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A. XVIII, n. 198, marzo 2024
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Dibattiti ed eventi (a cura di Giulia De Concilio)

Festeggiamenti ad Altilia
per la commemorazione
di importanti istituzioni
della storia moderna

di Mariacristiana Guglielmelli
Incontri con importanti personalità per non dimenticare le proprie origini
e riabilitare il nostro passato tramite conferenze, premiazioni e musica


Nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, anche il paese di Altilia, ha voluto organizzare una manifestazione commemorativa. Dal 28 al 30 aprile, infatti, il piccolo centro calabrese ha visto la partecipazione di cittadini, autorità, studenti alla scoperta (o riscoperta) di una parte importante della storia locale.

La manifestazione, a cui è stato concesso l’alto patrocinio del presidente della Repubblica e di altri enti, è stata l’occasione per la celebrazione di altre ricorrenze importanti: i 200 anni della nascita della Carboneria in Calabria e del Comune di Altilia, nonché i 40 anni della nascita della Regione Calabria.

Incontri culturali ma anche arte e musica per cercare di coinvolgere la cittadinanza in un anniversario così particolare. Un’opportunità per rendere omaggio a figure rilevanti della storia civica altiliese, persone che con il loro umile e prezioso impegno sono state in grado di dare lustro al loro paese natio. Personalità come Gabriele de Gotti, Vincenzo Federici, Gaspare Marsico, Giuseppe e Luigi Caruso, Francesco Saverio Federici, Oreste Riggio, Pietro Caserta e Napoleone Eugenio Adamo, Scipione Valentini, Scipione Ferrari Attilio Adamo, Battista Gigliotti, Mario Gigliotti e tanti altri ancora.

Nomi, volti e storie che sono stati scrupolosamente raccolti in Altilia: 200 anni di Storia Italiana. 1811-2011. 168 pagine di testimonianze, documenti storici, poesie, che ripercorrono le tappe più importanti di questi due secoli attraverso l’esempio coraggioso e vivido di persone che hanno contribuito alla costruzione di questa comunità nella Valle del Savuto.

 

Unire studenti e studiosi sulla scia di personaggi illustri

L’intento degli organizzatori, Pro Loco in testa con il sostegno attivo dell’Amministrazione comunale, è stato quello di riportare alla luce vicende umane, personali e collettive, che si sono intrecciate con la storia, raccontando e ricordando soprattutto ai più giovani.

La prima giornata si è aperta rendendo gli onori ai caduti altiliesi. La banda musicale “Città di Dipignano” ha poi accompagnato, nel corso della mattinata, l’allestimento degli addobbi floreali dei balconi e delle vie del paese. A seguire l’esposizione di tre gigantografie raffiguranti Gaspare Marsico, Luigi Caruso ed il medaglione donato a San Sebastiano, patrono del paese, dalla famiglia dello stesso Caruso.

Nel pomeriggio il sindaco, Pietro Miceli, ha dato l’avvio ufficiale alla manifestazione, con i saluti di rito. Il professor Leonardo Falbo è intervenuto per rievocare la ricca e complessa storia di Altilia e della Valle del Savuto, soffermandosi con dovizia di particolari sul periodo risorgimentale.

Interessante l’illustrazione della mostra realizzata per i 200 anni di storia altiliese, fatta dal professor Elio Valentino, il quale ha ricordato personaggi illustri e meno illustri che hanno onorato la cittadina, in Italia e nel mondo, dandole lustro e supportandola nella sua crescita bicentenaria. Ha concluso la serata l’assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza, la dottoressa Maria Francesca Corigliano.

La seconda giornata è stata dedicata agli studenti. In particolare, sono stati protagonisti i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Grimaldi che hanno visitato il paese accompagnati nel percorso storico dall’architetto Paolo Fiorillo. Nel corso dell’intera mattinata, inoltre, gli studenti sono stati coinvolti nell’illustrazione dei loro lavori sul tema del Risorgimento e dei patrioti italiani, calabresi, altiliesi ed, in genere, della Valle del Savuto.

Nel pomeriggio si è tenuta la tavola rotonda su “La Valle del Savuto e la nascita della Regione Calabria: Scipione Valentini, Antonio Guarasci, Consalvo Aragona, Benito Falvo”, introdotta dagli interventi di Gino Pagliuso e Pino Iacino. Dal dibattito, a cui hanno partecipato Fabrizio Falvo e Mimmo Talarico, sono emerse, ancora una volta, le personalità di uomini politici della Valle del Savuto che, pur con idee diverse, hanno lavorato nell’interesse dalla Calabria e della sua gente.

 

Un ponte tra il ricordo delle figure illustri di ieri e di oggi

L’accompagnamento musicale della banda ha arricchito il momento culminante della manifestazione che, nell’ultima giornata, ha previsto la consegna dei premi, intitolati alle figure politiche ed intellettuali ricordate nel corso delle celebrazioni: il Premio musicale “Napoleone Eugenio Adamo” è stato conferito alla banda dei Carabinieri di Roma e Alberto de Gattis; il Premio speciale “Pietro Caserta” all’Università “Federico II” di Napoli; il Premio speciale “Scipione Valentini” alla Regione Calabria e Gino Pagliuso e Pino Iacino per la carriera politica; il Premio speciale “Reduci di guerra” ad Attilio Silvio Alessio. Due premi, infine, sono stati rivolti al mondo della scuola: il Premio speciale “Oreste Riggio” è, infatti, stato consegnato ai giovani ed in particolare al miglior lavoro scolastico degli studenti dell’Istituto comprensivo di Grimaldi e degli studenti altiliesi delle scuole superiori, mentre il Premio speciale “Carmela Casciaro” per la carriera di insegnante, è andato a Teresa Ligotti e a Teodoro Caruso.

Una manifestazione che non si è limitata dunque a trasmettere solo con parole altisonanti il valore dell’Unità d’Italia e del contributo altiliese alla costruzione della nazione, ma che ha saputo anche combinare una pluralità di linguaggi e di strumenti.

La conclusione è stata ancora una volta affidata alla musica, con l’apprezzato coro polifonico “Harmònia” di Santa Maria del Cedro, diretto dal maestro Maria Gabriella Caria, originaria di Altilia.

 

Una spinta per l’impegno futuro

La manifestazione, che ha riscosso un buon successo di pubblico e che è riuscita a coinvolgere i giovani delle scuole e dei paesi afferenti la zona del Savuto, non si è rivelata soltanto un momento di commemorazione e ricordo. Il nuovo Direttivo della Pro Loco, infatti, intende continuare le celebrazioni con una serie di eventi che nei mesi successivi arricchiranno la vita altiliese. Soprattutto nei mesi estivi ci sarà la possibilità di partecipare a incontri organizzati per valorizzare il patrimonio storico, culturale, artistico e naturale di Altilia, tra cui le grotte eremitiche, le Parrere, la Fiera del Savuto, così da contribuire alla rinascita del paese con la creazione di un vivace movimento turistico. Forse, non a caso la pubblicazione realizzata in occasione di questo evento è dedicata agli emigrati. La volontà di raccogliere tutti intorno alla storia di una comunità che non si è tirata indietro nell’impegno civile. Quasi un filo conduttore che dalle gesta dei concittadini più illustri porta i nuovi altiliesi a prendere in mano le redini della propria comunità per darle ancora una volta spazio nel panorama culturale della provincia cosentina e della regione.

 

Mariacristiana Guglielmelli

(www.bottegascriptamanet.it., anno V, n. 45, maggio 2011)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
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