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A. XVIII, n. 199, aprile 2024
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Dibattiti ed eventi (a cura di Giulia De Concilio)

Fiera del libro a Messina:
tre giornate di cultura
per autori, case editrici
e curiosi della lettura

di Cristina Venneri
Presentato il primo Salone internazionale del libro della città dello Stretto:
Palazzo Zanca ospita nomi e volti illustri per anticipare l’appuntamento


La Conferenza stampa di sabato 9 aprile 2011 ha informalmente avviato il primo Salone internazionale del libro di Messina che sarà effettivamente inaugurato venerdì 15 aprile alle 10:30, presso il Palacultura “Antonello”, e si svolgerà in tre giorni (fino al 17 aprile, quindi) dedicati alla cultura del libro seguito nel suo ciclo vitale: dall’autore, all’editore, al pubblico.

Il comitato organizzativo dell’Associazione “Salone del libro” – composto da Matilde Cannavò, Rosa Gazzara, Franz Riccobono, Gustavo Ricevuto, Dario Tomasello e presieduto dallo scrittore calabrese Raffaele Lindia – ha accolto con acclamazione l’atteso sindaco di Firenze, Matteo Renzi, primo ospite dell’evento che prevede la presenza di una serie di autori di fama internazionale accostati ad artisti emergenti, dai quali differiscono per la sola notorietà, oltre che un copioso afflusso di case editrici provenienti da tutta Italia.

Anche la Bottega editoriale parteciperà alla manifestazione con un proprio stand, nel quale saranno esposti i libri, pubblicati da diverse case editrici, che ha curato in qualità di Agenzia letteraria negli ultimi anni. Ma non solo: l’occasione sarà propizia per conoscere nuovi autori, presentare loro i servizi editoriali, nonché incontrare e scambiare opinioni con gli editori e, in generale, con gli “addetti ai lavori” che saranno presenti all’evento. Un’occasione, dunque, di crescita professionale.

 

Alcune anticipazioni sul Salone

Il Salone messinese, con accesso al pubblico gratuito, offrirà ad autori, editori e case editrici, spazi organizzati in stand, presenterà ammirevoli ospiti e procederà all’assegnazione di premi.

Sabato 16 aprile alle 20:30 saranno infatti conferiti i riconoscimenti: “Autore dell’anno 2011”, “Premio alla carriera”, “Premio personaggio dell’anno”, oltre al premio “Giacomo Gazzara”, suddiviso in tre sezioni: “Autore Emergente Messinese”, “Autore Emergente Siciliano” ed “Autore Emergente Nazionale”, riservato a una rosa di candidati che abbiano pubblicato un’opera nel periodo compreso tra l'1 gennaio 2008 e il 31 gennaio 2011.

Durante la manifestazione sarà inoltre possibile visionare le mostre “La Storia di Messina” e “I 150 anni dell’Unità d’Italia” a cura di Franz Riccobono. Un’iniziativa senz’altro meritevole di onore da parte della città che la ospiterà nei tre giorni della fiera dalle 10.00 alle 22:00.

Presente alla Conferenza stampa anche Saverio Di Bella, illustre senatore della Repubblica, nonché professore presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Messina.

 

L’intervento di Matteo Renzi alla Conferenza stampa

Ad accogliere Matteo Renzi durante la Conferenza stampa sono state le parole introduttive del sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, il quale ha illustrato una Messina che vive di cultura, facendo verosimilmente riferimento all’appannaggio della città che in altri tempi ha nutrito se stessa e i suoi abitanti attraverso l’innocente e intelligente ruolo dell’arte.

Franz Riccobono, a tal proposito, ha invogliato Matteo Renzi ad ascoltare un gentilissimo riepilogo del legame linguistico e culturale tra le città di Messina e di Firenze, sulle quali è rimbalzato insistentemente lo sfuggente pallino della lingua comune che sarebbe diventata, più in là, la lingua italiana.

Attraverso un’intraprendente presentazione del suo libro Fuori! edito da Rizzoli (introdotto da una efficace poesia di Eugenio Montale, Prima del viaggio e accompagnato da un’altrettanto stimolante colonna sonora, la canzone Resistence, dei Muse), il sindaco fiorentino ha esposto, anche visivamente mediante un supporto video, il suo più autentico punto di vista, non a caso condiviso da larga parte delle nuove generazioni “sveglie” e troppo emancipate per non sentirsi quantomeno indispettite dai giochi di potere di un tempo, il nostro, cronologicamente lontano ma non tanto differente dalle vicende dell’Ancien régime, definito dallo storico francese Goubert: «un magma di cose vecchie di secoli e millenni lasciate tutte in vigore».

Matteo Renzi ha ricordato, attraverso un rapido excursus comparativo tra alcuni dei più importanti stati europei, che il governo italiano ha cambiato rumorosamente forme e colori dal 1994 ad oggi, restando silenziosamente immutato nella classe dirigente. Degna erede dei Valois e dei Borbone. Attraverso i brevi contributi video, che si sono alternati al suo discorso, ha illustrato le linee generali del suo libro, puntando lo sguardo sulla comunicazione. Con il filmato estratto dal pluripremiato film diretto da Tom Hooper, Il discorso del re, sono state ricordate le preoccupazioni di Re Giorgio V nei riguardi di un erede al trono affetto da balbuzie in un’epoca in cui la voce del sovrano iniziava ad assumere un ruolo tanto importante quanto fino a quel momento lo era stato l’aspetto. Come ha chiaramente dimostrato Hitler, seguito da Mussolini, a sua volta imitato con poca originalità da Berlusconi.

Comunicazione in un’era eponima che ha stravolto il significato originale del termine derivante dall’aggettivo communis, che porta in grembo l’idea della condivisione e della reciprocità, spostandolo verso la pubblicità, il marketing, la globalizzazione.

Al contrario il primo cittadino di Firenze vede la comunicazione come racconto credibile, come la capacità di proporre idee, piuttosto che di confutare quelle altrui. Renzi ha anche un’idea precisa sul modo di condurre le sue azioni, così rivolge spesso il pensiero ai bambini delle scuole della sua città, incontrandoli ogni martedì mattina per capire la loro idea del presente, che il più delle volte si rivela negativa, e per creare loro un futuro fondato su nuovi e onesti presupposti.

Per l’appunto, il pubblico tutto è invitato a partecipare alla prima edizione del Salone internazionale del libro di Messina che si propone di coinvolgere giovani e giovanissimi, perché la cultura è il nutriente primario per una crescita sana e vigorosa.

 

Cristina Venneri

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno V, n. 44, aprile 2011)
Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
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