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A. XVIII, n. 198, marzo 2024
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Dibattiti ed eventi (a cura di Giulia De Concilio)

Trecento appuntamenti:
il programma svelato
alla conferenza stampa
di Più libri più liberi

di Francesca Ielpo
La fiera nazionale della piccola e media editoria dal 7 all’11 dicembre
a Roma con gioia e soddisfazione per i risultati attuali e, forse, futuri


Più libri più liberi barcolla ma non molla. Questo verrebbe da pensare dopo la conferenza stampa tenutasi il 22 novembre alle ore 11, al tempio di Adriano, in piazza di Pietra a Roma.

La decima fiera nazionale della piccola e media editoria viene rilanciata con entusiasmo e vigore, nonostante il suo futuro sia incerto. Il problema è economico: Regione e Comune non mostrano la loro decennale disponibilità a finanziarla.

A sedere al tavolo, antistante un pubblico essenzialmente di piccoli e medi editori, troviamo da destra verso sinistra, Enrico Iacometti, presidente del Gruppo piccoli editori italiani, Marino Sinibaldi, direttore di Radio 3, Marco Polillo, presidente dell’Aie (Associazione italiana editori) e Dino Gasperini, assessore alle Politiche culturali e al Centro storico di Roma.

Un pubblico ansioso di sapere delle sorti di una manifestazione volta a riconoscere il lavoro di chi ha scelto di lavorare, quasi a mo’ di artigiano, sulla carta stampata.

Tra gli altri espositori, ci sarà – come accade ormai da diversi anni – anche la Bottega editoriale che, per questa edizione, ospita e rappresenta nel suo stand due editori: Ferrari (www.ferrari.it) e Pancallo (www.francopancalloeditore.it).

A tratti si respirano brandelli di puri sollievo e curiosità intellettuale: oltre la crisi c’è un programma fieristico ampio e vario, che prenderà forma dal 7 all’11 settembre, al Palazzo dei Congressi a Roma.

 

Trecento appuntamenti e tanta audacia

L’intermediatore di una conferenza, a tratti gravosa e a tratti spensierata, non può essere che un giornalista competente e cinico quanto basta, quale Sinibaldi.

Sono suoi gli interventi atti a chiarire e ad approfondire quanto già detto.

Il primo a prendere la parola è Iacometti, che sottolinea, attraverso i numeri, l’importanza della piccola e media editoria nella regione Lazio: 500 marchi editoriali e oltre 6.000 addetti.

Sempre a proposito di imprese editoriali, ai fini della valorizzazione territoriale, interviene Gasperini. «Un’iniziativa su cui vogliamo investire» è la sentenza dell’assessore, quasi a voler rimarcare la frase sottostante allo slogan di Più libri più liberi: Ogni anno più fiera. Una perla, insomma, che la capitale ha il dovere di preservare. è logico per tutti, tranne che per i massimi (o giù di lì) vertici di potere. Si dovrebbe mirare al suo accrescimento, non alla sua demolizione.

A ribadire la specificità e la valenza dell’evento è Sinibaldi. Due ne sono i caratteri peculiari: la popolarità, legata esclusivamente alla qualità, lungi quindi dalla diffidenza verso i gusti del popolo (inteso in questo caso come pubblico di lettori dai molteplici gusti); la curiosità, connessa, invece, a programmi singolari e stimolanti.

Adiacente al tavolo dei quattro esperti del mestiere, dispensatori, in questo caso, di informazioni, vi è posto per altri professionisti. Giunge, infatti, il membro competente numero uno: il direttore della fiera, Fabio Del Giudice. «Mi sento tutti i dieci anni sulle spalle». Espressione che dimostra quanto organizzare una fiera libraria di tale portata sia frutto di continui sforzi perché necessita di caparbietà e coraggio. Qualità, queste, che sono solo seconde alla semplice intuizione nel comprendere i bisogni dei lettori e perché no, della lettura che, in una società civile (quale dovrebbe essere la nostra), richiede i suoi spazi per comunicare e far comunicare.

A tal proposito, per dimostrare l’efficienza culturale dell’evento, il direttore offre un’immagine-emblema della libertà e molteplicità d’informazione di Più libri più liberi: accanto alle Edizioni Paoline, in una delle precedenti pubblicazioni, è posizionato lo stand di una cooperativa editoriale, il cui direttore è un ex brigatista rosso.

Ma non si esime dal riportare dati in numeri: sono previsti 300 appuntamenti e 900 ospiti, tra cui Lydia Cacho, giornalista messicana a favore dei diritti dei bambini e delle donne.

