stessi, ma chi dei due deve salvarsi dall’abisso?

Vivono sentimenti ed emozioni vere, un sogno da cui non vorrebbero svegliarsi mai. Marco e Janet, col cuore colmo di gioia, si salutano non sapendo quando si rivedranno di nuovo. In un attimo la realtà ritorna prepotente, Marco osserva che la sua amata sta lasciando l’isola ma è impotente davanti a ciò che vedono i suoi occhi, spera solo in un suo prossimo ritorno. I due si sono amati senza bisogno di confessarselo, entrambi hanno fatto propria la vita dell’altro rendendola parte di sé.

Marco e Janet offrono, ad un attento lettore, un messaggio importante: vivere! Ogni vita è unica e ha qualcosa da raccontare, perciò è importante continuare a vivere, nonostante tutto. Il ricordo accompagnerà il susseguirsi dei giorni portando con sé sogni possibili da realizzare e, finché vivranno, non potranno mai conoscere un vero e proprio epilogo. Tutto è un divenire. Scoprire nuovi orizzonti è possibile, dunque, basta affidarsi a quella parte dell’anima che rifiuta ogni razionalità rimanendo ancorata al desiderio di lasciarsi travolgere dal destino.

La lettura del romanzo consente al lettore un viaggio emozionale in cui è possibile scontrarsi con delle “imperfette simmetrie” che regalano attimi di felicità e dal finale per nulla scontato.

L’attenta analisi fatta sul destino dell’uomo offre momenti di riflessioni profonde. Solo scavando dentro il proprio inconscio si possono trovare le risposte.

Un percorso introspettivo aperto ad ogni possibile interpretazione.

 

Maria Francesca Gagliardi

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno VI, n. 60, agosto 2012)

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