Inoltre, tra le tante novità di quest’anno annoveriamo: il considerevole aumento di biografie (da Massimo Troisi a Francesco Petrarca fino a Zdenĕk Zeman); la sezione Più libri Junior, all’interno della quale saranno selezionati i migliori 5 testi scritti da bambini e aventi come tema portante “Il cibo e la fantasia”; inviti a festival, tra cui merita una nota di merito il “Festival dei Libri sulle Mafie”, presso Lamezia Terme che ha visto quest’anno la sua prima edizione; la particolare rilevanza data alle nuove tecnologie, con la possibilità di acquistare e visionare nuove applicazioni che rendono il lavoro editoriale più efficiente; la presenza di una delegazione russa, già ospite d’onore al Salone Internazionale del Libro di Torino; la sensibile attenzione e proiezione verso i giovani, da cui prenderanno piede, il 7 e il 9 dicembre, degli incontri con studenti universitari, per una maggiore comprensione e chiarificazione di «cosa succede una volta varcata la soglia di una casa editrice».

I doverosi e calorosi ringraziamenti a chi ha permesso tutto ciò sono rivolti anche a Francesco Antonelli, presidente delle Biblioteche di Roma. Forte sostenitore della realizzazione dell’evento è convinto «che tra dieci anni ci sarà la ventennale». Quest’anno le biblioteche di Roma concentreranno la loro attenzione su testi non per bambini ma per adolescenti, portando avanti la produzione di libri-videogioco, per incentrare maggiormente la loro attenzione verso il baricentro formativo della lettura.

 

«Un gruppo di amici che si racconta cosa farà nei prossimi giorni»

Intervengono ancora, assicurando i finanziamenti da parte degli enti che sono chiamati a rappresentare, Cecilia D’Elia, assessore alle Politiche culturali della Provincia di Roma, e Gian Arturo Ferrari, presidente del “Centro per il libro e la lettura”. Quest’ultimo, a proposito delle piccole case editrici, specchio/riflesso della vitalità del libro, afferma: «Rappresentano una realtà pulviscolare enorme». Quasi a voler ricordare Italo Calvino e i suoi riferimenti, in Lezioni Americane, all’analisi del elemento minimo, primo passo verso la leggerezza e la profondità di pensiero. La percezione dell’infinitamente piccolo e leggero riesce a dissolvere la compattezza del mondo: altro non è che la missione di ogni evento umanistico e, in generale, culturale. Ancor di più, dell’editoria indipendente, che, nell’insieme, riesce ad offrire varietà e qualità.

Si lascia la parola a Marco Polillo, che dopo aver esordito, dicendo: «Siamo in realtà, un gruppo di amici che si racconta cosa farà nei prossimi giorni», non esita a ritornare sulla gravità della situazione economica di cui è vittima Più libri più liberi.

I finanziamenti, fondamentali mezzi di creazione e sostentamento della fiera provengono in parte dai partner: Ministero dei Beni culturali, Camera di Commercio (che ospita la conferenza all’interno del tempio di Adriano e il cui rappresentante, Lorenzo Tagliavanti, che parlerà successivamente a Polillo, è fautore di tali lodevoli parole: «Il libro è come il pane. Come si fa a non sostenerlo? Non è necessaria neanche una riunione!»), Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma.

Dalla Regione, grande punto interrogativo, non sono giunti, al momento della conferenza stampa, 220.000 € su un totale complessivo di spese equivalente a 1.300.000 €. In realtà, all’ultimo momento, la Regione si è resa disponibile a concedere il suo sostegno (vedi www.piulibripiuliberi.it/VIS/VIS_ItemPress.aspx?IDUNI=y0msz3bsjqf5lt45b0zu4ijy902&MDId=5422&Skeda=MODIF2313-79-2011.11.29).

Per quest’anno l’Aie, visti i tempi stretti, avrebbe coperto economicamente il buco creato da soldi ingiustamente e improvvisamente non giunti. Ma cosa succederà l’anno prossimo?

In un’aura di vaga incertezza, si parte comunque con entusiasmo. Al futuro si penserà immediatamente dopo la fine di quest’edizione.

 

News e aggiornamenti on line

Più libri più libri comunica contemporaneamente con lettori ed editori senza trascurare le esigenze di entrambi.

Subito dopo la conferenza, on line (www.piulibripiuliberi.it/menu2009/programma.aspx), il programma, svelato per la prima volta durante la mattinata.

Mentre per gli editori, la pubblicazione della newsletter offerta da Il Giornale della libreria, che li accompagnerà fino al 7 dicembre. E dal 7 all’11 la newsletter sarà quotidiana!

Dimostrazioni di un evento ponderato e ben organizzato, che la tempestività di ingiustificati tagli, non ha potuto fermare.

 

Francesca Ielpo

(www.bottegascriptamanent.it, anno V, n. 52, dicembre 2011)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
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